Balla per te

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I tecnici stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli e intanto i microfonisti ci posizionano gli archetti.
"Quanto mi mancherà tutto questo" Penso immaginando già la fine ormai imminente di questo percorso e intanto sorrido a Giacomo, il tecnico, che mi sta aiutando nella preparazione.
Sento le grida del pubblico farsi sempre più vicine e l'adrenalina penetrare in me: oggi è una serata importantissima e un'ansia insolita mi assale ma non posso lasciare che sia lei a vincere.
"Benvenuti alla semifinale" esclama la conduttrice invitando le squadre a scendere e mentre percorro le scalinate incrocio lo sguardo di qualche fan che sventola in aria cartelloni colorati con su scritto i nostri nomi: l'appoggio del pubblico è la spinta giusta per finire la salita. La puntata ha inizio e dopo pochi minuti viene fuori già il nome del primo finalista o meglio la prima finalista: Sissi. Merita tantissimo di indossare quella maglia e so che in futuro farà grandi cose. Pian piano riescono ad accaparrarsi la maglia anche Michele e Alex, ammetto che con quest'ultimo una lacrimuccia mi è scesa : amo ciò che fa e sono immensamente fiera del suo percorso come fosse il mio fratellone. Nonostante la mia felicità per i miei amici l'agitazione inizia a mangiarmi poiché i posti sono sempre meno e i giudici sempre più selettivi. Non so cosa aspettarmi e sono sommersa nei miei pensieri ma mi risveglio nel momento del verdetto di Luigi. Indipendentemente da ciò che è successo tra noi e dai miei sentimenti sempre più confusi, amo follemente la sua musica e penso di essere la sua fan numero 1: lui e originale, carismatico, non puoi togliergli gli occhi di dosso.
Lo avevo capito dal primo giorno: quel ragazzino dall'anima rock e il cuore buono aveva qualcosa di speciale, era indecifrabile, quasi misterioso. Si susseguono una carrellata di ricordi nella mia mente e intanto l'ansia sale: lui deve continuare.
Così quando ormai pensavo di essere arrivata al culmine dell'agitazione i giudici si esprimono: Luigi è in finale. Scatto in piedi dalla felicità attirando su di me l'attenzione di tutti ma non mi importa perché in quel momento c'eravamo solo io e lui. Quando finalmente ha la maglia stretta nelle mani si volta puntando il suo sguardo dritto verso di me così, istintivamente, gli mando un bacio volante che lui accoglie su di sé con un gran sorriso.
Quanto mi mancava tutto questo.
Ok, ma ora basta pensare a lui: infatti mi rendo conto che aldilà della mia contentezza per Luigi c'era ancora in ballo la mia di permanenza nella scuola. Mi esibisco più volte ma non sono soddisfatta e alla fine mi ritrovo al ballottaggio finale con Sere: lei era una delle poche persone con cui proprio non mi sarei voluta sfidare perché in ogni caso sarei stata triste del verdetto.
È una sfida sulle note potenti del modern e da ambedue le parti l'energia non manca soprattutto Sere pare molto carica e quasi non sembra toccata dall'esito finale. Io, però, non posso fare a meno di pensare, pensare e pensare e così mi incasino, non ballo più con la stessa intensità, mi spengo e lo percepisco. Siamo esauste dopo aver ballato coreo su coreo di stili e mondi diversi ma manca ancora l'ultimo pezzo, la mia ultima possibilità di riscatto. Dopo l'esibizione di Sere mi preparo per la mia posizionandomi al centro del palco e sto per partire quando sento una voce provenire dal pubblico, una voce prepotente che grida: "Balla per te Emma, solo per te!"
Resto spiazzata ma poi trovo la carica giusta in quella frase che mi ripeto prima di iniziare
"Fai così Emma" mi dico "balla per te, balla per te". La musica inizia e tutto si annulla: la melodia mi invade e il mio corpo si abbandona nella danza come cullato. Mi sento come appesa a un filo in tensione che però sembra reggermi perfettamente, sono libera finalmente e non posso chiedere di meglio. Danzo col fiato in gola ma con la voglia irrefrenabile di far vedere una volta per tutte chi è Emma. Vorrei sentirmi così sempre. La sfida termina e io e Sere ci stringiamo in un abbraccio colmo di amore e commozione.
Prima di spedirci in casetta per il verdetto finale Maria cerca di stemperare la tensione interpellando i nostri compagni e in particolare Luigi:
"Signorino"
"Oi Maria, dici a me?" Risponde lui con voce flebile
"E a chi se no? Come va? Che ne dici li leviamo un po' quegli occhiali?"
Luigi ridacchia e scuote la testa alla richiesta di Maria.
"Non si può fare, dopo perdi la reputazione di bad boy, eh?" Ironizza la conduttrice e alla fine il cantante cede mostrando gli occhi rossi che si nascondevano sotto gli occhiali.
"Allergia?"
"No." Risponde deciso il cantante mentre mi guarda intensamente.
Il cuore mi si riempie e forse ora mi sento più pronta ad affrontare il giudizio dei giudici così ci ritiriamo in casetta ancora un po' scossi.
Appena varcate le soglie dell'edificio un brivido mi percorre la schiena al solo pensiero di poter lasciare quel posto magico a cui dovevo qualsiasi cosa.
Il brivido viene fermato dalla stretta potente di Alex che cinge me e Sere in un abbraccio intenso
"Tu non eri quello che non abbracciava mai?" Ironizziamo io e Sere
"Zitte ochette" esclama lui con la voce spezzata e poi ridiamo assieme ricordando con malinconia la scena del primo giorno nella scuola che era cosi simile peccato che in quell'occasione eravamo più felici. Sciolto l'abbraccio di Alex anche Carola mi dimostra tutto il suo affetto e io ricambio: nonostante tutte le controversie infondo le ho sempre voluto un gran bene.
Segue poi la stretta calorosa di Sissi che nel mentre mi conforta con le sue parole dolci. All'appello manca solo Luigi così lo cerco con lo sguardo e lo vedo appoggiato sulle scalinate, con indosso gli occhiali mentre guarda in disparte la scena.
"Nemmeno un abbraccino?" Dico aprendo le braccia per accoglierlo
"Vieni qui" mi risponde tirandomi a se e stringendomi al suo petto provocando una scarica continua di brividi sulla mia schiena. Non mi dice nulla di particolare ma non serve perché quell'abbraccio valeva più di qualsiasi discorso o dichiarazione: era pura verità, eravamo noi. Ci stacchiamo e rimaniamo a pochi centimetri di distanza così gli sfilo gli occhiali che ancora aveva in dosso rivelando nuovamente i suoi occhi lucidi che stavolta ospitavano lacrime vere e proprie. Con le dita asciugo le gocce sulle sue guance e poi lo accarezzo delicatamente come in segno di conforto.
"Emma" mi dice lui avvicinandosi ancora un po'
"Dimmi"
"Io non posso permettere che tu vada via senza averti prima detto una cosa per me molto importante"
Tentenno leggermente mentre lui porta entrambe le mani sul mio volto intento a parlare.
"Emma io..."
"Ragazzi scusate ma sarebbe il momento del verdetto" ci interrompe Maria e così sono costretta a staccarmi a malincuore dalla sua presa e a posizionarmi sul "Gradino del Giudizio" come lo chiamiamo noi.
Io e Sere ci stringiamo nuovamente decise a rimanere abbracciate per tutto il corso del verdetto.
"Allora ragazze questa semifinale è stata splendida, voi siete splendide."
Noi due sorridiamo guardandoci dritto negli occhi.
"Entrambe siete qui dall'inizio e sin da subito avete affrontato questo percorso da grandi amiche."
"Da sorelle Mary, davvero" interviene Serena con la voce spezzata dal pianto.
"Potrei stare qui ore a complimentarmi con voi e a temporeggiare ma so che significherebbe solo prolungare il supplizio quindi la taglio corta."
Alle parole di Maria faccio un gran sospiro guardando dritto negli occhi tutti i miei compagni come per salutarli e ringraziarli tutti nel contempo.
"Insomma ragazze, stasera esce..."

~ 𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 ~

Ehilà! Spero che la storia ti stia piacendo. Siamo agli sgoccioli e il giudizio sta per segnare la sorte di una delle due ragazze: di chi si tratta? Come reagirà Emma? E poi cosa stava per confessarle Luigi?
Al prossimo capitolo! ♡

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