1. Solitudine

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Mattia è uscito da due giorni ormai, nel suo letto ho fatto spostare Calma vicino a me, anche se non avrei voluto nessuno li, ma l'alternativa era avere come vicino di letto il nuovo cantante che nemmeno ho voglia di conoscere.

Calma è l'unica persona che in questo momento può capire la mia solitudine, il mio dolore, visto che sto attraversando la stessa cosa che sta attraversando lui: mi sento solo in mezzo agli altri in casetta, mi sento vuoto perché ho perso una parte di me stesso, la parte migliore di me.
Marco (Calma) mi è vicino visto che non riesco nemmeno a parlare, ma io lo ascolto cantare e riesco a distrarmi un po' da quel turbine negativo che non mi abbandona da quanto ho detto ciao per l'ultima volta al biondo, da quando ho guardato per l'ultima volta quei fari azzurri che tanto mi mancano e mi hanno scosso l'anima fin da settembre.

Il cantante stava provando l'ultima cover che Rudy gli ha assegnato, il pezzo di Sanremo di Michele Bravi, un pezzo che parla di rinascita e di imparare si nuovo a vivere. Al sua voce triste e spezzata dal dolore che prova dentro, dopo le parole di Alex e lo scherzo con le arance che gli hanno fatto, mi hanno trafitto: io e lui abbiamo bisogno di rinascere, anche se fa male ogni nota che esce dalla sua bocca.
"Disimparato tutto" è la giusta espressione per dire come mi sento dopo la sua uscita, non ho ancora eleborato l'accaduto, ma dovrò farlo perché ora più che mai devo vincere al coppa per entrambi, devo essere l'orgoglio di Raimondo e di Mattia che mi segue da casa, sul divano mentre lotta contro i suoi demoni che gli impediscono anche di respirare.

So che è così perché io e lui siamo uguali e in simbiosi, per 5 mesi siamo stati una sola anima e un solo corpo ed io non riesco proprio ad abituarmi alla sua mancanza, alla sua non presenza in casetta perché era il mio piccolo, il fratellino e non avrei mai immaginato di dovermi separare da lui prima della finale di Amici, in cui lui avrebbe alzato la coppa (troppo forte al televoto per me) nella nostra finalissima.
Marco finisce il pezzo e dopo un lunghissimo silenzio mi guarda e cerca di iniziare una conversazione con me.

Marco: "Ti piace? Non so se è troppo forte il cuore che ci metto, ma sto cercando anche io la chiave per fare rinascere me stesso e sei l'unico che mi sta vicino da quando Matti non c'è più" disse il ragazzo alto ed io lo guardai e raccolsi le lacrime che mi scendevano al sentire il suo nome riecheggiare nell'aria e pronunciato con quella delicatezza che contraddistingueva Marco e che solo io e Francesco conosciamo. 
Chri: "Mi piace Marco, è un pezzo perfetto per te"
Marco: "Grazie Chri, non voglio sembrarti invadente, ma per me è importante sapere che almeno tu mi sei vicino e apprezzi ciò che faccio"
Chri: "Ti ringrazio davvero Marco. Non sono per nulla di compagnia ora, ma condividere il dolore con te ora mi serve per respirare un po'"
Dopo quella sua affermazione il moro non riuscì più a trattenere le lacrime e si mostrò con tutte le sue fragilità a Marco per potersi liberare del dolore.

Il ballerino dopo giorni non si spaventò nel compiere quel gesto così liberatorio davanti a qualcuno che stava compiendo ogni sera rinchiuso in bagno sotto la doccia, in modo tale che nessuno lo potesse vedere.
Marco d'istinto gli si avvicinò e lo abbracciò sussurrando al moro "Non sono lui, non lo sarò mai e non pretendo di esserlo né oggi né mai, ma se hai bisogno di qualcuno io ci sono, mi sento vuoto e solo anche io in questa casetta dove nessuno mi accetta, mi sento sempre ultimo e soprattutto messo da parte da tutti, ma almeno spero che con te possa nascere una bella amicizia. Sei una bella persona Chri, sei buono e disponibile con tutti. Sono fortunato ad avere in casetta almeno una persona così. Mattia anche è fortunato ad avere trovato la sua persona in te".
Dopo quelle parole il moro so voltò verso il cantante e pensò che era un gigante buono, lo abbracciò sussurrandogli con un filo di voce un "Grazie" prima di ricadere di nuovo in un pianto liberatorio di cui aveva tanto bisogno.

Mentre piangeva abbracciato a Calma realizzò molte cose: gli mancava la sua metà, gli mancava il respiro, gli mancava Mattia e soprattutto si rimproverava per non aver mai aperto il suo cuore del tutto al biondo, al suo piccolo, l'altra sua metà della mela, quella metà che ora era a Valenzano e che non vedeva l'ora di sentire in videochiamata stasera perché finalmente avrebbe avuto il telefono per raccontargli come Marco avesse descritto il piccolo "la sua persona" e di come gli mancasse terribilmente condividere ogni cosa spirituale e fisica con lui, condividere la sua stessa aria e lo stesso spazio vitale.

A Christian Stefanelli mancava Mattia Zenzola più del dovuto e si rese conto di dover rimettere insieme i pezzi di quel rapporto così intenso che non sapeva più se fosse qualcosa oltre l'amicizia.

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Sono nuova in questo mondo e sono abituata a scrivere per combattere il dolore, fatemi sapere cosa ne pensate. Ho iniziato a scrivere perché scrivo quando sto male e dopo ieri non so quando starò bene di nuovo. Mi manca Mattia 🤍

Bacioni e aspetto i vostri pareri

Insuperabile || zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora