𝐈𝐗:𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐠𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞

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"𝐒𝐨𝐫𝐫𝐲...𝐥𝐨𝐯𝐞"

|𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐅𝐎𝐑 𝐓𝐇𝐄 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑:|
|𝐊𝐍𝐄𝐖 𝐁𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑/𝐅𝐎𝐑𝐄𝐕𝐄𝐑 𝐁𝐎𝐘|
|𝐁𝐘 𝐀𝐑𝐈𝐀𝐍𝐀 𝐆𝐑𝐀𝐍𝐃𝐄|

𝐀𝐩𝐫𝐢𝐥 𝟐𝟔𝐭𝐡 𝟐𝟎𝟐𝟓
𝟎𝟗:𝟎𝟏 𝐀.𝐌.
𝐋𝐨𝐧𝐝𝐨𝐧, 𝐄𝐧𝐠𝐥𝐚𝐧𝐝, 𝐔𝐊

Sbarrai gli occhi avvampando, mi trovavo con il mio ex, in un letto, il mio letto

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Sbarrai gli occhi avvampando, mi trovavo con il mio ex, in un letto, il mio letto.
Scappai verso il bagno, era anche lunedì, dannazione dovevo lavorare.
"Isabelle, torna qui!" mugugnò urlando l'uomo, roteai gli occhi spazzolando alla velocità della luce i denti.
Sentii duri passi contro il pavimento, appena mi abbassai per sciacquare la bocca dal dentifricio, qualcuno mi caricò sulla sua spalla, cosa voleva quella mattina Justin?
"Justin, non puoi fare questi sforzi, posami per terra" cercai di scivolargli via dalle braccia, ma la sua stretta attorno alle natiche fu più forte da farmi ammutolire.
"Devi fare colazione e dobbiamo stare insieme, non ricordi? La colazione è il pasto più importante della giornata" ricordai le mie parole, risalenti alla prima colazione con Justin.
"Certo, ma sarebbe il caso di tornare ognuno alla propria vita" mi fece sedere sullo sgabello e con scarsi risultati cercò di preparare una colazione. "Faccio io, Justin. Sei più portato per entrare improvvisamente nella vita delle persone" gli feci l'occhiolino, non mi importava cosa pensasse. Non potevo pensare sempre alla sua felicità, troppe volte avevo messo gli altri davanti.
"Piccola..." cercò di toccarmi i fianchi, ma con la frusta da cucina lo allontanai, non poteva ottenere sempre ciò che desiderava. "Non..non chiamarmi così, ok?" pensava di nuovo di poterla avere vinta su di me?
"Cazzo, ma hai qualche problema? Vuoi capire che sono qui solo per te?" sbottò improvvisamente. Si doveva rimangiare quello che aveva detto. "Sono Justin, mi riconosci? Lo stesso di otto anni fa!" lo guardai con un cipiglio sul volto. "Justin era ardito, dolce e amorevole allo stesso tempo, tu non sei lui. Justin non si sarebbe permesso di provare a scoparmi senza il mio permesso. Quindi, se quello che vuoi è il sesso, va con una prostituta, perché dopo due anni insieme sono stata trattata come tale". Sbuffò portando le dita alle tempie, lui era scocciato, nervoso?
"Pensavo che credevi ti amassi, ovviamente mi sbaglio sempre. Non sai quando io ti ami, la vera egoista sei tu...non vuoi dimostrare i tuoi sentimenti" la voce era soffusa, parlava calmo per non far avere la meglio alla sua ira.
"Ci sarà un motivo se non dimostro i miei sentimenti, dici?" chiesi retoricamente, molte volte mi stupivo di quanto fosse intelligente e allo stesso tempo ingenuo.
"Perché ti ho fatto del male? Dimmelo se è così, ma fidati di me...per favore" mi voltai scioccata, sapeva benissimo cosa avessi patito e far finta di nulla era la cosa peggiore che potesse fare. "Sul serio Jay?" non mi permettevo da tanto tempo di chiamarlo così, lui sembrò sgomentato dalla mia affermazione. Perché ci rimaneva così?

Feci scivolare il piatto ,con una ricca colazione inglese, sul ripiano a penisola, che lui mangiò con molto piacere. Mi stupii quasi del silenzio incessante che regnava tra di noi a partire dalla mia ultima frase. "Scusa...amore" alzai il capo, non credendo all'appellativo appena utilizzato da lui, e poi, aveva messo da parte l'orgoglio...cosa in cui non ero mai stata brava. "Scusami di tutto, di quella notte di otto anni fa che per te doveva essere importante, di non essere la mia versione migliore, e soprattutto, scusami di averti fatto conoscere la mia parte più vulnerabile" mantenne la testa con un pugno, scoppiando successivamente in lacrime. Mi avvicinai timidamente a lui, trasformandomi nella me quindicenne, risolvendo tutto con un bacio...proprio come una volta. Misi due dita sotto il suo mento, che solleticava la mia pelle con i poco folti peli biondi. Successivamente ci abbracciammo, accarezzai la sua mascella sfregandoci il mio capo. Mi guardò con gli occhi lucidi e, con le mani che gli riscaldavano le guance fredde, gli feci un sorriso incoraggiante. "Credimi, ti amo Isabelle" ridacchiai e gli sussurrai all'orecchio "Ti amo anch'io...ma non lo dire a nessuno" lo feci ridere, la cosa più bella che potessi fare era procurargli un sorriso, ed anche la più giusta. Justin ne aveva bisogno e automaticamente pure io.
"Ora devo davvero andare, amore" gli baciai le labbra, innaspando il suo forte profumo che non cambiava mai.
"Vai, stasera ti porto in un posto"
scese con le mani dalle mie spalle sino al fondoschiena, non cambia mai...
"Vado, sporcaccione" l'appellativo gli fece fare un sorriso sghembo che non prometteva nulla di buono.
Scelsi per quel mattino una gonna nera e camicia bianca, tipico abbigliamento da segretaria. Purtroppo era quello il mio lavoro, l'unica cosa per cui non fosse richiesta una particolare preparazione e che ti pagava allo stesso tempo.
Sapevo Justin non l'avrebbe approvato, quando parlavamo di futuro non metteva in discussione che io dovessi lavorare, guai. Voleva stessi a casa, a prendermi cura di me stessa e della nostra abitazione, voleva che quando tornasse a casa io fossi dietro la tenda ad aspettarlo, voleva una bacio sulle labbra e io gliel'avrei dato, voleva gli togliessi la giacca e gli dessi delle carezze, che il pranzo o la cena fossero sempre italiani, che riposassi il pomeriggio con lui, che lo salutassi allo stesso modo in cui lo salutavo il mattino quando andasse a lavoro, che appena tornato cenassimo nel patio per poi farci una dolce doccia assieme, anche senza fare l'amore dopo. La cosa che più mi piaceva di noi è che non ci fossero imbarazzi, conoscevo il suo corpo quanto lui il mio, era per me una cosa importante che non mi squadrasse in tal caso mi vedesse nuda o viceversa.
Ci sentivamo sposati, intimi...io desideravo quel rapporto di conflittualità.
Raccolsi in una coda bassa i capelli color del grano e presi la borsa e le lenti da vista.
Misi il cappotto, coprendo tutti i vestiti in dosso, e le décolleté nere a buon prezzo.
Controllai ci fosse tutto e, con un velo di tristezza, salutai Justin che mi guardava allo stesso modo, sconfortato.

𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐯𝐢𝐞𝐰 ✔︎
𝟗𝟕𝟗 𝐰𝐨𝐫𝐝𝐬

𝐦𝐲 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞:
Salve a todossss! Come va, il capitolo è un po' corto ma spero sia di gradimento. Vi mando un abbraccio enorme e...un bacio♥︎!

il decimo capitolo lo trovi qui☟︎

 𝑾𝒉𝒂𝒕 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒅𝒐𝒆𝒔- 𝒋𝒃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora