-Damon
<<Damon, perché continui a fissare quella ragazza? Non guardi mai nessuna in questo modo>> disse James<<Non lo so, c'è qualcosa in lei...>> risposi.
<<Qualcosa?>> ripeté James perplesso.
<<Si, non lo so, nessuno mi aveva mai respinto così>> aggiunsi
<<Ma tutti ti sfidano, cosa cambia ora?>> chiese James.
<<Non lo so, ok? So solo che nessuno lo fa in questo modo, non come lei, sa rimettermi al mio posto>>
<<Mh occhio, che qui il nostro Damon finirà per perdere la testa>> gli disse James.
<<Ma per favore, smettila di dire sciocchezze>> brontolai.
<<Va bene, non dire che non ti avevo avvertito>> chiuse James.
<<E anche se fosse, gli starò lontano, così non succederà>> aggiunsi.
<<Già il fatto che tu voglia tenerla lontana, è perché sai che può succedere>> disse James.
<<Non accadrà>> ribattei sbuffando.
<<Meglio così... sai che non puoi innamorarti di un umano!!>> scattò James.
<<Ho detto che non accadrà, e smettila di darmi ordini>>ringhiai
Dopo qualche minuto aggiunsi <<Dammi una birra, per favore>>
<<Ok...>> disse James a mezza bocca.
-Elèna
Mi giravo di tanto in tanto sentendomi osservata, ma in qualche modo scacciai quella sensazione; era una serata in cui divertirsi con Amanda.-Damon
Ogni tanto scrutavo quella ragazza, anzi a dire il vero non le toglievo gli occhi di dosso, sentivo di possederla; e non ero il solo a ronzargli intorno.
-Elèna
Mi sentii tirare per un braccio e sussurrare all'orecchio <<Sei così sexy>>. Impallidii girandomi di scatto colpendo il ragazzo con una sberla ben assestata, senza pensarci un secondo. Lui mi fulminò, ma non lasciò perdere, anzi... strinse la presa attorno al mio polso, ancora più forte. Si intromise Amanda: <<Metti giù le mani>>, lui la ignorò, quando un suo amico sbucò e trattenne anche lei.
<<Lasciala stare!!>> urlai, furiosa.
<<Oh bellezza, non preoccuparti di lei, tu ed io andremo in un luogo più appartato>> disse attirandomi ancora verso di sé.
<<Scordatelo!!>> gridai, in preda alla paura.
<<Vedremo>> disse il ragazzo, cominciando a trascinarmi; non c'era nessuno che potesse aiutarmi, con tutto quel frastuono e la musica non avrebbero sentito le mie urla. Quando eravamo ormai in vicinanza della porta un paio di mani lo staccarono da me, e il pervertito in questione si beccò un pugno in piena faccia.
Persi un battito vedendo chi fosse il mio eroe.
<<Non ti azzardare a toccarla, schifoso>> ringhiò tra i denti Damon.
<<Oddio, tu? Non sapevo che lei stesse con te, me ne vado>> disse il ragazzo, alzandosi da terra.
<<Ecco bravo, vattene, a meno che tu non voglia finire in ospedale!!>> rispose in tono brusco, Damon.
Costui non oppose resistenza, si tolse con un dito il sangue che fuoriusciva dal suo labbro, e se ne andò.
-Damon
Avevo osservato quella ragazza per tutto il tempo, nonostante stessi sentendo la ramanzina di quel rompipalle di James, ed è per questo che notai subito quel coglione di Luke (con quel codino da barbone tra l'altro) guardarla con un po' troppa insistenza. Quando vidi che gli si era avvicinato e che lei stava cercando di mandarlo nell'altro mondo, avevo pensato di mandarcelo io con una bella scazzottata. E così feci.
-Elèna
Lo guardai ancora tremante, ringraziandolo in un sussurro. Damon mi guardò con quelli che per un attimo mi parvero occhi sognanti, e mi sorrise; poi disse, rivolgendosi all'altro cosiddetto amico del pervertito <<Lascia andare quella ragazza>> riferito ad Amanda.
Così fece.
Amanda lo ringraziò, lui fece un cenno del capo e poi si rivolse di nuovo a me <<Stai bene?>>. Lui istintivamente mi accarezzò la guancia.
Sotto quel contatto, quel semplice e banale tocco, mi sentii infuocare, sentii che quelle mani, erano perfette sulla mia pelle, sentii passione in pochi millisecondi, il fuoco ardere dentro di me, il sangue ribollire nelle vene.
-Damon
Io la fissai con sguardo incredulo, sentivo i miei polpastrelli bruciare. Fu come... come se mi stesse facendo sentire tutte le vibrazioni che emanava.
Sembravamo conoscerci a memoria, sembravamo due ultimi pezzi di un puzzle, destinati ad incatenarsi per completarlo.
-Elèna
Sembravamo conoscerci a memoria, sembravamo due ultimi pezzi di un puzzle, destinati ad incatenarsi per completarlo.
<<Io...>> stavo per rispondere, ma arrivò Mike, furibondo.
<<Che stai facendo, allontanati dalla mia ragazza!! >> disse Mike spingendo violentemente Damon, che a sua volta lo guardò furioso.
<<Stai calmo, pivello, la stavo solo aiutando>> gli spiegò Damon, guardandolo come se fosse un insetto.
<<Ma chi sei, sparisci, ci penso io a lei!!>> ribatté Mike.
<<Ora basta Mike, mi stava soltanto aiutando>> mi intromisi.
Mike mi guardò con occhi spalancati, poi continuò <<Non dirmi stronzate, che ci faceva così vicino a te??>>
Sbottai come mai prima d'ora<<Adesso basta, sono stufa di dare spiegazioni, e quando cerco di dartele neanche ascolti!!>> Mike rimase di sasso.
<<È vero, Mike, avevano bloccato anche me, lui ci ha aiutate>> disse Amanda.
Fu lì che Mike si rese conto di aver esagerato <<Oh, mi dispiace piccola, io credevo che...>>
Lo fermai <<Non importa, ne riparliamo a casa>> e tagliai la conversazione.
Mike si arrese e tese una mano verso Damon <<Grazie amico e mi dispiace di aver reagito in quel modo>>
Damon strinse la sua mano <<Non c'è di che>> e intanto osservava le mani intrecciate tra me e Mike.
Si salutarono, Mike mise una mano sulla mia spalla e mi condusse verso l'uscita.-Elèna
Ma quella sensazione che avevo sottopelle non riuscii a toglierla; mi voltai un'ultima volta, per vederlo ancora lì, come se fosse un richiamo osservarsi. Andai via, consapevole della paura di non rivederlo.
-Damon
La vidi voltarsi, con la paura di non rivederla più.
Tornai al bar e come mi sedetti James mi attaccò.
<<Ma che cosa ti è preso Damon? Sei impazzito?>>
Mi voltai <<Senti, non mi serve una predica ora, proprio da te.... gli stava dando fastidio, che cosa avrei dovuto fare?>>
<<Be', magari fregartene? Mi farai chiudere questo posto>> ringhiò James, rosso di rabbia.
<<Non riesco ad essere indifferente con lei>> confessai.
<<Ti metterai nei guai per questa ragazza... e poi la conosci da quanto? Qualche ora!!>> disse James.
<<Ora basta, non era niente di che, rilassati>> tagliai il discorso.
<<Se lo dici tu>> disse James, sospirando.
-James
Rimasi preoccupato, perché per la prima volta non riconoscevo Damon, lo vedo diverso con lei. E questo non porterà a niente di buono...
-Elèna
Fuori nel parcheggio, Mike si offrì di accompagnarci a casa; durante il tragitto di ritorno nessuno proferì parola; Mike guidava, Amanda mezza addormentata e ubriaca e io pensavo nel modo in cui Damon mi avesse salvata, o accarezzato la guancia.
Una volta giunti a casa, Mike si scusò ancora una volta per aver perso il controllo, ci salutammo e portai la mia amica barbona in casa.
Riuscii a mettere Amanda a letto, dopo tanta fatica, essendo che continuava a sbattere da una parte all'altra. Ma alla fine si addormentò senza problemi.
Io ero assorta nei miei pensieri, che ovviamente mi riportavano in un unico sguardo, ma dovevo scacciare quelle idee, io ero fidanzata. Però una domanda cominciò a girarmi in testa... Amavo Mike? Mi addormentai senza avere una risposta, ma forse avere dei dubbi sul mio ragazzo ne era già una.
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Sotto la luna piena
Fantasy"Bisogna amare oltre il mare" Non pensavano di innamorarsi, eppure è stato così. Entrambi incatenati al loro passato e con un grande segreto da nascondere... Elèna trascorre la sua vita tra scuola, un lavoro, la migliore amica e il suo ragazzo; la m...