Tears of an angel (Italian translation) || interrotta

Chapter Fourteen: Little Things

Harry's P.O.V.

"Rendere le mie ali invisibili?" Ripetei la domanda, la crescente emozione nella mia voce distinguibile anche per me, anche attraverso lo scetticismo presente. Mi ricordai di Tammy che menzionava l'intera cosa delle ali invisibili durante la sua spiegazione originale di tutte le cose sulle ali. Aveva detto che era qualcosa che richiedeva molto tempo e duro lavoro per padroneggiarla, ma qualcosa che era utile in una gamma di situazioni. Tra queste incluso se dovessi mai voler camminare lungo una strada principale senza far credere alla maggior parte degli spettatori che avessero le allucinazioni. Far diventare invisibili le tue ali era un'utile abilità per il minimo e necessaria al massimo. Per me stesso specialmente... Specialmente considerando che..

No.

Non volevo andare a finire lì, ma era difficile tener fuori i pensieri sul futuro. Onestamente non avevo idea di cosa sarebbe successo. Onestamente non sapevo se avrei potuto vedere la mia famiglia, o i ragazzi, o chiunque oltre a Lou e Tammy, per molto tempo. Se non li avessi potuti vedere per niente, mai..

Battei le palpebre due volte in veloce successione, come per scacciare i pensieri negativi. Non avrei dovuto pensarla così. Lo avrei evitato. O meglio, avrei dovuto evitarlo.

L'altra cosa che ricordavo di ciò che Tammy aveva detto sull'intero trucco per far svanire le ali era che è molto difficile finché non ci prendi la mano.. E anche dopo.

"Come faccio?" Dissi, realizzando che anche se io ero stato coinvolto nei miei pensieri, gli altri non lo avevano fatto e Tammy aveva a mala pena separato le labbra per rispondere alla mia domanda precedente. Sorrise calorosamente nella mia direzione quando alzai lo sguardo verso di lei e nonostante avendole dato il tempo di rispondere, non lo fece. Non verbalmente, comunque..

Senza un'altra parola in risposta l'elegante individuo si alzò dal divano e camminò fino al centro della stanza, accennandomi di seguire le sue azioni mentre andava. A volte mi chiedevo cosa avesse Tammy contro l'uso della voce, al posto di sguardi e gesti difficili da interpretare. Ma sembrava fosse semplicemente un'altra stranezza della ragazza. E nonostante tutto, non riuscivo a provare avversione per nessuna delle sue stranezze.

Senza bisogno di ulteriori richieste mi alzai in piedi e camminai verso l'angelo al centro dello spazio. Ero vagamente consapevole di Louis seduto tra i cuscini con un'espressione di attesa mentre lo superavo. Era il tipo di espressione che uno ha prima di guardare un bel film. Una sorta di espressione eccitata, in attesa. Evidentemente, il ragazzo di Doncaster era abbastanza contento di non fare niente e guardare gli eventi che si svolgevano senza molto contributo.

"Va bene." Tammy disse, portando i miei occhi a concentrarsi sui suoi.

Non avevo realizzato quanto mi ero messo vicino a lei fino a quel momento, fino a quando lei parlò. La distanza tra di noi era minore di un passo. E anche se quello potrebbe non sembrare un granché a uno spettatore, lo sentivo stranamente personale. Stranamente come un progresso.

"Hai mai sentito detti come 'il potere della mente' e 'l'immaginazione è la chiave'? Tutti quei tipi di idee, giusto?" Tammy chiese senza preambolo, una parte dell'eccitazione che provavo brillò riflessa nei suoi occhi. Feci un singolo cenno per mostrare che stavo ancora ascoltando la sua voce e lei continuò. "Be', qui valgono." Iniziò; intenzionata a continuare. Fu così, prima che io interrompessi.

"Come mai?"

Intervenni, con la curiosità che superava la mia già limitata pazienza. "Per rendere le tue ali intangibili, devi mantenere una mente aperta-," Il suono di uno sbuffo venne dal divano e l'attenzione di Tammy si mosse verso il moro ancora seduto lì, con un sorriso compiaciuto, divertito che si allungava sulle sue labbra rosa. Tammy sollevò un sopracciglio a quel ragazzo moro mentre lui scuoteva leggermente la testa. Dovevo ammetterlo, anch'io non trovato l'umorismo nella situazione.