Rehearsals.

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Michael's pov

Prendo il cellulare e mi lascio cadere sul divano. Sblocco lo schermo e un messaggio lampeggia sullo screen "Luke: Ragazzi, alzate il vostro pigro culo e venite in sala prove. 4:30 pm"

Mmmmph. Dieci minuti.

Oh cazzo. Mi sono addormentato. Guardo l'ora. Le cinque. Mi alzo in fretta e furia e corro fuori dalla stanza, afferro la chitarra e scendo le scale per andare in sala prove.

Sbang.

"Ma che cazz"
"Michael?"
"Sei proprio un idiota" mi dice Luke tirandomi su "Sei peggio di me. Nemmeno io vado a sbattere contro quella porta."

Mi alzo massaggiandomi la testa dolorante. Mi spunterà un fantastico bernoccolo. Che bel modo di essere un unicorno. "Vaffanculo" borbotto.

Prendiamo i nostri strumenti e incominciamo a provare varie canzoni: Amnesia, Out of my limit, Beside you e End up here.

Cal è proprio in forma.

Anche Luke.

Anche Ashton.

Mentre io sono l'unico cretino che non sta capendo niente perché è andato a sbattere la testa contro una porta.

Dopo le prove cerchiamo di stendere la scaletta per il concerto di domani. Suoniamo a LA. Sono già emozionato. È il primo concerto che facciamo dopo 2 mesi.

Mentre sto tornando in camera Luke mi chiama "Mike, andiamo alla reception così ti metti un po' di ghiaccio. Sennò domani avrai un peperone in testa."

Annuisco e ci avviamo verso la hall dell' albergo. Prendiamo una sorta di sacchetto pieno di ghiaccio e torniamo su, in camera di Luke.

Lui si siede sul letto e io mi ranicchio sul cuscino mentre mi metto quel coso ridicolo in testa. Luke si avvicina e mi stampa un bacio sulla fronte "Ora mamma ti dà un bacino così passa tutto." mi sfotte.
Lo guardo male e lo spingo via. Ci guardiamo per due secondi e poi ci mettiamo a ridere.

"Prendiamo qualcosa da mangiare?"
"Mph." mormoro io.

Dopo cinque minuti arrivano in camera due belle pizze: una al salame e l'altra con l'ananas. Mangiamo e poi accostiamo i due letti che ci sono in camera. Ci mettiamo il vestito più simile a un pigiama che abbiamo e ci infiliamo sotto le coperte. Ci mettiamo a parlare di qualsiasi cosa.

"Mike"
"Mh"
"Secondo te posso adottare un pinguino?"
"Fai quello che ti pare" dico, girandomi dall'altra parte.
"Grazie della risposta" fa lui.

"Mike"
"Eeeh"
"Come facciamo? A tutti e due piace Taylor."
"Ti fotti" gli rispondo alzandomi su un gomito e lanciandogli uno sguardo di sfida.
"Stronzo" le lenzuola frusciano , si sente il click della lampada e poi silenzio.

A volte Luke rimane male per delle cavolate, dipende da come si alza la mattina. E ora ci è rimasto male. Mi sposto nel suo letto e lo abbraccio "Ehi scusa" "Non ti preoccupare" sussurra lui e mi abbraccia come un koala. Sono bellissimi gli abbracci di Luke: ti avvolge tutto, con le braccia, le spalle e il busto. E poi ti infila la testa vicino al collo. Stiamo un po' così e poi lui molla la presa.

Poi ci addormentiamo.

Moments||MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora