9. I'm an idiot

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Kirishima's POV

Aspetto una risposta mentre inizio a riverstirmi.

Perché ci sta mettendo tanto?

"Non so che dirti Eijir-"

"Rispondi e basta, ti prego. Ti piaccio si o no?" lo interrompo bruscamente

Non sono mai stato più teso di così. Mi sento la metà degli organi viventi nella gola e mi batte troppo veloce il cuore.

Non voglio saperlo per qualcosa in particolare, voglio solo capirlo. Capire cosa sente, capire se possiamo essere amici di nuovo e capire tante altre cose.

Finisco di rivestirmi e incrocio le braccia di fronte a lui, appoggiandomi all'armadio con al schiena.

"Non proprio, ecco io-" si blocca da solo, senza che io gli dica nulla.

Come?

Rimango con gli occhi fissi su di lui con la mente piena di pensieri, gli occhi pieni di delusione e il cuore pieno di nulla.

Per lui tutto questo non è significato nulla?

Sento il mio cuore rallentare, le mie braccia cedere e cadere lungo i fianchi.

Mi sento debole, incapace di reggermi in piedi.

Cazzo Eijiro, ti sei fatto prendere di nuovo in giro.

Eppure pensavo che con lui sarebbe stato diverso.

Forse eravamo entrambi troppo presi dal momento.

Sono un'idiota

La sua faccia sembra dispiaciuta, mi sta guardando in faccia.

Distolgo lo sguardo ponendolo sul soffitto per non piangere. Sto facendo una grande fatica a non scoppiare qui davanti a lui. Non è affatto virile.

Non voglio che mi veda così fragile.

"Eijiro io-" si alza dal letto, con i vestiti addosso, e continua a guardarmi, ma non voglio.

No, non voglio guardarti negli occhi per il momento.

Quei cazzo di occhi che mi hanno illuso di essere speciale per qualcuno.

Quei cazzo di occhi che mi hanno fatto intravedere la parte migliore della persona più importante per me.

Quei cazzo di occhi che avrei voluto avere puntati solo su di me e su nessun altro.

Quei cazzo di occhi che amo, che mi hanno fatto accettare tutti i difetti e i pregi del mitico Katsuki Bakugo.

Quei cazzo di occhi nei quali mi perdevo ogni volta che lo guardavo. In amicizia parlando, ma comunque troppo importanti per avermi solo preso in giro.

Non voglio guardarli ora.

"Tu cosa?" ho alzato leggermente la voce.

Ottengo il silenzio per risposta, perciò decido di non perderci altro tempo e faccio per andare verso la porta.

Ne ho avuto anche abbastanza

Avrei preferito che nessun ragazzo idiota mi prendesse per la manica della felpa e mi impedisse di uscire esordendo con un semplice "Aspetta".

Questo è troppo, anche la mia pazienza prima o poi finisce.

"SI PUÒ SAPERE COSA VUOI DA ME?" gli urlo contro mentre lo guardo negli occhi.

È un tipo di dolore che non ho mai provato.

Non mi riconosco nemmeno, non ho mai parlato a nessuno in questo modo.

Specialmente con lui.

Sono stato duro, molto duro. Probabilmente c'è una ragione dietro a tutto questo, forse non riesce ad esprimersi, forse...

Forse non gli piaccio, questa è la più probabile.

Ma nonostante tutte le opzioni che girovagavano nel mio cervello, dalla mia bocca usciva solo rabbia repressa e veleno, sputati di fronte alla persona che più avrei voluto proteggere da questi.

"Mi dispiace, va bene? Non mi piaci nel senso che pensi tu." risponde  guardandomi con uno sguardo normale, come quello di tutti i giorni.

Non capisco cosa mi stia succedendo, ma mi sento un vomito di parole nello stomaco.

"Ti dispiace? TI DISPIACE?" mi viene da spalancare gli occhi, ma cerco di non esagerare per non cacciare fuori lacrime inutili.

Mi do una regolata appena capisco tutto. Le sue intenzioni, le sue belle parole e le sue azioni. Per un unico obiettivo.

"Volevi solo scopare vero?" chiedo nel modo più calmo possibile, anche se sorridere in questo momento è inevitabile: questa situazione è davvero troppo ridicola.

Sei solo un giocattolo Eijiro, mettitelo in testa. Si è divertito, ora può bastare no?

"No, non è affatto così, io-" si avvicina a me e cerca di mettermi una mano sul mio fianco, ma faccio in tempo a scansare il suo braccio.

"Non mi toccare" lo interrompo di nuovo, disgustato.

Sono sull'orlo di un attacco di panico, cazzo non può venirmi ora.

"Vaffanculo Bakugo Katsuki, trovati qualcun altro con cui divertirti." gli dico guardandolo negli occhi, con i miei pieni di lacrime; lo scanso via e sbatto la porta dietro di me mentre esco.

Ci metto letteralmente 2 secondi e mezzo ad entrare in camera mia, appena dentro mi faccio scivolare sulla porta e mi siedo per terra con la testa fra le ginocchia.

Lascio che le lacrime scorrano liberamente senza un apparente motivo, mentre cerco di pensare il meno possibile a lui.

Con scarsi risultati.


Bakugo's POV

Non ho mai provato così tanta vergogna per me stesso in vita mia, nemmeno al festival sportivo.

"Ti piaccio o no?"

Tu non mi piaci affatto, io provo più del semplice "piacere"

È diverso, capelli di merda, molto diverso.

I miei sentimenti vanno ben oltre ad un solo "mi piaci"

Io avrei solo voluto dirti questo, ma non ci sono riuscito.

Sono un fallimento completo, nemmeno riesco a dimostrare al ragazzo più importante della mia cazzo di vita che tengo a lui.

Certo che non sei solo una scopata, io ti voglio nella mia vita.

Perché cazzo non gli ho detto tutte queste cose? Lo sto facendo stare male, ma di sicuro ora non vuole sentirmi.

Mi sento una merda totale, scusami Eijiro.

Non riesco a costruire un rapporto con nessuno che lo rovino subito.

Forse non sono fatto per le relazioni.

È meglio così.

Ora posso concentrarmi sui miei obiettivi, senza distrazioni.

Non ho bisogno di lui, di nessun altro.

Cercavo di convincermi di questo, da solo nella mia stanza, consapevole di aver appena ferito il ragazzo più dolce di questo mondo.

Devo dimenticarmene, mi dicevo

Quello che non sapevo, però, è che, nel giro di pochi secondi, sarebbe diventato il mio pensiero fisso. E sarebbe andato avanti per giorni e giorni.

One more night | ᴋɪʀɪʙᴀᴋᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora