Non te innamorá. | Simone x Manuel

7.

I ragazzi erano entrati a casa di Edoardo da circa un'ora e lì dentro già non si capiva più niente, mentre la cena a casa Balestra era stata un'occasione per passare una serata tranquilla insieme, quella a casa di Edoardo no sembrava essere nemmeno una cosa legale.

Jacopo e Manuel vagavano a spintoni del salone di casa mentre la musica riempiva tutte le stanze della casa, Jacopo ringraziò il cielo che quella casa fosse abbastanza isolata perché altrimenti si sarebbero ritrovati le guardie fuori il cancello dopo nemmeno 10 minuti.

Estrasse il telefono dalla tasca notando la notifica di un messaggio da parte di Chicca, Manuel sbirciò sporgendosi leggermente e gli diede una spallata.

«ao ma che hai deciso co questa?»
«ma n che senso?»
«ce provi o no?» Jacopo alzò un sopracciglio guardando l'amico con l'aiuto della poca luce che andava e veniva.
«perchè ce dovrei prová?»
«perchè te piace, se n'è accorto pure Simone»
«e da quando te e Simone parlate de chi me piace?»
«ce provi o no?»

Una risposta da Jacopo non arrivò, si limitò a digitare velocemente qualcosa sul telefono per poi rimetterlo in tasca. Dentro quella casa iniziava a fare un caldo allucinante nonostante le finestre spalancate e il maggiore si ripromise che, una volta usciti da quel bordello, avrebbe chiesto ad Edoardo cosa aveva fumato per aver pensato che fosse una buona idea invitare tutta quella gente.

Lasciò vagare lo sguardo in mezzo ai ragazzi che ballavano finché no raggiunse con lo sguardo il motivo della sua ricerca. Simone stava ridendo insieme a Riccardo con una vicinanza tra i loro visi che Manuel poté definire solo eccessiva, diede una gomitata a Jacopo facendogli un cenno con la testa mentre il suo battito cardiaco accelerava quasi impercettibilmente.

«annamo a ballá va»

Jacopo lo afferrò per un braccio e lo trascinò all'interno di quella calca, più vicino a lui, più vicino a loro.
Manuel non staccò un secondo gli occhi da quella figura slanciata che si muoveva a tempo con la musica ma soprattutto non distolse mai l'attenzione dalla mano di Riccardo che aveva arpionato il suo fianco e sembrava non volerlo lasciare andare.

Successe tutto troppo velocemente per quanto riguardava Manuel, il biondo si sporse verso Simone ed uní le loro labbra, la sensazione di nausea che travolse il maggiore lo costrinse a fermarsi in mezzo alla pista mentre il resto dei ragazzi continuava a ballare senza pensieri.
Jacopo scattò in avanti pronto ad andare a separarli ma qualcuno arrivò prima di lui, prima di loro.

Un ragazzo con i capelli rasati spintonò via suo fratello appena prima di tirargli un pugno sul naso, in quel momento per Simone vigeva la confusione più totale nel suo cervello, si ritrovò ad indietreggiare accovacciandosi su se stesso mentre le orecchie fischiavano per il dolore incessante allo zigomo. Due secondi prima stava ballando e ora si ritrovava a terra con in sangue su una mano per un motivo a lui sconosciuto.

Appena riuscì ad aprire gli occhi se possibile si sentì ancora più male, c'era il ragazzo che lo aveva colpito a terra e sopra di lui Manuel che continuava a colpirlo con una rabbia che fece raggelare il sangue nelle vene a Simone.

Si toccò nuovamente la ferita sullo zigomo cercando di levare il sangue che stava colando e cercò con lo sguardo suo fratello, trovandolo poco distante da lui mentre teneva Riccardo contro il muro.

«Manu»

Cercò di attirare l'attenzione del ragazzo che continuava a strattonarsi con quello sconosciuto ma Manuel non sembrava davvero intenzionato a spostare la sua attenzione su altro in quel momento, quindi cercò di alzarsi sentendo la testa girare e barcollando leggermente gli afferrò un braccio.

«Manu»

Fu a quel punto che il maggiore alzò lo sguardo su Simone e quello che il più piccolo lesse ne suo sguardo fu solamente rabbia, una rabbia che non aveva mai visto in vita sua. Ma appena gli occhi si posarono sul taglio sul suo zigomo la rabbia si mischiò con la preoccupazione.