CAPITOLO 10

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Mia

Il giorno dopo decidiamo di stare tutto il giorno insieme prima del lavoro ci guardiamo un film e mangiamo.

Jack: volevo parlarti di una cosa.

Mia: che succede?

Jack: sento che posso dirti una cosa che non ho mai detto a nessuno.

Mia: ti ascolto.

Jack: si tratta delle mie cicatrici sul viso, quelle che mi avevi chiesto un po di tempo fa.

Mia: ok, se non ti senti ancora pronto non serve che ne parliamo.

Jack: no mi sento pronto e che non e una cosa facile da spiegare.

Mia: ok, ho tutto il tempo del mondo.

Mi avvicino e gli prendo la mano.

Mia: sono qui.

Jack: mio padre era un mostro trattava mia madre in un modo orribile, picchiava anche a me più di una volta, una sera tornando a casa completamente ubriaco si e avvicinato al mio viso, mi a guardato e a detto figliolo perchè sei cosi serio? Ha preso il coltello e mi a fatto le cicatrici cosi avevo sempre un sorriso, per lui dovevo sempre ridere.

Mia: tua madre dov'era?

Jack: non c'era quando e tornata da lavoro a visto tutto quel sangue e mi a portato al pronto soccorso, dopo quel momento siamo andati via io e mia madre.

Mia: tuo padre adesso dov'è?

Jack: e morto mia madre invece la sento poco ma so che sta bene.

Mia: capito, mi dispiace molto per tutta la situazione.

Jack: tranquilla e passato ma diciamo che ancora adesso mi vergogno delle cicatrici.

Mia: amore tu sei bellissimo anche con quelle, non pensare che non sei bello per colpa di quelle.

Jack: grazie.

Mia: voglio raccontarti una cosa del mio passato.

Jack: va bene.

Mia: un po di tempo fa mi hai chiesto perchè curavo le persone e io ti ho detto che non era una cosa facile da dire.

Jack: si mi ricordo.

Mia: mio padre anche lui era un uomo violento, un giorno a preso una pistola e a sparato a mia madre, mi sono avvicinato e stavo cercando di salvarla ma lui non ci sono riuscita, nello stesso momento e arrivato Jim Gordon perchè avevo chiamato la polizia.

Jack: cavolo e adesso tuo padre dov'è?

Mia: due anni fa si e ucciso in prigione sinceramente ne sono felice, da quel momento ho deciso che volevo aiutare gli altri, Jim mi a aiutato molto per me lui e come un padre.

Jack: sono contento che hai qualcuno vicino.

Mia: per fortuna che c'è lui nella mia vita.

Jack: sono contento che mi hai raccontato qualcosa sulla tua vita.

Mia: anche io ne sono felice.

Jack si avvicina e mi bacia, ricambio il bacio mi solleva e finisco tra le sue gambe i baci diventano sempre più passionali, le sue mani raggiungono la mia maglietta gli do una mano a toglierla, appena rimango senza mi bacia il petto, sgancia il reggiseno e continua a baciarlo nel frattempo le sue mani raggiungono i miei pantaloni mi da una mano a toglierli, rimango solo con le mutandine Jack si alza e si toglie tutto quanto appena finisce si avvicina, finisco sotto di lui i suoi baci e le sue mani sono dappertutto, mi bacia varie volte fino a che con una mano apre le gambe e si mette in mezzo.

JOKER: THE MAD LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora