Capitolo 6 ~ Don't eat my mommy's face!

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Com'è possibile che è la prima volta che vedo questa foto?! Ughhh

Btw, non so se ve lo stavate chiedendo o se vi interessa, ma molto presto arriveranno anche Luke, Michael, Calum e gli altri personaggi dello scorso libro c:
Scusate se vi lascio con la suspance, ma voi mi conoscete ed io DEVO farlo :') okay, vi lascio al capitolo. BUONA LETTURA ☺❤

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"Sono tornata! Wow, Ashton ha fatto un buon lavoro! Oltre ad essere bello è anche bra-" Diana si blocca quando entra in cucina e nota Georgia che guarda Ashton e me, confusa. "Che succede?" Chiede, poi.

"Um.. Niente.." Borbotto, sedendomi sul piccolo divano in cucina.

"Mami, che cosa stavate facendo?" Chiede Georgia, confusa.

"Niente! Io devo andare.." Dice Ashton, troppo velocemente per essere credibile.

Diana lo prende per un braccio e lo trascina fino alla sedia accanto al divano. Io sbuffo. "Sul serio, smettetela con questa scenata e diteci cosa stava succedendo." Dice lei, prendendo Georgia in braccio e sedendosi su un'altra sedia.

"Si, Mami. Che stava succe- succed- sussece- Uffi! Quello che ha detto lei." Sbotta Georgia, innervosita dal fatto di non essere riuscita a dire la parola.

"Sul serio, niente di che! La tua amica qui presente non ha resistito al mio fascino e mi si è buttata addosso, tutto qui." Ghigna Ashton, facendo spallucce.

"Si, tutto qu- Aspetta, cosa? No! Non è affatto vero! Tu volevi baciarmi, non io!" Esclamo, alzandomi e puntandogli un dito contro.

"Non dire stupidaggini! Sei tu che avevi la bava alla bocca perché non avevo la maglia!" Ridacchia lui, incrociando le braccia.

"Non avevo la bava alla bocca.." Borbotto.

"Hai anche lasciato la striscia!" Continua a ghignare lui.

"Okay, ora basta. Non stavo sbavando, ora vai via. Mi hai scocciato, non sei più il benvenuto!" Esclamo, prendendolo per il braccio e trasportandolo verso la porta.

"Aspetta! Non ci avete ancora detto cosa stavate facendo!" Si lamenta Diana, seguendoci con Georgia tra le braccia.

"Sembrava come se Ashy voleva mangiare la mamma." Dice Georgia, accigliandosi.

Ashton e Diana scoppiano a ridere. "Aww, piccola, non volevo mangiare la faccia di tua mamma." Dice lui, liberandosi dalla mia presa e avvicinandosi a Geo con le braccia tese.

"Se vuoi prenderla in braccio, mettiti una maglia." Borbotto, passandogliela.

Lui sorride. "Certo." Dice, prendendola dalle mie mani ed infilandosela. Tende di nuovo le braccia a Georgia e lei si accocola felicemente sul suo petto.

"Non vuoi mangiare la faccia della mamma? Sicuro? Io ho solo lei e non voglio che non ha più la faccia." Dice la bambina, mettendo il muso. (a/n: Georgia è piccola, quindi non sa parlare bene. Se vedete degli errori quando parla lei, sappiate che sono intenzionati)

A quelle parole mi si spezza il cuore. Ho solo lei. Ha solo me, non è cresciuta con un padre ed è sempre stata presa in giro per non averne uno. È sempre stata reputata diversa dagli altri proprio per questo motivo. Ed ora che suo padre è lì, che la stringe a sé, lei non lo sa.

"Certo che non mangerò la sua faccia." Ridacchia Ashton. Georgia sorride e lascia un dolce bacio sulla sua guancia. "In ogni caso, non hai solo tua madre. Hai anche Diana... e me." Le sussurra.

Vorrei tanto dirglielo, vorrei tanto fargli sapere che lui deve esserci perché è suo padre. Ma non posso interrompere questo momento dicendo: 'Ehi, Ashton, ti ricordi quell'unica volta che abbiamo fatto sesso? Ah, no? Non ricordi a causa dell'amnesia? Oh, non importa. Lei è tua figlia, buona fortuna.'

"Ti posso chiamare quando voglio giocare?" Gli chiede lei, eccitata.

"Mi puoi chiamare quando vuoi giocare, quando non stai bene, quando vuoi un gelato.. Mi puoi chiamare ogni volta che vuoi." La rassicura, baciandole la fronte. Lei emette una dolce risatina, mostrando le fossette e rispecchiando quelle di suo padre.

"Ashy?" Lo chiama lei.

"Si?"

"Rimani a cena?" Chiede lei, allegra.

"Non lo so, piccola, dovremmo chiedere alla tua mamma." Dice lui, girandosi a guardarmi. Anche gli occhi imploranti di lei si posano su di me.

"Va bene, va bene. Ma non vi abituate!" Sbotto, cercando di non sembrare troppo felice. Perché infatti non lo so. Nono, per niente. Pff, per chi mi avete presa?! Non sono per niente fel- Okay, giusto un pochino..

"YAAAY!" Esclama Georgia, abbracciando forte Ashton.

"Dio, basta con queste smancerie!" Mi lamento, dirigendomi di nuovo verso la cucina.

"Che c'è? Sei gelosa?" Ghigna Ashton, facendo ridere anche Georgia.

"Certo che sono gelosa! Mia figlia vuole più bene al pap- allo sconosciuto che a me." Mi correggo subito, sperando con tutta me stessa che non se ne sia accorto. Ovviamente, la fortuna non è a mio favore. Ovviamente!

"Cosa stavi per dire?" Mi chiede, sedendosi sul divano e posizionando Georgia sulle sue gambe.

"Cosa stavo per dire?" Chiedo, facendo la finta tonta. Prendo il cellulare e compongo il numero della pizzeria.

"Qualcosa che iniziava per 'pap'" Dice, rivolgendomi uno sguardo indagatore.

"Come papà?" Chiede Georgia, iniziando a giocare con il colletto della maglia di suo padre. Devo decisamente smetterla di chiamarlo 'suo padre'.

Ashton spalanca gli occhi e inizia a spostarli da me a Georgia e da Georgia a me. "Papà?" Chiede interdetto.

"Si! Vuoi essere il mio papà? Abbiamo gli stessi buchi sulle guance, gli stessi capelli e gli stessi occhi. Nessuno sospett- sposset- sostep- Uff! Nessuno lo può scoprire!" Esclama, abbracciando di nuovo Ashton.

"Georgia, non dire stupidaggini!" Dico con una risatina nervosa. Cazzo! Mi ero dimenticata che Georgia ha la stessa mia abitudine di parlare troppo!

"Non ha tutti i torti.. Se qualcuno ci vedesse insieme, potrebbe pensare che Georgia sia mia figlia.." Dice Ashton, sovrappensiero. Oh, cazzo! Non deve pensarci troppo, perché potrebbe mettere tutti i pezzi del puzzle al posto giusto!

"Quindi sarai il mio papà?" Chiede, impaziente di sapere la risposta.

Ed io mi ritrovo ferma qui, con il telefono in mano ed altrettanto ansiosa della risposta. So che dovrei fermare Georgia, ma sono interdetta. Senza parole. Come diavolo siamo arrivati a questo?

Photograph ~ Ashton Irwin (Sequel Fuck you, Irwin!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora