Capitolo 11

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"Non credo di essere psicologicamente pronta a rivedere Petunia." Si lamenta Lily, stesa a pancia in giù sul suo letto a baldacchino. Siamo tutte insieme, riunite dopo cena come facciamo ogni volta che Lily non ha le ronde o nessun'altra di noi ha altri impegni. Ascolto i loro chiacchiericci, immersa in un silenzio tranquillo ma taciturno. Osservo quella che negli ultimi mesi è diventata un'amica, una confidente, una compagna leale e affettuosa che mi ha accolta nel gruppo come se ci fossi sempre stata e non potendolo impedire, mi guardo interiormente, sentendomi un mostro orribile nei suoi confronti. Mi sento così in colpa per ciò che è successo e sta accadendo... Qua si va ben oltre il mentire per seguire il piano e cercare di salvar loro la vita. Adesso non sto mentendo per necessità...Ciò che ho fatto è terribile e nemmeno le parole di Silente mi sono di conforto. Devo parlare con James e chiarire tutta questa stupidaggine nell'immediato.

Proprio mentre osservo le sue mosse e ascolto le sue parole, mi chiedo se silenziosamente lei stia pensando al cercatore. Non ho il coraggio di guardarla negli occhi e pensare a lui allo stesso tempo, ho paura che vi possa leggere la mia colpevolezza. So che al momento tra loro non c'è niente ma forse questo è anche per colpa mia, per la mia presenza invadente. E se James si stesse realmente innamorando di me? E se io cadessi in tentazione e iniziassi a provare qualcosa per lui? A quel punto forse dovrei trovare il coraggio di lasciare tutto e tornare nel mio futuro prima di creare danni irreversibili, fallendo così la mia missione. Potrei mai perdonarmelo? Non credo. Provo una fitta dolorosa alla bocca dello stomaco, rendendomi conto di quanto io sia emotivamente coinvolta.

"Brutta vipera, perché non va dalla famiglia di quel trichecone? La foto che tua mamma ti ha inviato fa venir voglia di rivomitare il banchetto di Halloween del primo anno." Mormora Alice in una smorfia, addentando svogliatamente una cioccorana. Sgrano improvvisamente gli occhi, ascoltando con maggiore attenzione. Presumo che stia parlando di Vernon. Harry non ci ha mai fornito molti dettagli, probabilmente perché nemmeno lui ne era a conoscenza. Dubito che i perfidi zii gli abbiano mai raccontato la loro felice storia d'amore, troppo impegnati a sfruttarlo come servo di casa mentre coccolavano il figlio amato e viziato. Quei ricordi dolorosi mi ricordano ulteriormente perché non posso fallire. Non voglio condannare così tante persone a morte, dolore e sofferenza per la seconda volta. Comunque Petunia, avendo un paio d'anni più di Lily e Dudley essendo perfettamente coetaneo di Harry, immagino che abbiano iniziato a frequentarsi da poco.

"Già... Ne avrei fatto molto volentieri a meno anche io. Ma ormai si frequentano da un po' e sembra che quel ragazzo abbia intenzioni serie con Petunia. Ne deduco che mamma abbia insistito per farli stare da noi e fare le presentazioni ufficiali, anche se non oso immagine cosa Petunia possa avergli detto di me. A vederlo dalla faccia, ho l'impressione che io possa piacergli tanto quanto lui piace a me.

Mi dispiace per mamma...A distanza di sei anni spera ancora di rivederci unite come lo eravamo da bambine. Forse non vuole vedere le occhiate di puro disprezzo che mi rivolge Petunia ogni volta che mi vede. Per non parlare di come mi sta alla larga...Come se avessi la peste o temesse che possa farle del male." Stringe le labbra in una linea sottile, cercando di celare la nota amara nascosta tra quelle parole.

"È solamente una sciocca invidiosa. Non fartene una colpa Lily. Hai tutto il diritto di goderti i tuoi genitori. Se lei ti ignora, tu fai altrettanto." Le consiglia Emmeline risoluta.

"Ormai sono abituata alla sua insofferenza. Cerco di non parlare di magia di fronte a lei e parlo con mamma e papà in separata sede. Ma Vernon, santo cielo. Non l'ho ancora conosciuto e so già che sarà un incubo. Da quello che ho capito tramite le lettere, lo mal sopportano anche mamma e papà. Ma finalmente sembra che Petunia sia più felice e meno acida...Forse essersi realizzata in campo amoroso prima di me la renderà un po' meno astiosa nei miei confronti." Cerca di sdrammatizzare, mentre provo un'altra fitta allo stomaco. In realtà mi rendo conto del dolore che sta cercando di celare e posso solamente immaginare quanto sia difficile per lei.

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