Il rumore dei mie passi rieccheggiava nell'aria. Portare il figlio di mia zia in giro,di prima mattina,come un cagnolino,non era un delle miglior cose da fare.
Lo portai in un parco vicino casa,e lo lasciai con Jack un bambino che conosceva bene. Io al contrario,mi sedetti su una panchina poco più distante. Tirai fuori dalla borsa "Orgoglio e Pregiudizio"letto almeno una decina di volte,e dopo aver dato un ultima occhiata a Joshua,iniziai a leggere.
"Orgoglio e pregiudizio,interessante"disse una voce troppo familiare alle mie spalle. Roteai gli occhi senza girarmi.
"Non si roteano gli occhi quando qualcuno parla"disse ridacchiando,mentre io rimasi sorpresa da quella frase.
"Che vuoi Harry?"chiesi chiudendo il libro.
"Oh,sto bene anch'io grazie per avermelo chiesto Lily"disse ridacchiando.
"Si,si. Come vuoi"dissi per poi chiamare mio cugino.
Lui salutò il suo amico e corse verso di me.
"Lil,chi è lui?"chiese nascondendosi dietro di me.
"Un amico"dissi balbettando.
"Piacere sono Harry"disse inginocchiandosi e porgendo la mano al bambino.
Quest'ultimo timido,porse titubante la mano,ridacchiando per la grandezza di quelle di Harry.
"Si,sono molto grandi,ma ehi,anche le tue manine diventeranno grandi"disse ridacchiando.
"Ora dobbiamo andare. Joshua tua madre ci aspetta. Grazie Harry,per l'intrattenimento?"dissi per poi prendere in braccio mio cugino. Era solo un bambino di 3 anni e mezzo.
"Si. Alla prossima. Ciao Joshua"disse per poi salire sul motorino all'entrata.
Entrata in casa,lasciai mio cugino a mia zia,e andai in cucina. Presi un bicchiere d'acqua e lo portai in salotto.
Mia madre e mia zia parlavano di uomini. Due divorziate. Come si dice in questi momenti. Tale sorella tale sorella?
Non ne avevo la minima idea.
"Tesoro,perché non prendi l'insalata che ti ho lasciato in frigo? È quasi ora di pranzo"disse sorridendo.
"Io,io non ho fame. Vado di sopra da Michael"dissi dileguandomi.
Mi diressi nel corridoio e svoltai l'angolo.
Quando notai la porta con su scritto vietato l'accesso. Non entrare. Non disturbare. Senza bussare entrai in camera. Erano le 12.30 e Michael dormiva ancora. Le tapparelle erano abbassate,e lui era tutto accoccolato sotto le coperte.
Mi avvicinai cautamente per non fare rumore.
"Michael del mio piccolo cuoricino. Svegliati. È ora di pranzo"dissi scuotendolo leggermente.
"Altri 5 minuti Tay"mormorò.
"Chi è Tay?"chiesi sussurando.
Lui aprì lentamente gli occhi per poi mormorare.
"Una ragazza che sto vedendo"disse passando una mano tra i capelli.
Alzai un sopracciglio,e dopo lo trascinai di sotto.
Mi sedetti a tavola e posai i gomiti sul tavolo. Ricevetti uno sguardo truce da parte di mia zia. La perfettina del galateo.
"Lily. Joshua mia ha raccontato che avete incontrato un tuo amico.Hanry"disse.
"Si chiama Harry. Non é mio amico"dissi roteando un pezzo di pomodoro sul piatto "è solo il nostro vicino"Sbuffai.
"Oh. Harry è un ragazzo così gentile ed educato. È un bel ragazzo. Lily ti farebbe bene uscire assieme a lui."disse mia madre sorridendo.
Quasi non mi strozzai con la saliva.
"Cosa?" Chiesi. "Io sto bene da sola"continua facendo una risata isterica.
"Ah. Se lo dici tu"disse mia madre alzando le mani in segno di difesa.
Sbuffai roteando gli occhi e mi avviai verso il bagno.
Feci lo shampoo e presi l'asciugacapelli.
Iniziai a muovere le mani tra i capelli,per ottenere dei ricci,e quando terminai,andai in camera.
Presi dall'armadio un jeans e una maglietta semplice e misi le ballerine ai piedi.
Con l'intenzione di uscire,andai verso l'entrata prendendo il giubbino e gli occhiali da sole.
"Tesoro. Anne,verrà tra poco con il figlio per un caffè. Chiama Michael e portatelo a vedere un po' la città"disse mia madre sorridendo.
Mi girai verso di lei,e la trucidai con lo sguardo. Crede che siamo amici io e lui.
Rassegnata tornai in camera di Michael e lo chiamai,invitandolo a scendere per far fare il turista a Harry.
"Uff. Okay va bene. Ora scendo"disse togliendo il suo corpo dal letto. Quel ragazzo vuole sempre dormire.
Uscendo dalla porta,ci recammo dal Sig.Styles.
La casa era molto bella dall'esterno. Quando ci abitava l'altra famiglia,essendo vecchietti,non riuscivano a fare granché. Ma ora invece,tutto sembra al posto giusto.
"Salve signora Styles. Mia madre mi ha chiesto GENTILMENTE di portare Harry a vedere un po' Londra. Sempre se a lui non dispiace"dissi indicando Harry dietro alle sue spalle,che mi guardava confuso.
"No ma certo. Harry su vai con loro."disse trascinando il figlio fuori dalla porta,e dopo aver mormorato un ciao a dopo essa si chiuse.
"Allora. Che sia chiaro. Io non volevo"dissi guardandolo negli occhi.
"Che sia chiaro. Io ho accettato solo per gentilezza"disse ridacchiando.
Michael intanto ci guardava divertiti,e dopo aver fatto un cenno col capo per farci muovere,iniziammo a camminare tra le strade di Londra. Già di primo pomeriggio le persone sono in giro,molti lavorano,altri ritornano,molti ancora invece escono e basta.
"Andiamo da Starbucks? Prendiamo qualcosa e usciamo"disse Michael indicando il negozio poco più distante da noi.
Annuimmo col capo,ed entrammo nel bar.
Essendo in centro,la fila era molto lunga. Così decisi di andarmi a sedere su una poltroncina,dopo aver chiesto a Michael una cioccolata con panna.
Mentre aspettavo l'arrivo di quei due,iniziai a guardarmi intorno.
Affianco a me una povera ragazza stava cullando tra le braccia un neonato che piangeva chi glielo aveva fatto fare dall'altra invece i soliti ragazzi con i portatili e molti con i libri.
"Ecco a te"disse Harry porgendomi il bicchiere mentre Michael da dietro ci invitava ad uscire.
Dopo aver mormorato un grazie che ben era servito a niente,uscimmo e andammo verso Oxford Street.
"Allora Harry,come mai vi siete trasferiti quì a Londra?"chiese Michael sorseggiando la bevanda in mano.
"Bhe. Abitavamo ad Holmes Chapel,solo che l'azienda dove lavora mio padre si è spostata qui. Quindi siamo venuti."rispose sorridendo.
"Michael andiamo da H&M?"chiesi facendo la faccia da cucciolo.
"Ma che ci vai a fare?"chiese roteando gli occhi.
"Guardo gli abiti. Non mi rovinare questo momento."dissi buttando il bicchiere ancora mezzo pieno in un cestino.
"Okay"disse arreso.
Feci un urletto di gioia per poi dirigermi,sorpassando Michael,in quel negozio enorme.
Entrati il familiare calore caldo,fece venire i brividi al mio corpo.
"Voglio dei Jeans"dissi seria rivolgendomi a Michael.
"Ma tu sei piena di Jeans. Prova qualche pantalone colorato,pantaloncini,sei bellissima"disse trascinandomi in un negozio.
Iniziai a controllare qualche pantalone blu nero e grigio,quando Harry si avvicinò con uno giallo.
"Prova questo. Solo per curiosità"disse sorridendo. Lo guardai confusa,ma per accontentarlo e non fare la maleducata,mi incamminai verso i camerini seguita da quei due ragazzi.
Entrai e chiusi la tenda alle mie spalle. Tolsi le ballerine e i Jeans,per poi mettere il pantaloni color canarino.
Uscii dal camerino,e mi guardai allo specchio. Uno spazio separava le mie gambe,i fianchi erano molto stretti,ed era della mia taglia.
"Wow. Stai bene con questo colore"mi fece notare mio fratello,mentre il mio amico annuiva con la testa.
Così,guardando quella scena,decisi di prenderlo.
(...)
Quando ritornammo a casa,era ormai tardi,così andai in camera. Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi. Facendomi cullare tra le braccia di Morfeo.
Spazio autrice.
Ecco qua il capitolo 6,spero vi piaccia
Per favore lasciate qualche commento,vorrei sapere se la storia vi sta piacendo. Grazie xx
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{Don't let me go}h.s #Wattys2015 #JustWriteIt #FreshStart
Fiksi Penggemar'Sei brutta' 'Ma ucciditi' 'Sei grassa' Le solite parole che vagano nella mia testa da quando avevo 11 anni. Eh..pensare che sono 5 anni che sto vivendo questa situazione. Avete presente quel momento quando volete lasciare tutto alle spalle e in...