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Il mattino dopo l'intensa giornata precedente, Luigi si svegliò alle sei e trenta del mattino, con delle occhiaie viola in contrasto con la sua carnagione chiara. Aveva dormito davvero male, anzi, a dirla tutta aveva dormito per un'ora al massimo quella notte, ripensando a tutto ciò che era successo, dal bacio di Alex e Cosmary, a quel 'ti amo' segreto, che a dirla tutta non sapeva ancora se fosse un'allucinazione o meno.

Il giorno dopo la registrazione di una puntata tutti i ragazzi avevano il giorno libero, anche se Luigi immerso dai pensieri com'era, avrebbe probabilmente richiesto alla produzione di poter utilizzare una sala per provare alcune cover.

Si diresse dalla camera al salotto con passo lento, cercando di fare poco rumore per non svegliare gli altri. 

Arrivò nel'open space della casetta in silenzio, e vide una sagoma armeggiare tra i fornelli e le pentole, senza però concludere nulla a quanto sembrava.

Era Alex.

Sembrava una trottola impazzita e strizzando un po' gli occhi riconobbe che stava tentando di preparare una sorta cioccolata calda nel microonde.

Una volta pronto il tutto lo poggiò su un vassoio e poi prese al volo una mascherina dal tavolo e scappò fuori casa, scrivendo di fretta qualcosa su un tovagliolino lì accanto.

Luigi si avvicinò di soppiatto al piano della cucina dove Alessandro era tanto indaffarato, ritrovando la tazza con l'effettiva cioccolata calda al centro, affiancata da delle gocciole accanto a formare un cuore storto, e sulla sinistra del vassoio una busta da lettere chiusa.

Lo sguardo poi cadde sul tovagliolino che aveva segnato poco prima di uscire dalla casetta dove c'era scritto in maniera sbrigativa "Non toccate nulla, la colazione è di Luigi. P.S. Mattia se mangi le gocciole non ti parlo più."

Un sorriso dolce nacque spontaneo sulle labbra del calabrese, decise per questo di tornare nella sua stanza a fare una doccia, e vedere fino a che punto l'altro sarebbe arrivato pur di farsi perdonare.

***

Dire che Alessandro stava letteralmente andando nel pallone era dire poco.

La notte dopo la registrazione piuttosto che dormire, si era fermato a pensare cosa potesse fare per avere il perdono dell'altro.

Era così arrivato a scrivere una scaletta di cose che avrebbe fatto per impressionare l'altro e per farsi perdonare.

Step 1, era stato quello di preparargli la colazione e attendere che l'altro si svegliasse per mangiare insieme.

Ma gli altri step erano incredibilmente difficili da organizzare, tanto da dover chiamare la redazione al mattino presto per farsi dare una mano per tutto.

Non avere l'aiuto di nessuno in questo momento era incredibilmente difficile da un lato, dall'altro però era anche una sorta di sfida per se stesso. Se fosse riuscito nell'impresa sarebbe stato solo merito suo.

Preparò velocemente la colazione al mattino presto, armeggiando in cucina un po' a caso, e cercando di ricordare le azioni compiute dal fidanzato. In cucina faceva alquanto pena doveva essere sincero, infatti lui era sempre l'addetto alle pulizie non al pranzo.

Cercò di creare una sorta di composizione carina, gli scrisse un biglietto dolce, per poi scappare veloce verso le varie sale, scegliendo la sala 4 che gli sembrava quella più ampia e spaziosa per organizzare il secondo step

I want to write you a Song - Stryse (PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora