Capitolo 11

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Questa è una fanfiction dilarrylarrylarry12 che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e complimenti sono riservati a lei.

Capitolo 11

Harry si svegliò al dolce rumore della matita sul foglio. Sbattendo i suoi occhi, Harry vide una figura sfocata appoggiata alla fine del suo letto, con entrambe le gambe incrociate. Dopo essersi stropicciato i suoi occhi insonnoliti, Harry notò che la figura era infatti Louis e cazzo lui sembrava cosi bello con i capelli scompigliati. Il suo sguardo era concentrato verso il suo album sul grembo mentre le sue mani si muovevano dolcemente attorno al foglio. Non avendo notato lo stato di veglia di Harry, Louis continuò a disegnare il ragazzo tra le lenzuola fino a che,

"Mi stai disegnando?" una voce intontita, roca con il sonno, chiese.

La testa di Louis si alzò per incontrare dei mezzi chiusi, occhi iniettati di sangue.

"Come ti senti?" chiese Louis, mettendo le sue braccia sopra il disegno.

"Bene, ma non hai risposto alla mia domanda." disse Harry, facendo un grande sbadiglio.

"Forse..." sogghignò Louis, spostando i suoi capelli disordinati dagli occhi.

"Perchè?"

"Perchè sembri troppo adorabile per non farlo." sorrise Louis.

Harry fece una smorfia alla parola. Adorabile? Lui non era 'adorabile'.

"E bello," disse Louis, posando il suo blocco da disegno e mettendosi a quattro zampe, "e carino e dolce," e ora si stava avvicinando strisciando, "e eccitante e molto molto sexy." il suo viso era a pochi centimetri da quello di Harry ora, il suo fiato alla menta appena si sporse in avanti e baciò le labbra di Harry.

"Per favore. Non sono sexy." disse Harry appena Louis si tirò indietro.

"Per me lo sei." sogghignò prima di sporgersi di nuovo, le sue mani raggiunsero i ricci intrecciati appena si abbassò sul corpo di Harry.

Harry sussultò appena il bacino di Louis urtò il suo polso, "ouch."

"Cosa?"chiese Louis, spingendosi indietro cercando degli occhi verdi.

"Niente." disse Harry, sporgendosi per catturare le labbra di Louis con le sue ma venne ributtato giù da una mano ferma sul suo petto.

"Cosa?" chiese Louis di nuovo, questa volta più fermo.

"Non è niente." si lamentò Harry, la sua testa cadde sul cuscino.

Gli occhi di Louis lo guardarono con sospetto mentre iniziava a togliere le coperte.

"Louis, fermo." disse Harry, "Fermo! Te lo dirò," sospirò, "te lo dirò. Ma tu non arrabbiarti."

"Perchè dovrei arrabbiarmi?"

"Promettilo."

"Okay." disse Louis, sedendosi sulle cosce di Harry. "Lo prometto."

Sospirando, Harry tirò fuori il suo braccio bendato da sotto le coperte, lo stese verso Louis che guardava le bende - con grande cura - nelle sue mani; i suoi pollici correvano sul ruvido, materiale di crema.

"Quando?"

"L'altra notte."

"Chi-"

"Zayn."

Improvvisamente Louis lasciò il braccio, saltò giù dal letto e andò giù per il corridoio prima che Harry potesse anche sbattere gli occhi.

The Babysitter||Larry Stylinson [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora