Mentre Mrs. Longo continuava a parlare di cose geometriche di cui non mi interessa niente, non riuscii a non pensare alla faccia di Zayn quando gli avevo detto di andarsene qualche minuto fa nel corridoio. Era stata epica. Voglio dire, avreste dovuto vederla; sembrava come qualcuno gli stesse graffiando la macchina.
Se solo avessi potuto filmarla con il mio cellulare ...Oh, aspetta ... Anche se avessi potuto filmare, non l'avrei comunque fatto dato che il mio cellulare era sotto sequestro per colpa di Zayn.
Okay, non era colpa di Zayn. L'aveva preso sotto sequestro mia madre ma in qualunque caso era per causa sua che me l'aveva sequestrato.Pensandoci, tutte le cose negative che mi erano successe ultimamente erano solo per colpa sua.
Probabilmente Dio aveva una sorta di agenda per me.Togliendomi i capelli che mi cadevano in faccia, ritornai alla realtà quando un pezzo di carta appallottolato colpì la mia testa. Mi voltai aggrottando la fronte per vedere Niall con un sorrisetto sulla sua faccia. "Che diavolo?" Dissi muovendo le labbra ma senza parlare.
"Scusa." Sussurrò in riposta. "Non volevo colpirti. Stavo mirando al tuo braccio ..." Si morse il labbro innocentemente.
Alzai gli occhi al cielo scherzando prima di afferrare il pezzo di carta. Lo srotolai e lessi le parole scarabocchiate sul carta bianca.E' vero?
Guardandolo confuso, presi la penna prima di rispondere chiedendole cosa intendesse. Lo appallottolai e lo rilanciai indietro.
Afferrandolo in una mano, lo spiegò stendendolo sul tavolo per poi rispondere e lanciarmelo di nuovo.
Quando lo aprii, iniziai a leggere la sua risposta ripetute volte mentalmente.Che conosci Danger?
Sentii la mia gola dissetarsi sempre di più mentre lessi quelle tre parole facendo attenzione a non mostrare nessun segnale di agitazione sul mio volto. L'ultima cosa che volevo era farlo sapere.
Gli risposi dicendo che non sapevo di cosa stesse parlando per poi fare finta di essere interessato in quello che Mrs. Logo stava spiegando sulla lavagna.
Sentii un rumore sul banco e quando guardai giù vidi il pezzo di carta.Non fare lo stupido Liam. Sai di cosa sto parlando.
Mi voltai verso di lui, sventolando la mano in aria per cercare di attirare la sua attenzione. Una volta ottenuta, indicai la palla di carta nella mia mano prima di farle capire a cosa si riferisse usando il labiale.
Alzò gli occhi al cielo, lanciandomi uno sguardo severo. Proprio quando stava per aprire bocca e rispondere, Mrs. Logo lo interruppe.
"C'è qualcosa che voi due signorini vorreste condividere con la classe?" Mi voltai per vedere la professoressa in piedi davanti a noi con le labbra serrate e occhi innervositi.
"No." Mi appoggiai allo schienale della sedia.
"Scusi." Niall si scusò agitando una mano in aria.
Risi silenziosamente, scuotendo la testa. Lui era sempre il solito a cui non interessava di quello che la gente pensava o diceva.
Per il resto della lezione rimanemmo in silenzio, cercando di non fare innervosire ancora di più Mrs Logo dato che entrambi sapevamo che se l'avremmo fatto saremmo stati spedite in detenzione e questo, era l'ultima cosa di cui avevo bisogno.Quando la campanella suonò, cantai Alleluia mentalmente, tirandomi su dalla sedia. Non vedevo l'ora di andare alle mensa e riempire il mio stomaco con del cibo. Ero affamato. Mettendo il notebook nella borsa, iniziai a incamminarmi verso la porta prima di essere fermato da Niall.
Non la finirà fino a quando non avrà una risposta.
"Che succede Niall?" Sospirai, voltandomi verso di lui.
"Non mi hai risposto alla domanda prima."
"Sì che ti ho risposto, Niall." Mi controllai dall'alzare gli occhi al cielo. Perché non riusciva a mettere un punto a questa storia?
"No, non l'hai fatto." Facendo scattare la testa all'indietro in modo da togliersi i capelli da davanti la faccia. "Ti ho chiesto se tu conosci ..." Si fermò guardandosi intorno per vedere se qualcuno ci stesse ascoltando. "Danger."
"E io ti ho detto che non so di cosa stai parlando." Risposi come se fosse a cosa più banale al mondo.
"Sai esattamente di cosa sto parlando Liam. Eri alla festa quando lui ti ha parlato."
"E' tutto quello che ha fatto Niall. Mi ha parlato e fine." Alzai le spalle. "Non so perché stai parlando di questa cosa dopo tutto questo tempo. E' successo giorni fa."
"Ne sto parlando perché non so se vi siete parlati in altri momenti anche dopo la festa." Disse lentamente come se stesse cercando di farmi capire ogni parola.
"No, non è successo." Esclamai altrettanto lentamente.
"I pettegolezzi dicono il contrario."
"E tu ci credi?" Inarcai un sopracciglio.
"Beh, non ci crederei se sapessi che lui non ti conosce." Mormorò, guardandomi sospetta.
"Non mi conosce ..." Aggrottai la fronte. "Ascolta Niall, non so dove hai sentito tutta questa roba ma onestamente, non mi interessa. Ho fame."
"Non conosco Danger. Tutto quello che il ragazzo ha detto sono state tre parole, tutto qui. Qualunque cosa dicano questi pettegolezzi, sono solo stronzate."
Mi guardò decidendo se credermi o meno, quando finalmente decise per la prima opzione. Devo ammettere di essere stato un bravo attore.
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Danger. [Ziam]
FanfictionUna notte. Una festa. Un errore. Quello che pensava stesse per rovinare la sua vita, stava invece per diventare il contrario. Ma quando per tutta la vita sei stato usato da persone che ti ingannano, come si fa ad imparare a fidarsi di chi ti circond...