TSUNAMI

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Questo capitolo seppur breve farà emergere molte novità.
Sarà un vero tsunami di emozioni.

Buona lettura🦋
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Scoprire pezzi della mia vita.
Parlare della mia infanzia.
Conoscere il nome dei miei genitori.
Il mio vero nome.
È sempre stato uno di quei sogni che custodivo segretamente in un cassetto piccolo.
Nel mio cuore.

Ad oggi, dopo tutto quello che è venuto a galla, avrei preferito che quel cassetto fosse rimasto a chiave.
È che la verità marcisse negli abissi più profondi dei miei ricordi.
Per l'eternità.

Senza far ritorno in superficie.

Magari avrei preferito vivere nell'illusione che la mia vita fosse perfetta così.
Mi sarei accontentata a vivere in una bugia.
Per il bene del mio cuore.
Ma si sa.
Purtroppo le bugie hanno le gambe corte.
In un mondo o nell'altro, verranno sempre a galla.
Toccheranno la superficie.
E distruggeranno quel piccolo mondo di pace che m'ero creata nel mio cervello.
Agitando le acque.
Provocando uno tsunami.
Di emozioni contrastanti.

Uno tsunami di dolore.
Angoscia.
E rimpianti.

Draco si avvicinò, lentamente.
Cercò i miei occhi come se fossero l'unica fonte di sicurezza sul mio stato d'animo.
Sembrò quasi cercare il consenso per superare quel muro che m'ero creata durante quella discussione.
Ma lui lo sa.
Andrebbe oltre qualsiasi consenso.
Lui abbatteva ogni mio muro.
Ogni mio limite riuscivo a superarlo, solo se accanto a me c'era lui.
Ed io, consapevole del mio forte sentimento che mi legava a quel cuore, gli diedi il permesso di fiondarsi tra le mie braccia-"Vic non ti lascio sola."
-"Draco, tu lo sai.. Sai benissimo che non rimarrò con le mani in mano, non sono la tipa." respiravo il suo profumo, che in quel momento era l'unico elemento in grado di farmi sentire a casa.
-"Lo so, Vic.
Qualsiasi cosa tu farai, la rispetto.
Ma sappi che non ti libererai mai di me, perché ci sono fin troppo dentro in questa situazione, e non ti lascerei mai andar via senza di me." afferrò il mio viso tra le mani, sprofondò nei miei occhi blu.
In quegli occhi in cui spesso ci vedeva il mare, calmo.
Adesso, in tempesta.

Le sue onde erano talmente alte che il suo sguardo annegava dentro di me, come in uno tsunami.

-"Non voglio metterti in pericolo.
Stare insieme a me è rischioso quanto mettere il piede sopra una mina, e lo sai anche tu, prima o poi esploderà." lo guardai negli occhi, sperando di convincerlo a restare a casa.
-"Io vengo con te e non m'importa dei pericoli.
Rischi tu, rischio anch'io."

-"Non mi sembra saggio da parte vostra.
Decidere di rischiare la vita per una partita già persa.. secondo te ne vale la pena?" Lucius fece un espressione che racchiudeva tutto il suo disappunto, soprattutto verso la mia decisione.
-"Hai ragione, forse è una partita persa.
Combattere contro due maghi oscuri non è il massimo della sicurezza, per nessuno di noi.
Da parte mia non c'è nessuna volontà, ne tantomeno la voglia di mettere nei guai qualcuno di voi.
Ma se pensi che aspetti di farmi venire a prendere da quei due vigliacchi, tanto vale correre il rischio di trovarli per prima.
E credimi Lucius, per l'amore che provo per tuo figlio, se dovessi riuscirci, li ammazzerei con le mie mani." sfilai la bacchetta dal taschino posteriore dei miei jeans e gliela puntai contro-"Per favore, non fatemi fare cose di cui potrei pentirmi." indietreggiai lentamente verso la porta-"Restate lì dove siete." spostai la bacchetta verso Draco-"Anche tu, amore mio." aprii la porta d'ingresso velocemente-"Proteggi i tuoi genitori, i nostri amici.
Resta qui, non posso metterti in pericolo.
Sei la cosa più cara che ho."

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