CAPITOLO 1

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Joker

Gotham

Nei celi di Gotham la notte era scura, quella povera città che da anni era perseguitata da tutti quanti, dai criminali, dal mondo corrotto nessuno poteva salvarsi, anche se Batman cercava sempre di salvare tutti quanti alcune volte era difficile.

Joker come sempre nel momento di noia aveva deciso di rubare nel cavo di una banca.

Joker: forza dentro.

I suoi sottoposti entrano dentro, iniziano a sparare, le persone si spaventano e strisciano a terra, Joker dopo poco entra dentro.

Joker: salve se vi comportate bene nessuno si farà del male.

Joker si avvicina alla cassa e punta la pistola.

Joker: voglio tutti i soldi.

Cassiera: non ho i codici mi dispiace.

Joker: vuoi morire per caso.

Cassiera: no.

Joker: allora tutti i soldi, forza.

Cassiera: non so come aprirla.

Joker: ok va bene, tu vai a prendere il direttore.

Dopo poco si avvicina il suo sottoposto con il direttore, lo fanno inginocchiare e gli puntano la pistola.

Joker: vuoi vivere?

Direttore: si, ho una figlia.

Joker: davvero e sei un buon padre?

Direttore: lo sono.

Joker: sai mio padre mi a fatto le cicatrici, era ubriaco come sempre si avvicina e mi dice perchè sei cosi serio figliolo, prende un coltello e mi fa queste cicatrici.

Direttore: io non sono cattivo con mia figlia.

Joker: anche lui lo diceva, voglio che mi dai tutti i soldi se non lo fai ti uccido.

Lo fanno alzare il direttore li porta davanti al cavo, usa i codici e apre la porta.

Prendono tutti quanti i soldi appena finiscono escono fuori ma prima di andare via Joker lancia una bomba dentro la banca che esplode.

Joker: cosi hanno qualcosa da fare i poliziotti.

Nello stesso momento una figura che vigila nella notte si avvicina, stiamo parlando di Batman, Batman arriva e attacca il Joker.

Joker: bazi bazi ma non hai niente da fare.

Batman: hai ucciso quelle persone.

Joker: si erano inutili.

Batman: avevano una famiglia.

Joker: ne che mi importa molto.

La lotta inizia, Joker usa tutti i suoi trucchi un paio di minuti dopo si sente un colpo Joker mette una mano sul fianco e vede che esce sangue.

Joker: mi hai colpito.

Batman: arrenditi.

Joker prende una bomba che esplode, inizia ad uscire molto fumo prende la macchina e va via insieme hai suoi sottoposti.

Sottoposto: deve farsi curare capo.

Joker: sto bene.

Sottoposto: la ferita e molto grave se non si fa curare può morire.

Joker: dannazione.

Sottoposto: la porto in ospedale.

Joker: non ci vado, se vado in ospedale finisco in prigione.

Sottoposto: conosco un posto non e un ospedale ma curano le persone.

Joker: di che posto si tratta.

Sottoposto: lo tiene una donna Mia, lei cura tutte le persone povere e che non hanno una casa, ci sono andato un paio di volte.

Sottoposto: va bene andiamo li, gli altri devono portare i soldi alla base.

Sottoposto: va bene.

Dopo che danno gli ordini, lo porta nella clinica che aveva detto, scende dalla macchina ed entra dentro, si trova davanti una ragazzina molto carina.

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Mia

Come ogni giorno sono nella clinica che ho costruita da sola con le mie amiche, Gotham e una città di merda c'è solo dolore e morte, ma nella merda ho deciso di piantare un fiore, per questo con la mia laurea di medicina ho deciso di creare una clinica, ho costruito un posto nascosto che non conosce nessuno quel posto dove tutte le persone che stanno male, possono essere curate, dove non giudico nessuno e dove cerco di aiutare tutti quanti. Non provengo da una famiglia buona anzi ho visto tanto dolore, ma da quel dolore ho deciso di rinascere e di vivere una vita piena di gentilezza.

Kate: non so come fai.

Mia: a fare cosa?

Kate: tutto questo, ogni giorno sei qui non ti sei mai lamentata.

Mia: lo sai che lo faccio per una buona causa.

Kate: lo so bene ma questa città non merita una persona come te, dovresti andare via.

Mia: e dove?

Kate: non lo so ma lontano da questo posto di merda, un posto felice dove puoi aiutare gli altri.

Mia: e quello che faccio anche qui, lo sai perchè abbiamo creato questo posto.

Kate: lo so ma alcune volte vorrei andarmene.

Mia: lo so ma dobbiamo lottare, nel mondo non c'è solo dolore ma anche speranza.

Kate: lo spero Mia.

Nel frattempo che controlliamo le medicine, entrano dentro due uomini uno mi ricordo di averlo già visto, l'altro invece non lo conosco.

Kate: cavolo, non ci voleva.

Mia: perchè?

Kate: quel ragazzo con i capelli verdi e il Joker, non mi piace averlo qui intorno.

Mia: il Joker non lo conosco.

Kate: e meglio che non lo conosci.

Riguardo quel tipo sembra una persona strana ma se a bisogno di una mano, lo aiuterò ho fatto un giuramento un po di tempo fa e ho intenzione di mantenere la promessa. 

JOKER: THE MAD LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora