Tears of an angel (Italian translation) || interrotta

Chapter Seven: The Reunion

Tammy's P.O.V.

L'isteria era dappertutto. Ragazze che piangevano, ridacchiavano e urlavano eccitate. Mi sconcertava onestamente, il modo in cui ragazze adolescenti potessero comportarsi per delle persone. Non sarei mai riuscita a capirlo. Le emozioni che qualcuno soprannominato 'famoso' potesse ispirare.

Non mi ero mai sentita così prima, ma poi comunque non ne avevo mai avuto una causa. Conoscevo l'amore e l'amicizia, conoscevo l'ansia e la costrizione. Conoscevo la perdita e conoscevo la speranza, per quanto insufficiente essa possa rendersi. Ma non mi ero mai sentita pazza di qualcuno nel modo in cui lo sembrava questa gente.

Guardai con cautela come un gruppetto di ragazze con sorrisi luminosi e occhi spalancati mi passò davanti indossando magliette degli One Direction e braccialetti. Ognuna chiacchierando ad un ritmo veloce con voci leggermente-troppo-forti. Almeno erano felici, anche se era in un modo un po' squilibrato.

Il leggero sorriso che avevo guadagnato vedendo le ragazze più giovani con un tale entusiasmo svanì velocemente come mi ricordai del perché fossi qui, del perché ero stata presente per assistere a questo. Non ero qui per vedere la boy-band pop famosa a livello internazionale come alcune delle ragazze. Be', suppongo che tecnicamente lo ero, ma il mio interesse era più per un membro solo.

Oggi era il giorno. Stavo per vedere Harry.

Non avevo idea di come il ragazzo dai capelli ricci avrebbe reagito, e questo era terrificante. Ma avevo bisogno di farlo, nonostante le mie stesse paure. Non avevo il piano più formidabile quando si trattava di arrivare a Harry, ma non avevo molta scelta nella faccenda. Questa non era una favola e Harry era parte di una delle più famose band del paese, forse anche del mondo. E andare a vederlo non era semplice come bussare alla sua porta. Per un po', mi era sfuggito come mi sarebbe stato possibile raggiungere Harry senza usare le mie ali per arrivare sul tetto del suo studio di registrazione ma molto probabilmente avrebbe significato spaventare l'allampanato mezzo adolscente a morte. Quindi quel piano era diventato di estrema necessità. Così quando avevo sentito della signing, era stato un enorme sollievo.

Avrei semplicemente dovuto andare avanti con questo evento e scivolare dentro con la folla. Mi sarei allineata con il resto delle ragazze, gran parte delle quali ossessionate con la persona di cui stavo per frantumare il mondo. Se solo lo avessero saputo.. E poi avrei semplicemente aspettato finché alla fine avrei raggiunto Harry. Ma invece di chiedergli di mettere la sua firma su un pezzo di carta o poster, lo avrei portato da parte e gli avrei detto tutto.

Ma ciò a cui stavo puntando perché il mio piano funzionasse, era che Harry avrebbe lasciato la signing della sua band per andare a parlare con quella che per lui sarebbe potuta essere semplicemente un'altra ragazza. Questo era ciò che mi teneva sulle spine, tra le altre cose. Se Harry mi avesse voltato le spalle, non c'era molto che avrei potuto fare per fargli cambiare idea.

Ci fu un improvviso aumento nel volume della folla e alzai lo sguardo per vedere la maggior parte delle fans emozionate spostarsi verso un punto lontano. Forse avevano visto i ragazzi arrivare.

Sospirai profondamente e strofinai le mani nervosamente, con l'assenza di tasche calde, le mie mani erano lasciate al freddo ed esposte al leggero brivido nell'aria. Ma quello non mi dispiaceva tanto quanto ciò che stavo per fare ad Harry. Sarebbe stato molto difficile. E se non mi avesse creduto? Se avesse soltanto pensato che fossi un'altra delle sue pazze ammiratrici, solo con più enfasi nella parte pazza rispetto al solito?

C'erano così tanti modi diversi in cui tutto questo sarebbe potuto andare terribilmente m-

Emisi un sussulto di sorpresa mentre mi girai e andai dritta contro qualcuno. Non avevo neanche realizzato di aver iniziato a camminare finché non mi ero imbattuta in qualcosa, immagino che questo dimostrasse quanto ero nervosa. Ciò che era peggio, era che era in realtà qualcuno ciò cui ero andata contro senza tanti complimenti, non qualcosa.