ECLISSI

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Eccomi qui!
Scusatemi ancora per aver scombussolato i giorni ordinari di pubblicazione.
Vi prometto che presto avrete delle spiegazioni e nuovi aggiornamenti.

Prima di iniziare volevo allegarvi la foto del vestito di Victoria che ho dimenticato di mettere nella parte precedente:

Prima di iniziare volevo allegarvi la foto del vestito di Victoria che ho dimenticato di mettere nella parte precedente:

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(In questo modo potete farvi un'idea su come avevo immaginato il suo abito.)

Adesso godetevi questo capitolo!
Buona lettura🦋
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•Pov's Draco
Non riesco a guardarti.
Non riesco a mirare i tuoi occhi senza pensare che quest'ultimi sono appartenuti a qualcun altro.
Immaginare la tua pelle a contatto con quella del mio migliore amico..
I vostri gemiti..
La sue mani su di te..
Le vostre bocche incollate..
Tutto ciò mi manda in bestia.

-"Non capisco chi abbia avuto la malsana idea di portarti qui, non sei stata invitata." dissi con disprezzo.

Eppure non ti disprezzo, per niente.
Provo ad odiarti con tutto me stesso, e forse un po' ti odio, ma credimi che se potessi mostrarti il mio cuore capiresti quanto amore provo per te.
Capiresti che mi tremano le gambe al solo sentire il tuo nome pronunciato da altre labbra che non siano le mie.
Quanta rabbia divampa dentro il mio stomaco, come un fuoco ardente, nel momento in cui vorrei averti per me, ma ricordo che sei già stata di qualcun altro.

-"Sei l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento."

In realtà, sei la prima a cui penso sempre.
Forse l'unica.
L'unica in grado di prendere il controllo delle mie emozioni.

Victoria indietreggiò verso mia madre con un'espressione che non comunicava altro che un agghiacciante delusione.
Sicuramente non si sarebbe aspettata che l'avrei accolta con parole di conforto, abbracci affettuosi o carezze, ma di certo non s'immaginava che la trattassi con cotanta freddezza.
-"Blaise." pronunciò appena tra le labbra, richiamando l'attenzione del mio amico.
Il ragazzo, intento a chiacchierare con la sua famiglia e quella dei Parkinson appena dietro di noi, udì il suo nome e senza esitare s'avvicinò a Victoria, mentre reggeva un calice di vino tra le mani-"Come va ragazzi?" chiese con un sorriso stampato in faccia, che ben presto, notando le nostre facce assunse un tono alquanto serio-"È successo qualcosa?" domandò ancora.

Roteò gli occhi in cerca di un contatto visivo con qualcuno dei presenti, ma nessuno si degnò ad alzare il capo.
Neanche mio padre, uomo tutto d'un pezzo.
Né tantomeno mia madre che ha sempre una buona parola da mettere in ogni occasione.
Stavolta mancavano anche a lei.
Blaise con lentezza adagiò le mani sulle spalle di Victoria, abbassando le labbra all'altezza del suo orecchio-"Perché mi hai chiamato?" bisbigliò, tentando di mascherare la rabbia che si stava fondendo assieme al suo stato di ebrezza-"Parla." ringhiò a denti stretti.
Lei mirò nella mia direzione con gli occhi lucidi ma senza versare una lacrima-"Diglielo.." esclamò verso Blaise, puntando l'indice in mia direzione-"Dillo al tuo migliore amico chi si è "azzardato" a portarmi qui." scimmiottò la mia voce, gesti e movenze che utilizzai poco prima.
Sul volto del ragazzo si stampò un espressione di alto disprezzo -"È stata una mia idea." rispose, secco.
Contemporaneamente Pansy, che accorse a noi insieme al suo ragazzo, elevò la mano verso l'alto -"Partita da me."

IMMORTALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora