Inizia qui la mia avventura: sono Emma, ho 19 anni e nella vita sono una sognatrice a tempo pieno. Mi piace aggrovigliarmi nei miei pensieri, lasciare che i sentimenti prendano il sopravvento pervadendomi completamente. Odio la razionalità, preferisco reagire di petto ma spesso cerco di frenare il mio istinto forse più per protezione. Nel tempo libero ballo, ballo e ballo. "Danza" è stata la mia prima parola (sì, ero complicata sin da bambina) e soprattutto la mia prima passione: da piccola trascorrevo pomeriggi interi a inseguire le mie cugine intrufolandomi nelle loro lezioni di ballo. La loro insegnate si chiamava Paola e aveva allestito apposta per me una stanzetta che si affacciava proprio nella sala dove le altre ragazze ballavano e si esercitavano. Io le fissavo dalla finestrella e rimanevo ore incantata nel vedere tutte quelle sequenze di movimenti, quei gesti che insieme creavano un'armonia perfetta. Ricordo con chiarezza quel martedì sera quando vidi Marta, mia cugina, sgattaiolare di casa più allegra del solito. Incuriosita la inseguii e notai che ad aspettarci, all'ingresso della scuola di ballo, non c'era Paola ma una signora più anziana, dal volto squadrato e lo sguardo accigliato. Mia cugina schizzò sull'attenti e io per la paura mi nascosi dietro la sua gonnella. La signora mi squadrò e poi iniziò a parlare: "Sei una ballerina?" Domandò rivolgendosi a me in tono autoritario " No maestra lei è la mia cuginetta mi accompagna sempre a lezione ma se per lei è un problema, insomma io la porto via all'istante" Rispose svelta Marta facendomi cenno con la mano di uscire. "Non mi rivolgevo a te, parlavo con la bambina" replicò severa l'insegnante continuando a scrutarmi. "Sì!" Esclamai convinta "Sono una ballerina proprio come lei" "Ma se non hai mai fatto una lezione di ballo, Emma per favore" Mi sussurrò mia cugina "Ma io ti ho guardata sempre, so tutte le mosse" risposi con tutta l'ingenuità del mondo. La maestra accennò un sorriso e mi condusse in saletta. Fece partire la musica ed io iniziai a eseguire tutte le sequenze che avevo visto dalle altre ragazze. Ero un po' impacciata, imprecisa ma convinta e con una luce negli occhi potentissima. Evidentemente questa luce la maestra la vide perché da quel momento mi prese con lei e diventai ufficialmente una sua allieva: ero più piccola ma lei mi trattava come tutte le altre, senza riguardi e probabilmente fu questa la cosa che mi fece crescere di più in assoluto. Da quel martedì sono passati 15 anni e tante cose sono cambiate ma la passione è rimasta la stessa. E quindi eccomi un martedi come tanti a cercare di coronare il sogno di una vita, l'opportunità con la O maiuscola, l'apice di ogni mia ambizione: entrare nella scuola di Amici. Ho fatto tanti casting per arrivare a questo punto e l'adrenalina prima di esibirmi è alle stelle. Durante i vari provini ho familiarizzato con alcuni ragazzi tra cui Serena: "Eccola la mia bionda!" Esclamo vedendo la ragazza saltellare gioiosa e farsi spazio tra la folla. "Emmina!!" Serena è una bellissima ragazza dai capelli dorati, gentile, disponibile, col sorriso a trentatré denti e dall'animo buono, posso percepirlo. Mi abbraccia e insieme iniziamo a esprimere tutte le nostre preoccupazioni finché non vediamo arrivare Alex: la sua entrata è decisamente meno esplosiva rispetto a quella di Serena ma che ci possiamo fare, l'energia non è il suo forte.
"Ehi ochette" Esclama ironico avvicinandosi "Guarda non ti rispondo solo perché ho l'ansia che mi arriva al collo" il ragazzo ci stringe e tutti e tre ci dirigiamo verso la sala relax dove si trovano gli altri candidati al banco di Amici.~ 𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 ~
Ehilà! Spero che questa storia ti stia piacendo. So di essere in ritardo (come sempre) per iniziare una storia a tema Amici ma ci proverò.
Al prossimo capitolo! ♡

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L'ultima goccia ♡
Teen Fiction"Non ho più paura: tu sei il mio mare in tempesta e voglio cavalcare tutte le onde, una ad una "