•Cap.26•

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"Quindi,tu e Michael vi siete baciati?"cantilenai sorridente.
Ero a casa di Gemme e Harry,mentre quest'ultimo era in cucina a fare i pop Corn.
"Ho detto di si. Per quante volte lo devo ripetere?"rise sussurrando. Non aveva intenzione di avvisare Harry. Sapeva che la sua gelosia sarebbe arrivata a livelli estremi.
"Ough...credo fino a quando non lo dirai ad Harry. Lo deve sapere,Gemma"
Lei scosse la testa e appoggiò la testa sul divano.
"Come va la vostra relazione?"domandò cambiando argomento. Io feci spallucce.
"Va,solo che non mi ha ancora chiesto di fidanzarci. Forse non è pronto. O io non lo sono" ragionai.
Lei annuì e mi fece segno di stare zitta,visto che in sala era entrato Harry con il cibo.
Si sedette vicino a me,e mi sorrise. Sorrisi anche io,e presi la ciotola di pop corn,posandola sulle mie gambe.
Essendo in mezzo,potevamo mangiare meglio.
"Allora,che vediamo?"domandai. Harry alzò il cd che aveva in mano e quasi non urlai.
"Oddio. Città di carta!"esclamai. Gemma buttò un urlo e lo prese in mano mettendolo dentro il video lettore.
"Sapevo vi sarebbe piaciuto"posai un bacio sulla sua guancia,lui ricambiò con un bacio a stampo.
"Aw,quanto siete dolci" ci guardò schifosamente Gemma. Io e Harry iniziammo a ridere,per poi rivolgere l'attenzione al film.

Appoggiai la testa sulla spalla di Harry e sbadigliai. I titoli di coda,scorrevano velocemente sulla televisione,mentre dall'altro lato Gemma era appoggiata delicatamente sul bracciobracciolo della poltrona,mentre sognava ad occhi aperti.
Si era presa una cotta per l'attore maschile. Nat.
"Usciamo?"domandò Harry. Io annuii e mi alzai portando la ciotola nella cucina.
Casa di Harry era molto accogliente. Mi sarebbe piaciuto vivere con loro.
"Gemma,noi usciamo!"esclamò Harry prendendomi per mano. Era la prima volta che lo faceva. Non eravamo usciti dopo la sua dichiarazione.
Gemma nel frattempo aveva annuito,per poi sparire al piano di sopra.
Harry sospirò e,sempre con la sua mano nella mia,mi portò fuori.
Il tempo era discreto,oltre al fatto che le nuvole si erano appropriate del cielo. Non sarebbe piovuto,ma io mi portai da casa un'ombrello per tutte le evenienze.
"Allora,dove andiamo?"
Harry fece spallucce e senza dire altro mi portò in un bar. Ordinammo due the al limone,e ci sedemmo fuori.
Era un piccolo bar rialzato e affacciato verso il fiume. Faceva abbastanza vento,così decidemmo di sederci poco più distante.
"Allora Lil-"venne bloccato da un gruppo di ragazzi.
"Harry,fratello,che ci fai qui,con lei" mi guardò con ribrezzo Bill. Mi sentii male vedendolo. Anni e anni di umiliazione.
Mi feci piccola,chiudendo la mia felpa più vicina al collo,e guardai Harry.
Aveva i pugni delle mani serrati,e le nocche bianche.
"Allora Styles,non rispondi? Che c'è,te l ha data? Oh allora possiamo condividere?" Fece un sorriso beffardo.
Sentii il respiro di Harry farsi pesante.
"Non parlare così di lei!"sbottò alzandosi. Mi spaventai e mi alzai con lui,prendendolo per un braccio.
"Ti prego"mormorai.
"Oh Styles si è innamorato. Non è così?"
Harry lo prese per il colletto.
"Senti Bill,non verrò di certo a dire a te quello che provo per lei. Cerca un'altro elemento da infastidire,o-"

"O mi prendi a pugni? Fatti sotto allora" lo provocò. I miei occhi passavano da una figura all'altra.
"Provochi?"Harry lo spintonò.
Bill si raddrizzò e tentò di dargli un pugno,quando Harry lo diede a lui facendo uscire un po' di sangue dal labbro.
"Brutto pezzo di merda"urlò scagliandosi su di lui. Io urlai e tentai di fermarlo,quando sentii del liquido caldo scendere dal mio naso,e un pugno alzato di Bill verso di me.
Caddi all'indietro e sentii Harry urlare:
"Ma che cazzo hai fatto? Spostati imbecille"mi alzò Harry. Io mi sedetti sulla sedia e presi un fazzoletto poggiandolo sul naso. Bill e i suoi amici se ne andarono,e Harry prendendomi per mano entrò dentro il bar per poi andare in bagno.
"Ti fa male?"
Io scossi la testa e misi la testa in su.
"Vieni,ti pulisco"mi appoggiò sul lavandino. Si fece spazio tra le mie gambe e bagno un tovagliolo per poi posarlo sul mio naso,pulendo quel boco sangue che era uscito. Io lo guardavo negli occhi e vidi tristezza e confusione.
Non sapeva nemmeno lui perché lo aveva fatto,ma ne ero grata. Se fossi stata da sola sarebbe successo di peggio,e io non volevo.
Ameno di nuovo.

Spazio autrice.
Ecco il capitolo.
Come sempre vi chiedo di lasciare un commento e di stellinare il capitolo. Se volete pubblicizzare una vostra storia basta scrivermi qui sotto, sul mio profilo o per messaggio privato.
Baci Anonymous xx

{Don't let me go}h.s  #Wattys2015 #JustWriteIt #FreshStartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora