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Skip temporale

23 dicembre, giorno dello speciale.

Nella casetta aleggiava un'aria di festa e gioia tra i vari ragazzi. Quel giorno in particolare avrebbero registrato tutti insieme il fantomatico speciale. O meglio, tutti quanti insieme tranne Christian, Mattia e Francesco, che sarebbero rimasti in casetta ognuno a causa di un malanno diverso.

Tra due ragazzi in particolare però, sembrava tornata un'armonia particolare, quasi più intima e vicina rispetto al rapporto sviluppato precedentemente.

Alex e Luigi.

A seguito della tensione nata tra i due a causa della nuova allieva della Celentano, i due erano riusciti ad avvicinarsi nuovamente grazie al duetto da preparare. Erano stati dei giorni felici insomma, Luigi e Alex ridevano e scherzavano sempre, e in particolare quest'ultimo era sempre più alla ricerca di contatto fisico, di abbracci, carezze, sfioramenti, di cui il più piccolo non si lamentava affatto, anzi.

Era tornato a sorridere e alla sera raccontava tutto a Rea, Serena, Cristiano, Francesco e Albe, con degli occhi luminosi che erano praticamente un libro aperto per i suoi cinque amici.

"Abbiamo avuto gli stessi orari e mentre tornavamo in casetta insieme mi ha abbracciato da dietro e detto che gli sono mancato"

"Oggi in sala prove mi ha guardato in un modo che davvero, non so come non ho fatto a saltargli addosso"

"Prima di uscire mi ha sfiorato il braccio. Dio mio, lui e quei maledetti anelli"

E questo era solo un piccolo specchietto di ciò che in realtà ascoltavano i cinque, rallegrati perlomeno dalla vista del loro amico finalmente felice e radioso come l'avevano visto poche volte.

Certo, capitava ancora che Cosmary ci provasse spudoratamente col maggiore, e lì tornava un po'di tensione dato che Alessandro non si tirava indietro, ma d'altro canto riusciva sempre a farsi perdonare e lui ormai cotto com'era, non riusciva a fare l'offeso per più di un'ora.

Dunque con questo clima felice e sereno i giorni erano passati, Natale era letteralmente alle porte, e dopo essersi preparati tutti quanti erano pronti ad entrare in studio e registrare questo speciale che tanto stavano aspettando.

Era davvero una bella sensazione il potersi esibire per il mero gusto di farlo, senza commenti o drammi inutili tra i professori. Certo, l'assenza del pubblico era un po' triste, ma allo stesso tempo, l'atmosfera era così famigliare e rilassata che non disturbava neanche più di tanto.

Ad aprire la puntata furono Luca e Carola ad introdurre i vari ragazzi ed andarono avanti così per un po', finché non fu proprio Sissi ad estrarre il numero che faceva riferimento alla loro esibizione.

Rea presentò i due per dare tempo anche ai tecnici di introdurre il pianoforte e dare la chitarra a Luigi.

Stavano finalmente per cantare insieme, e incredibilmente sarebbe stato tutto come si erano sempre raccontati l'un l'altro. Sarebbero partiti con Fix You, con la melodia leggera suonata da Alex, per poi passare ad un tono più deciso e veloce dato dalla chitarra di Luigi.

La fusione di due mondi così diversi, quasi incompatibili avrebbero potuto dire alcuni, ma che fusi insieme in realtà avevano dato vita ad un capolavoro.

Non appena Alex iniziò a suonare, Luigi rimase incantato dai suoi movimenti, dalla sua voce, da quel momento che sarebbe stato solo e soltanto loro. I compagni alle loro spalle era come se fossero scomparsi e loro erano persi in quella bolla così intima e pura, fatta di musica, sentimenti nuovi e parole non dette.

Alessandro, non era da meno. La voce di Luigi così graffiante che si univa alla sua. Aveva sempre considerato la musica come qualcosa di intimo e personale, in cui poi chi l'ascoltava poteva rivedersi ed immedesimarsi. Ma in quel momento, condividere la sua musica con Luigi, era un qualcosa che avrebbe fatto ancora, e ancora e ancora.

'Lights will guide you home'

Sii la mia luce, pensò Luigi.

'And ignite your bones'

Alessandro guardò Luigi negli occhi e un calore si irradiò nel petto. Fa che non finisca mai, pensò.

'And I will try to fix you'

Uno sguardo tra i due bastò.

Luigi sorrise, e iniziò a suonare vivacemente con la chitarra le note di 'Viva la Vida'

L'allegria sprizzava da tutti i pori di entrambi i ragazzi, perché sapevano entrambi di aver capito, anche da un solo sguardo.

'Be my mirror, my sword and shield'

Lo sguardo di Luigi cadde nuovamente negli occhi dell'altro, e fu come se si fossero letti nuovamente nel pensiero.

Alessandro riuscì a cogliere quella supplica implicita di Luigi, e l'unico pensiero che ebbe fu voglio esserlo, il tuo scudo, la tua spada, il tuo scudo... il tuo tutto.

Quella nuova consapevolezza, la risposta ai dubbi dei giorni passati, la voglia di stargli sempre più vicino, il contatto fisico sempre più presente.
Sono stati i semplici e piccoli dettagli ad aver portato Alex a mettere tutta la sua vita vissuta fin'ora in discussione.

E alla fine era riuscito ad arrivare alla conclusione che sì, probabilmente Luigi non gli era proprio indifferente.

La canzone era finalmente finita, i due si guardarono negli occhi, estrassero il nuovo numero e continuarono come se nulla fosse.

A fine registrazione, nel mentre tutti rientravano in cassetta, tra le risa, l'allegria e l'euforia del momento, Alex si affiancò alle spalle del più piccolo e gli sussurrò "Seguimi" con voce bassa all'orecchio.

Entrarono nella stanza blu, chiusero entrambe le porte ed in quel momento in cui si trovarono soli per davvero, a Luigi iniziò a salire una grande ansia.

"Ale perché mi hai-"

Non riuscì a terminare la frase che Alessandro lo spinse contro il muro, con una mano sul collo e una che stringeva saldamente il suo fianco.

Luigi aveva il volto rosso come non mai, le mani poggiate sulle spalle dell'altro ed entrambi a letteralmente un palmo di distanza.

Sentivano i propri respiri infrangersi tra di loro, mentre i loro occhi erano incastrati e non accennavano ad interrompere questo contatto così intimo e vicino.

"Alessandro cosa stai facendo?"

"Luigi, io-"

Toc toc

"Alex vieni è pronta la cena- oh, Luigi ci sei anche tu. Ho interrotto qualcosa?" Dalla porta sbucò Cosmary che tentò di mascherare gli occhioni dolci fatti ad Alessandro, non appena si accorse della presenza del più basso.

"Arriviamo." Rispose Luigi, senza preoccuparsi di lasciar trasparire la sua più che chiara irritazione.

Alessandro non era di certo da meno. Ma prima di uscire dalla stanza prese Luigi per un polso, e sussurrò così piano che fu quasi impercettibile.

"Ho bisogno di parlare con te"

I want to write you a Song - Stryse (PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora