Chapter Fifteen: Every Step

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Harry's P.O.V.

Tornando nella stanza stavo praticamente splendendo.

"Ce l'ho fatta!" Annunciai, in gran modo simile a un bambino che vince una gara di corsa al carnevale dello sport della sua scuola. Ma non mi interessava quanto sembrassi infantile, ci ero riuscito e potrei aggiungere quasi facilmente. E non lo so, essere riuscito così facilmente in qualcosa correlato agli angeli, be' sembrava un po' come un dono.

E pensa a cosa questo avrebbe potuto significare! Avrei potuto vedere la mia famiglia, avrei potuto vedere i miei amici. Magari avrei anche potuto continuare con gli One Direction, anche se l'intera cosa delle ali invisibili aveva un tempo come aveva detto Tammy prima, non importava. Non importava perché al mio primo vero tentativo avevo avuto successo. E questo era veramente fantastico.

E mentre Lou mi stava sorridendo con quei suoi brillanti occhi-oceano, apparentemente condividendo la mia gioia, sembrava che Tammy non lo facesse. Lei aveva questa sorta di espressione 'pensierosa' sul viso. Era un'espressione che mi faceva voler lasciare andare il sospiro più drammatico che potessi raccogliere. Il quale davvero, sarebbe stato altamente drammatico. Ma invece, feci a mala pena cadere il mio sorrisetto effervescente in un sorriso più lieve e dissi:

"Cosa c'è Tammy?"

L'angelo biondo alzò lo sguardo verso di me, apparentemente sorpresa per essere stata colta così immersa nei pensieri. Provai in modo sorprendente forte l'impulso di chiamarla ipocrita. Voglio dire, andiamo. Io non posso sognare ad occhi aperti, ma lei può! Questa volta lasciai scivolare un sospiro udibile. Tammy però sembrò prenderlo come un segno di impazienza e raccolse bruscamente i suoi pensieri.

"Harry, sono davvero felice per te e tutto. Infatti, sono realmente impressionata," Mi mostrò per un attimo un sorriso delicato, qualcosa che ricordava quello che sfoggiava quasi costantemente da bambina. "Ma non ho mai sentito di qualcuno che sia riuscito a acquistare il controllo su quel particolare aspetto delle sue ali così velocemente. Mai."

Non ero interamente sicuro su come rispondere a quella piccola informazione. Non ero esattamente sicuro su cosa pensare di questa novità. Parte di me voleva urlare, urlare all'aria quanto non fosse giusto. Non poteva l'intera cosa dell'essere angelo avere almeno un aspetto semplice?! Ma sembrò che qualunque cosa avessi potuto dire fosse irrilevante, come Lou evidentemente comprese.

"Pensi che abbia qualcosa a che fare con il colore delle ali?" Il ragazzo di Doncaster parlò, sorprendendomi. Aveva molta meno cautela quando si trattava di quel particolare argomento, e me lo ricordava costantemente con il suo approccio con esso. Gli occhi di Tammy guizzarono tra Lou e me per un istante prima che il suo sguardo si posasse su di me e rispondesse. "Non ne sono sicura." Disse dopo momento.

Cercai di non pensare troppo al colore anomalo che avevo creato. Volevo davvero che lo sgradevole colore delle mie ali non significasse niente, che fosse solo una casualità, un dettaglio privo di conseguenze. Ma ogni brutto film che avessi mai visto diceva che quando qualcosa diventava nero, significava che era cattivo. Potevo solo sperare che questo non fosse il caso.

Non pensavo di essere una cattiva persona. Certamente non mi sentivo così e non avevo mai fatto qualcosa per provare che questa idea fosse sbagliata.

"Ma sono sicura che lo capiremo." Tammy concluse, interrompendo con le sue parole i miei pensieri che in qualche modo si stavano scurendo. Quando si trattava di qualsiasi cosa correlata agli angeli, non mi importava se Tammy interrompeva. Lei sapeva molto di più sull'argomento di me. Ma quando riguardava la mia nuova teoria su bene VS male, volevo sbagliarmi. Questa volta, volevo proprio che Tammy avesse ragione.

Tears of an angel (Italian translation) || interrottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora