DIAVOLO

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Questo capitolo è stato un vero è proprio inferno.😂
Mi ha scombussolato tanto perché mentre lo scrivevo mi sentivo stanca come Vic, fisicamente e psicologicamente.
Poi capirete leggendo.

Buona lettura🦋
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Il rumore terminò immediatamente e Theodore uscì dal bagno-"Dove sono i vestit.." rimase a bocca aperta.

Ci mancava solo questa.

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Pov's Victoria

Tutti i presenti rimasero di stucco.
Nessuno osò dire una parola.
L'unico movimento percettibile era quello dei nostri sguardi preoccupati, arrabbiati e delusi.
Mia sorella con espressione totalmente spaesata cercò di richiamare l'attenzione di Pansy, probabilmente per chiederle come agire in questa scomoda situazione.
La mia migliore amica invece se avesse potuto, avrebbe fulminato Theodore con gli occhi senza lasciare più traccia di lui.
Quest'ultimo, nonostante fosse alle mie spalle, sentivo che il suo sguardo fosse incentrato su di me a tal punto da sentire la pelle bruciare.
Io, alzai il capo verso l'alto e mirai Draco.
Al contrario degli altri, che cercavano di comunicare attraverso lo sguardo, lui fissava i suoi anelli d'argento, mentre i suoi occhi color ghiaccio si spegnevano lentamente.
Respirava con ritmo nevrotico, forse per la rabbia, e al contempo stringeva i pugni così forte che gli risaltavano le vene della mano.

In questi casi quale sentimento dovrei provare verso me stessa?
Delusione, pentimento o rabbia?
Perché in realtà non sento niente..
Nient'altro che un'apatia totale.

Attorno a me il tempo si è fermato a quell'istante, come quando si scatta una fotografia.
Una fotografia che il mio cervello decide di stampare e appendere dianzi ai miei occhi così che possa vederla in loop.
Il mio sguardo simile ad una macchina fotografica umana, cattura l'istante preciso in cui Theodore esce dal bagno di camera mia con solo il mio accappatoio addosso, ed io guardo Draco percependo l'enorme delusione nei suoi occhi.
Contrariamente a ciò che avrebbe fatto mesi prima, ovvero sfuriare pesantemente contro il suo migliore amico quando si avvicinava a me finendo con il prenderlo a botte, questa volta ha deciso di reagire in maniera diversa.

Draco entrò nella stanza applaudendo ripetutamente verso me e l'altro ragazzo-"Questi sono sono per te.." notai che avesse in mano dei fogli pergamena simili agli inviti per le feste, e li stracciò in mille pezzetti sul materasso del mio letto-"Erano." uscì senza aggiungere altro.

Lo seguì con lo sguardo fino a sbloccare il mio corpo improvvisamente per seguirlo, ma Pansy mi bloccò per le spalle sull'uscio della porta-"Dobbiamo parlare."
Guardai lei e dopo Hermione per trovare conforto-"Lasciatemi andare da lui.." anche mia sorella cercava di tenermi ferma stringendo i polsi, poiché cominciai a dimenarmi sotto la loro forte presa-"Devo.. Andare.. Da lui." socchiusi gli occhi e cominciai a respirare male e allo stesso tempo a tremare per la rabbia-"Fai qualcosa!" gridai, voltandomi verso Theo che nel frattempo si accostò alle mie spalle per calmarmi.

Mi sentivo come un uccellino chiuso in gabbia.
Uno di quelli che canta osservando lo spazio fuori dalla sua prigione.
Canta.
E canta.
In continuazione.
Mi sento come un uccellino che canta.
Non per amore o noia, bensì per rabbia.

La ragazza da capelli corvini spinse mia sorella all'interno della stanza e chiuse la porta dietro di se'-"Non credo sia una buona idea." ringhiò avvicinandosi alla mia faccia.
Feci lo stesso anch'io-"Devo parlargli." controbattei con più intensità di quest'ultima-"Gli devo delle spiegazioni!"
Pansy scontrò il suo naso con il mio-"E perché?" rise nervosamente-"Chi è lui?" si allontanò leggermente dal mio viso grazie a mia sorella che le tratteneva le spalle-"Il tuo ragazzo?"parlò ancora stizzita-"Non mi risulta."

IMMORTALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora