Capitolo 30

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Leggete le note finali!

Zayn's Point of View:

Dopo aver fatto una doccia, mi sentii molto meglio.

Certo, la pomiciata che avevo avuto con Liam mi aveva calmato ma la sensazione dell'acqua calda mi rilassava i muscoli più incordati.

Avvolgendo un asciugamano intorno alla mia vita, aprii la porta del bagno entrando in camera mia. Iniziai a camminare in punta di piedi cercando di non svegliare Liam.
Una volta arrivato senza fare rumore, aprii l'anta dell'armadio e afferrai un paio di pantaloncini da basket e una maglietta simile a quella che avevo dato a Liam. Questo, era la mia definizione di pigiama.

Feci scivolare l'asciugamano contro il pavimento prima di vestirmi.
Facendo scorrere le dita fra i capelli, lanciai un ultimo sguardo a Liam prima di uscire dalla stanza e chiudere la porta dietro di me lentamente.
Scendendo le scale, mi ritrovai davanti tutti i ragazzi seduti sul divano, fra cui Harry. Sospirai. Sarebbe stato interessante ...

Mi inumidii le labbra. "Hey," Mi morsi il labbro chiedendomi se qualcuno mi avrebbe risalutato ma tutti rimasero in silenzio; poi improvvisamente Harry aprì bocca.
"Come sta andando?" Mi guardò. Ricambiai lo sguardo e tutto quello che leggevo nei suoi occhi era sincerità.
Alzai le spalle. "Immagino di stare bene." Mi sedetti su una sedia, guardandomi intorno.
"Come sta?" Chiese Harry dopo qualche secondo. Alzai la testa di scatto. "Louis ci ha raccontato cosa è successo." Si schiarì la voce ricomponendosi sulla sedia.
Annuii cercando conferma nello sguardo di Louis. Una volta che lo ricevetti, ritornai a fissare Harry. "E' un po' spavento ma per la maggior parte, sta bene." Feci una pausa, ripensando a quando stava piangendo nel bagno. "Potrebbe stare meglio." Mi appoggiai allo schienale.
Annuì. "Mi dispiace."
Aggrottai la fronte confuso. "Per cosa? Non hai fatto niente --"
"Sì, invece." Harry annuì. "Sono stato duro nei tuoi confronti soprattutto su quel ragazzo che presumo sia al piano di sopra. Non sapevo che significasse così tanto per te, ma stanotte, ho aperto gli occhi."

Cambiai posizione. Non ero un tipo sentimentale, soprattutto quando parlavamo di queste cose perciò annuii e basta.

"Ho sentito cosa gli ha fatto ..." Harry scosse la testa. "Ci avresti dovuto chiamare. Saremmo stati lì in un secondo e ci saremmo assicurati che pagasse le conseguenze delle stronzate che gli ha fatto."

Non potei non sorridere. Quando succedeva qualcosa a me o alle persone a cui tenevo, i ragazzi erano sempre più che interessati. Ci tenevano pure loro. "Grazie. Lo so ma avevo tutto in pugno -- avevo tutto in pugno finché Liam mi ha fermato dall'ucciderlo." Non riuscii a controllare la rabbia che cresceva sempre di più dentro di me.
L'avrei dovuto uccidere anche se lui non voleva ma non potevo ferirlo più di quanto lo fosse già.

"Perché non voleva?" Harry mi fissò perplesso. "Quando Louis mi ha detto che l'avevi lasciato vivere, non ho creduto alle mie orecchie. Da quando lasci le tue vittime vive?"
"Da quando Liam è entrato a far parte della mai vita." E quello era la verità.

Harry rimase in silenzio, premendo le sue labbra in una linea realizzando cosa avevo appena detto.
"E' di sopra? Mi piacerebbe incontrarlo."
"Nah, è andato a dormire." Distolsi lo sguardo. Mi sentivo come se stessi parlando a mio padre.
"Oh, beh ... Quando si sveglia, mi piacerebbe presentarmi. Immagino che da ora in poi starai più tempo con il tuo ragazzo, no?" Mi fissò.
Feci un mezzo sorriso. "No, sono quasi morto solo perché poi lo voglio buttare sotto da un burrone." Mi controllai dall'alzare gli occhi al cielo. Il sarcasmo tingeva ogni singola parola.
"Non sarebbe la prima volta." Risponde intelligentemente facendomi ghiacciare il sangue. I miei occhi diventarono più cupi.
"Cosa starebbe a dire?" Sbottai.
Harry alzò le spalle. "Quello che ho detto."
Stavo per rispondere quando qualcuno mi interruppe.
"E' figo?" Mi voltai per vedere Marcus che mi fissava con occhi curiosi.
Ridacchiai alla domanda inappropriata. "Che razza di domanda è?"
"Normale." Alzò le spalle. "Non posso avere il mio amico che esce con un cesso, giusto?" Inarcò un sopracciglio.
Risi. "Immagino di no."
Rise seguendo la mia risata. "Allora, rispondi alla domanda."

Danger. [Ziam]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora