14. every breath you take

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Midoriya's POV

Cammino per i corridoi del dormitorio per arrivare alla mia stanza, dove avrei voluto mettermi un cuscino in faccia e urlare dall'emozione.

Gli ho dato un bacio sulla guancia. Non riesco a trattenere l'entusiasmo nemmeno in questo momento!

Dove ho trovato tutto questo coraggio? Conoscendomi sarei sicuramente corso via dall'imbarazzo.

Però si è da poco creata una certa sintonia tra me e lui, e ultimamente faccio o dico cose che non riuscirei solitamente a dire ad una persona che mi piace come tante.

Si, Todoroki mi piace. È per caso un male?

L'ho capito un giorno a gennaio. Io e lui stavamo combattendo in coppia contro Kacchan e Kirishima, per un'esercitazione pratica. Stavano stranamente avendo la meglio su di noi, nonostante le tecniche precise di Todoroki, ma comunque aumentavano sempre di più la potenza dei colpi.

Dopo qualche minuto la protezione dello scudo di ghiaccio di Todoroki viene rotta dalla mano indurita di Kirishima, che negli ultimi secondi vedo di fronte a me pronta a colpirmi.

Non proprio gli ultimi in realtà, perchè negli ultimi secondi mi ricordo il mio compagno di squadra che mi sposta da un lato e si prende il colpo in pieno stomaco.

Da quel momento in poi sono sempre andato a trovarlo in ospedale, dal momento che quel colpo era stato, a detta di Kirishima, uno dei suoi colpi peggiori.

I nostri avversari ci hanno chiesto scusa e hanno pagato l'operazione di Todoroki.  E per avversari intendo solo Kirishima.

Quando, però, andavo a trovare il mio amico, non mi diceva quasi mai come stava, ma si preoccupava di come stessi io.

Intendo, perchè mai dovrebbe chiedere a me come sto, quando lui è letteralmente ricoverato in ospedale?

Il pensiero che mi afflisse maggiormente, in quel momento, fu che, oltre a mia madre, nessuno mi avesse mai chiesto come stessi così insistentemente.

Ho pensato, e ripensato, e ripensato a tutto questo giorno e notte, fin quando arrivò l'ultimo pensiero su cui non avessi già riflettuto.

E alla domanda "E se fosse interessato in qualche modo a me?", indirizzatami da Ochaco durante uno dei nostri pigiama party, rimasi molto più confuso di prima, e con più domande. Senza risposta, ovviamente.

Così nei giorni successivi provai a stargli vicino, vedere le sue reazioni quando gli parlavo di determinati argomenti, avere contatto visivo e fisico con lui per notare dei cambiamenti nella sua espressione.

Scoprii ben due cose in quei giorni. 1. È davvero difficile capire se si piace ad una persona. 2. La vicinanza con Todoroki faceva stare bene me molto più di quanto pensavo che facesse stare bene lui.

La domanda si tramutò in "E se invece interessasse a me?" in un tempo relativamente breve, e da lì oggi mi ritrovo a controllare quasi ossessivamente il suo ultimo accesso dopo avermi dato la buonanotte.

Finirò per uscire completamente pazzo, me lo sento. Ho scritto più volte una lista di Pro e Contro dell'interesse che nutro nei suoi confronti. E il costo del reparto psichiatrico è nei Contro.

Ad ogni modo, credo che a breve mi confesserò. Ormai credo che abbia capito tutto, e se non vorrà più essere mio amico lo accetterò, anche se farà molto male. Infondo è uno dei miei amici più cari, non voglio assolutamente rovinare una relazione del genere. Ci penserò su.

Arrivo in camera mia ma mi ricordo quello che devo fare, prima di iniziare a saltellare per la felicità. Così prendo la valigia posizionata davanti alla scrivania e la poggio sul letto. La apro e guardo il suo interno.

One more night | ᴋɪʀɪʙᴀᴋᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora