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Voi vedete il buio, io preferisco contemplare le stelle. Ognuno ha il suo modo di guardare la notte.
-Victor Hugo

Quella notte Alex non riusciva proprio a chiudere occhio.
Tutta colpa di quel maledetto video.
La produzione aveva romanzato tutto ovviamente, anche montando pezzi diversi di giornate diverse per avvalere la loro tesi.

Il risultato scaturito fu: una Cosmary che adesso gli stava appiccicata sul serio poiché pensava ci fosse davvero qualcosa tra loro e un Luigi che, dopo averlo sentito sbraitare nella sua stanza, a cena non aveva proferito parola.
Aveva anche pensato di avvicinarlo e parlarci, ma non appena si stava per dirigere nella stanza blu, fu placcato da Francesco, Cristiano e Albe che lo guardarono male.

"Devo parlargli." Affermò in maniera decisa.

"Hai già fatto abbastanza per oggi, non credi?" Disse Albe con tono ironico.

"Sta già abbastanza male così, non ha bisogno che tu infierisca." Disse poi Francesco con uno sguardo che non ammetteva repliche, ma Alex non poteva demordere.

"Quello che è successo in quel video è tutto finto. Io e Cosmary non stiamo insieme." Cercò di giustificarsi ancora, tentando di convincere i ragazzi a farlo passare.

"E perché mai dovresti giustificarti con Luigi se siete solo 'amici'?" Domandò allora Cristiano alzando un sopracciglio.

Alex rimase in silenzio. Infondo Cristiano aveva ragione, perché sentiva il bisogno di chiedere scusa a Luigi? Se tra loro c'era una semplice amicizia, perché sentiva un peso al petto da quando lo aveva visto triste a causa di quel video?

"Devi chiarire i tuoi sentimenti Alessandro, prima di allora non ti lasceremo avvicinare a Luigi, altrimenti non farai altro che illuderlo." Concluse Cristiano. Tutti i ragazzi lo lasciarono lì impalato mentre raggiungevano Luigi, che oramai da un po' era diventato il centro dei suoi pensieri.

Cosa provo per lui?

Questa domanda lo perseguitava da tutta la sera, nel mentre lo sentiva ridere nella stanza accanto, grazie agli altri ragazzi.
Sentiva il peso allo stomaco di poco alleggerito grazie alla risata del ragazzo.

Nonostante ciò, il pensiero fisso che perseguitava la sua testa riguardo i suoi sentimenti verso Luigi non passava affatto.

E così ora si ritrovava sempre su quei dannati divanetti, a notte inoltrata, con la mente piena di pensieri.

Poco prima verso le 2 era riuscito ad entrare nella stanza blu e dopo averlo visto così piccolo rannicchiato contro Francesco, come un cucciolo indifeso, gli aveva fatto sciogliere il cuore.

Ma il punto non era 'Quanto fosse dolce Luigi', bensì era 'Perchè vorrei essere al posto di Francesco e stringerlo a me?'

Da quando era entrato ad Amici aveva legato con tutti, ma con Luigi c'era stato questo legame così nuovo e puro che neanche se ne era accorto di come fosse accaduto. Era successo e basta, ma nonostante tutto ora non riusciva ad immaginarsi senza lui.
Luigi era il suo punto di riferimento. La sua stella polare.
Ed ora si sentiva un marinaio antico che navigava per il mare, senza la sua stella.
E fu proprio nel mentre la sua testa viaggiava, che fu interrotto dall'ultima persona che si aspettava.

"Non riesci a dormire Lexy?" Chiese Serena sedendosi accanto a lui.

"Non chiamarmi Lexy. Comunque che ci fai tu qui?"

"Mi sono svegliata" rispose semplicemente alzando le spalle "Suppongo che invece la ragione per cui tu sia ancora sveglio sia proprio Luigi."

Alex sospirò sconfitto. Non aveva senso mentire, soprattutto a Serena che era una di quelle persone a cui non sfuggiva nulla.

"Ho fatto un casino." Sbuffò alzando il cappuccio della felpa "Sono riuscito a farlo allontanare, tutto per quel video di merda."

Serena rimase in silenzio per un po', per poi fargli una delle risposte più inaspettate che potesse dargli.

"Senti Ale, ti dirò tutto con la più grande sincerità di questo mondo. Luigi prova qualcosa per te, ed ormai è inutile girarci intorno, anche se lui negasse è ovvio che perlomeno da parte sua non ci sia solo amicizia. Però dall'altra parte ci sei tu, che fin'ora non ti sei sbilanciato sul vostro rapporto."

Fece una piccola pausa.

"So perfettamente ciò che è successo sul tetto, e non solo perché Luigi me lo ha detto, ma perché da quel giorno tutto è cambiato tra voi. Siete stati più vicini, vi cercavate l'un l'altro con lo sguardo e in ogni occasione riuscivate a trovare un modo di avere del contatto fisico."

"Quindi Ale, se vuoi davvero risolvere la situazione, è bene che prima tu metta in chiaro i tuoi sentimenti nei suoi confronti, perché fidati io non sono cieca e ho notato che anche lui non ti è del tutto indifferente. Voglio solo che Luigi stia bene e so perfettamente che tu saresti la cosa giusta per lui, ma prima devi risolvere il casino che c'è nella tua di testa."

Prese infine un ultimo respiro e concluse.

"Luigi è una persona fragile che ha sofferto tanto e che ora come ora ha bisogno di certezze nella sua vita. La musica è la sua certezza e fin'ora lo è stato anche il suo rapporto con te. Io sono più che certa che lo rendi felice, perciò sarò pronta ad aiutarti e a darti qualsiasi consiglio o dritta per ciascun tipo di rapporto tu voglia recuperare con lui. Ti chiedo solo di non ferirlo ancora. Altrimenti sarà la volta buona in cui ti faccio fuori Alessandro."

Concluse il suo monologo alzandosi e tendendogli la mano.

"E adesso rientriamo, che qui fuori si gela, e non ti permetterò di ammalarti"

Lui la prese sorridendo timidamente e sussurrando un "Grazie Sere" prima che ognuno dei due ritornasse nella propria stanza a riposare.


I want to write you a Song - Stryse (PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora