Capitolo 1 - L'Inizio

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Tutto ebbe inizio così... durante il mese di novembre... quella sera in tempesta, nella fredda città di Forks; con i tuoni che ruggivano più forti che mai, con la pioggia che precipitava con violenza al suolo, con il vento che si insinuava tra i capelli dei passanti, con le foglie che si disperdevano nell'aria... fu lì, in quell'istante che lo vidi.

Una settimana prima...

Ed eccoci qua, mi chiamo Elèna Brooks, ho 18 anni, frequento l'ultimo anno dello scientifico; vivo sola con mia madre, e infine ogni tanto faccio qualche lavoretto extra in un negozio di fiori, e questo grazie a mia madre, Lara Crawford, che fortunatamente conosceva la proprietaria. Mi frequento da poco con il belloccio della scuola, Mike Bearly.
Be' che altro dire, se vi piacciono le storie in cui per la protagonista finisce con un "e vissero felici e contenti", allora potete anche cambiare libro; perché in questo caso sarà una sfida contro il tempo.
Dormivo, quando all'improvviso sentii un frastuono, e chi poteva essere se non mia madre?
<<Elèna, svegliati o farai tardi>> sentii con voce autoritaria. Mamma cominciò ad aprire tutte le tende blu della finestra, come era suo solito fare.
Appena la luce mi colpì in viso spalancai del tutto gli occhi, rassegnata.

<<Mamma, ancora un minuto, per favore>> dissi sbadigliando.
<<Potevi pensarci prima di stare al telefono fino a tardi con Amanda>> mi rispose togliendomi le coperte.

-Elèna
<<Va bene, ora mi alzo>> dissi arrendendomi.
Guardai l'orologio e mi resi conto che veramente ero in ritardo; mi vestii in fretta e furia con i miei amati jeans e la mia compagna di avventura, la camicia nera e bianca a righe; e scesi in cucina prendendo la mia borsa.
<<Hai preso i libri?>> chiese mamma.
<<Sì, a dopo>> dissi chiudendo la porta.
Salii nella mia piccola Fiat, e misi una raccolta della mia musica preferita, i Coldplay, e partii.
Dopo un quarto d'ora arrivai a scuola, parcheggiai la macchina e scesi, dirigendomi verso il mio ragazzo Mike, e dalla mia migliore amica Amanda Vega. Ci conosciamo da quando eravamo bambine, siamo talmente diverse in tutto e per tutto; dai miei lunghi capelli neri e ai suoi a caschetto biondi; io molto timida e lei la persona più estroversa che avessi mai conosciuto. È proprio questa diversità ad unirci ancora di più.
<<Hey dormigliona, ce l'hai fatta ad arrivare>> disse Amanda abbracciandomi.
<<Ciao piccola>> disse Mike, baciandomi a stampo, in segno di saluto.
<<Oh, non ci provare, è stato anche grazie a te se sono arrivata ora, visto che mi hai tenuta sveglia, fino alle tre del mattino>> ribattei, divertita. Era sempre la solita amica pazza che diventò mia sorella molto presto.
<<Dettagli, dettagli>> aggiunse lei, sventolando le mani con fare vanitoso.

<<Mh, avete dei segreti, posso sapere quali sono?>> aggiunse Mike.
Io e Amanda ci scambiammo un'occhiata complice, dicendo all'unisono <<Sono cose da ragazze>> ridendo a crepapelle.
Non potevo certo dire al mio ragazzo tutte le scappatelle che mi raccontava la mia migliore amica.
Suonò la campanella interrompendoci dalla nostra conversazione. Siamo pronti per la tortura.
<<Meglio andare se non vogliamo beccarci una strigliata dal professore di matematica>> disse Amanda.
Mike mi baciò <<Io ho lezione di inglese, ci vediamo dopo ragazze>>.

Entrammo in aula, fortunatamente per me, il prof ancora non era arrivato e così ci mettemmo alle ultime file di banchi, quando arrivò Samantha Packet, la ragazza più stronza della terra; si credeva sempre superiore agli altri e doveva calpestare chiunque lei ritenesse uno sfigato, compresa me. Era accompagnata dal suo bel ragazzo, Logan Reese, il solito affamato che divorava ogni ragazza che incontrava. Si fermarono davanti a noi con aria di sfida. Lei aveva una minigonna nera e un body scollato, e non poteva mancare il suo tacco 12, come se dovesse sempre dare spettacolo. Lui sembrava appena uscito da una rivista di moda; sembravano proprio Barbie e Ken. Si formò un sorrisetto sul volto malvagio di Sam e disse <<Guarda chi ha deciso di unirsi a noi, Elèna... non riesco ancora a capire come faccia Mike a stare con una perdente come te; lui è così appetitoso>>, nel viso di Logan si formò un mezzo sorriso, e gli fece l'occhiolino. Serrai i pugni sotto il banco e contai mentalmente fino a dieci per non spaccarle il suo bel visetto finto e pieno di trucco e replicai <<Be' Sam, a differenza vostra sarò poco popolare, ma almeno il mio ragazzo non va a letto con le altre... dico bene Logan?>> dissi voltandomi verso di lui, con aria di sfida. In tutto questo Amanda cercava di sforzarsi di non ridergli in faccia... no non è vero, gli ha letteralmente sputato in faccia per ridere; la adoro.
Logan abbassò lo sguardo e sorrise, Sam cambiò espressione, e lanciò uno sguardo velenoso verso di me pensando di intimidirmi; per quello che mi importa. All'inizio avevo il terrore di incontrarla nei corridoi ma grazie ad Amanda che mi ha aperto gli occhi, ho imparato a tenerle testa.
Sam sbottò <<Tanto per cominciare questo è il mio posto, togliti>>, <<Non mi risulta che ci sia scritto il tuo nome da qualche parte, quindi togliti tu>> ringhiai in risposta.
Sam mi fulminò con lo sguardo... e Logan vedendo che la situazione stesse degenerando, intervenne portandola via.
Io e la mia migliore amica ci scambiammo un'occhiata trionfale, battendoci il cinque.
Entrò il professore, mettendo ordine in aula con un solo schiocco di dita. Dopo circa due ore di lezione di matematica, la materia che odio di più, noi andammo in mensa per ricreazione. Ci sedemmo vicino a Mike, che ci aspettava pazientemente.
<<Ragazze, ho delle novità>> ci disse e noi ci scambiammo un'occhiata interrogativa.
<<Dicono che uno di questi giorni dovrebbe arrivare un nuovo ragazzo, nessuno sa niente di lui, solo che sia un tipo che sta un po' per le sue, un po' misterioso>> disse, alzando gli occhi al cielo.
<<Oh finalmente, qualcosa di interessante, sarà la mia nuova preda se è così figo come dicono gli altri>> disse Amanda.
<<Mh la vedo difficile, si dice che sia un solitario e che raramente lascia che qualcuno si avvicini>> ribatté Mike.
Questa risposta per qualche strano motivo mi fece riflettere e mi portò a pensare a questo bel tenebroso.
<<Nessuno può resistermi>> completò Amanda. Scoppiammo tutti a ridere.

<<Allora stasera vogliamo andare in quel nuovo pub che hanno appena aperto?>> chiese Amanda.
<<Non saprei, devo studiare, domani è martedì, ho una verifica>> borbottai.
<<Oh, andiamo, ti divertirai con noi>> supplicarono Mike e Amanda.
<<Va bene, va bene, ci vediamo stasera... alle sette in centro?>>
<<Perfetto>> dissero loro due.
Finita la ricreazione, tornammo ognuno nella propria classe e una volta terminate le lezioni, uscimmo.
<<Ci vediamo stasera>> disse Mike, baciandomi.
<<Va bene, noi mangiamo da me, ci prepariamo e poi veniamo lì>> dissi, salendo in auto.
<<Va bene, piccola>>.

Sotto la luna pienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora