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"Ho bisogno di parlare con te"

E anche questa volta il loro parlare non fu possibile.
Non appena si sedettero tutti a tavola Cosmary placcò Luigi e prese posto accanto ad Alex, così da riservargli l'unico posto rimasto accanto a Mattia.

Che per carità, voleva bene al biondino barese, ma allo stesso tempo cenare con gli occhi di Christian puntati per tutto il tempo, che stava in agguato come una leonessa che tiene d'occhio il suo cucciolo, non era proprio il massimo.

La sua unica fortuna era avere Serena accanto a sé, che vedendolo particolarmente nervoso, aveva dato un bacio sulla guancia ad Albe e fatto cambio con Aisha, sedendosi al suo fianco.

Finita la cena, trascinò Cristiano e Serena nei divanetti sul retrò e iniziò a sfogarsi come non mai.

"MA L'HAI VISTA A CENA? Cristo Serena ci mancava ci si mettesse in braccio." Sbraitò Luigi "E lui bello, tranquillo, come se nulla fosse se la rideva. Ma certo è normale che una che ci prova palesemente con te ti si sdrai addosso davanti a tutti, ma ovvio no? Domani chiedo a Carola di sedersi in braccio a me a colazione, tanto ormai."

I due poveri malcapitati stettero ad ascoltare in silenzio il soliloquio del calabrese, per tentare di farlo sfogare almeno un po', ma destino volle che ad avere la brillante idea di uscire in cortile non fu solo Luigi. Infatti una Cosmary su di giri, trascinava Alex tenendolo da un polso e ridacchiando in maniera molto acuta.

E dalla faccia disperata di Alex si poteva chiaramente vedere il suo essere sfinito da quella situazione.

"Ma ciao ragazzi, non è che ci lasciate da soli? Sapete com'è no?" ridacchiò ancora Cosmary.

E proprio un secondo prima che Luigi la prendesse e le strappasse tutti i capelli, Serena si alzò dai divanetti e disse ad Alex.

"Io e te dobbiamo parlare." Con un tono che non ammetteva repliche.

"Eddai Serena, vogliamo stare un pochino da soli, che ne dici di andare via e basta?"

Okay, se Cristiano era preoccupato dal fatto che potesse scoppiare Luigi, ora era doppiamente preoccupato che partisse anche Serena.

E se c'era una cosa che aveva capito anche se era entrato dopo, era che Serena era molto spesso la parte razionale di Luigi che gli impediva di fare stupidaggini; ma quando anche la tua parte razionale perde la pazienza, allora la situazione era grave. Lui stesso era una persona calma, scherzosa, pronta al dialogo, ma di certo non sarebbe riuscito a trattenere i due suoi amici.

In particolare iniziò a temere il peggio quando vide la bionda avvicinarsi di molto alla mora.

"Senti. Ho bisogno di parlare con Alessandro, perciò te adesso ti sposti e ci lasci andare di là. Va bene?"

L'aria di sfida e tensione attorno a loro, e in particolare attorno a le due ragazze, era diventata molto pesante, ma fu spezzata da Serena che senza aspettare una risposta dall'altra, prese Alessandro e lo portò nuovamente all'interno della casetta

"Io in realtà vorrei parlare con Lu-"

"Tu zitto." Dissero all'unisono Cristiano, Luigi e Serena.

E ora, non che Alessandro si facesse intimidire dai tre, sia chiaro. Ma proprio perché loro erano in tre, e soprattutto erano molto seri, preferì tacere e assecondare Serena.

"Lu, Cri, voi andate e aspettate nella stanza blu per piacere, tanto non ci metterò molto."

I ragazzi dunque si avviarono, lasciando così Cosmary nei divanetti fuori da sola.

Dopo essersi chiusi nella stanza di Alex, Serena si sedette sul letto di Albe a gambe incrociate aspettando che l'altro finalmente dicesse qualcosa.

"Parla." disse in maniera ferma dopo dei minuti di silenzio.

I want to write you a Song - Stryse (PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora