16. La notte di San Valentino

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La notte di San Valentino era la notte degli innamorati e si sa che quella notte era sempre magica per tutti gli innamorati o meglio non per tutti, perché lui e Christian si erano dichiarati finalmente, erano riusciti a definire quello che erano ma non erano insieme, non lo avevano fatto dal vivo e non riuscivano a stare insieme fisicamente quella notte, ma a me non era importato che i microfoni e le telecamere a circuito chiuso del bagno avessero sentito quel ti amo. Non me ne fregava davvero niente di quello che avrebbe pensato Maria, di quello che sarebbe potuto succedere e delle conseguenze, Christian era finalmente mio e io finalmente suo.

No non ero sicuro di voler dormire, ma dormire significava potermi finalmente concedere di pensare a quella nostra attrazione fisica che per mesi era stata repressa da entrambi, perché si io fin dalla prima notte in casetta provavo quella cosa indefinita che ora sapevo essere un'attrazione magnetica verso quel ballerino moro di hip hop che non faceva altro che farmi provare delle sensazioni di calore nel basso ventre inspiegabili. Ma ora, dopo mesi, era tutto più chiaro finalmente: Christian mi scatenava delle emozioni incontrollabili dentro, avrei voluto seriamente lasciarmi andare ad ogni tipo di passione ed emozione con Christian, fanciullo le etichette e fanculo tutto, io desidero essere sbattuto da  quel diavolo che era in casetta e lasciarmi andare alla passione con lui.

Il messaggio sulle tue labbra
Era come un semaforo, Taxi Driver
Ci vorrebbe piuttosto un aereo
Non qualcuno che mi dica fermo, per andare nell'Olimpo
In un mantello di nuvole bianche, cosa mi hai fatto?
L'amore per me è quel lasso di tempoIn cui ci sentiamo da soli
Percepisco sangue freddo nelle mie vene
A centottantamila giri su una coupé
Due molotov in fiamme nella corrente
Ti stringo i fianchi, amore, sei te
L'ultima curva, Insuperabile

Cazzo Insuperabile di Rkomi in quel momento come la sentivo nelle vene, come avrei voluto farla partire in loop in quel momento e prendere spunto dalla canzone per poter finalmente farmi scopare dal maggiore. Si perché era quello che volevo, volevo sentire Christian dentro di me, volevo sentire Chri che mi urla "cazzo Matti come sei stretto" perché sentivo il desiderio di essere posseduto da quel ragazzo di poco più grande di me da cui ero totalmente attratto. Volevo anche farlo godere e potergli prendere tutta l'erezione in bocca e farmi scopare la gola fino a farlo eiaculare nel mia bocca per poi ingoiare tutto. Quella notte sapevo che mi sarei sognato ogni posizione possibile in cui immaginavo il moro scoparmi. E dio come lo volevo, si volevo essere scopato da Christian, sarebbe stata la mia prima volta, ma era comunque l'unico con cui volevo perdere davvero la mia verginità. 

E allora mi immaginai anche Christian che mi baciava, mi riempiva di dolcezza mista a passione e mi leccava il collo, potevo quasi sentire l'umido della sua saliva sul mio collo e quella lingua che non sapevo se fosse ruvida o morbida addosso. SI poi sentivo la sua bocca scorrere sulla mia pelle e lasciare dei baci, brevi ma passionali, dei morsi e dei lividi su ogni centimetro della mia pelle fino ad arrivare e prendere in bocca lui la mia erezione e farmi godere inglobando tutta la mia lunghezza nella sua bocca e farmi venire copiosamente. E quel pensiero di chri con il mio cazzo in bocca mi fece esplodere anche nella realtà.

Sentivo ormai il caldo e i brividi attraversare ogni centimetro della mia pelle, sentivo che ormai non potessi più fare a meno di trattenere la mia erezione a bada, ma come potevo scappare in bagno senza fare rumore e far capire che mi masturbavo in bagno? Allora decisi di non cedere alla sensazione di scappare in bagno e rimasi in camera, ma non potevo più resistere, avevo bisogno di dare sfogo al piacere che ormai aveva preso lo spazio della razionalità. Mi abbassai il pigiama e i boxer e liberai il mio pene, era durissimo, il pensiero di Chri mi aveva eccitato così tanto che ormai ero pronto ad esplodere. Inizia a masturbarmi con foga e in modo da poter godere al massimo di quell'azione, immaginandomi che fosse il moro stesso a compiere quel gesto, immaginandomi lui che muoveva su e giù la mano con una presa ferrea sul mio pene e a io che guardavo i suoi verdastri riempirsi di desiderio, riempirsi della voglio di possedere e dominare me.

Venni poco dopo e mi cercai di pulire il disastro che mi lascia addosso e nel letto, ma no, non ero stanco, ero solo soddisfatto, soddisfatto da quel gesto che mi sembrava avere un significato diverso nella mia testa ora, un significato preciso: desideravo essere scopato da Christian Stefanelli e non vedevo l'ora che avvenisse. Chissà se lui stesse pensando lo stesso, chissà se lui aveva lo stesso desiderio di scoparmi, chissà se invece lui pensava di essere il passivo e voleva farsi scopare di me. Io e lui in fondo non eravamo ancora a conoscenza di questo nuovo impulso, di questa nuova frontiera della sessualità che ci si apriva davanti e quindi mi chiesi anche se lui volesse essere attivo o passivo, non che penetrare il ballerino moro non mi balenava nella testa, ma in quel momento ero io a volerlo sentire dentro di me. E a quel pensiero mi masturbai una seconda volta, adesso pero immaginandomi di possedere Christian e sentirlo godere per opera mia e la sensazione era divina uguale e venni di nuovo in modo meno intenso di prima ma godetti per la seconda volta davvero. Pensai che quando uscirà ne avremmo dovuto parlare, ma per ora quelle sensazione così sporche ma così desiderate le avrei custodite dentro di me fino a che non lo avrei rivisto.

Mattia però non sapeva che quella stessa sera Christian lo aveva sognato e aveva sognato di possederlo godendo e svegliando i suoi compagni di stanza.

Insuperabile || zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora