Erano le sette, avevamo passato il pomeriggio parlando del tradimento da parte di Mike.
Amanda si rese conto che ero diversa, molto, come se non mi importasse di ciò; sapeva che c'era qualcosa che mi turbava, e pensava di sapere il nome di costui, che portava confusione nella mia mente. Ma preferì non fare domande, conoscendomi sa che lo avrei confessato quando ero pronta.
Alla fine decidemmo di passare la domenica sera tra ragazze, essendo che neanche mamma era a casa, purtroppo il lavoro come cuoca, la teneva molto lontano da casa.
<<Che ne dici di andare a prendere qualche film e schifezze con cui ingozzarci?>> chiese Amanda.
<<Oh sì, ma solo film horror o al massimo comici>> decisi.
Amanda annuì e ci dirigemmo verso il minimarket più vicino.
Prendemmo una raccolta di film, patatine e cose varie.
Tornammo a casa, intente a mettere il film e a preparare pop corn; quando sentimmo sbattere contro la porta, come se qualcuno la stesse prendendo a testate.
<<Elèna apri, voglio solo parlare>> disse la voce.
<<Mike sparisci, non voglio>> dissi, esausta.
Riconobbi subito dalla sua voce, quanto fosse ubriaco."Uff neanche una serata in pace"
<<Apri!!>> disse lui, furibondo.
<<Non aprire, le persone ubriache non capiscono un tubo di quello che fanno>> disse Amanda, impaurita.
<<Sei ubriaco, vattene a casa>> urlai, con tono severo.
Si sentì un silenzio per alcuni secondi. Poi una forte spallata alla porta.
<<Apri questa maledetta porta!!>> disse Mike, furioso.
Facemmo un balzo per lo spavento.
<<Che cosa facciamo?! Questo è impazzito>> domandò Amanda.
Fu lì, un lampo di genio che mi arrivò e non seppi perché.
<<Ho un idea, ma non devi giudicare>> dissi.
<<Ok, qualunque cosa, basta che ci faccia uscire da questa situazione>> disse Amanda, agitata.
Tirai fuori il cellulare, composi un numero e cominciai a chiamare.
Al secondo squillo, risposero.
<<Pronto?>> chiese lui.
<<Pronto, Damon, ho bisogno di te>> dissi
Amanda rimase di stucco, ma sapeva di non avere scelta.
<<Che succede?>> chiese lui, preoccupato.
<<Mike... è qui, davanti casa mia, vuole entrare... è ubriaco... io... ho paura>> dissi, soffocando un singhiozzo.-Damon
Ricevetti una chiamata da Elèna e risposi subito:
Sentendo la sua voce così, spezzata dalla paura, mi irrigidii.
<<Arrivo subito>> dissi, e attaccai. Mi precipitai sulla moto senza pensarci un secondo.-Elèna
Amanda mi guardò con un sopracciglio alzato.
<<Ti avevo avvertito di non giudicare>> dissi, puntando il dito.
Amanda alzò le mani <<Oh, non ho detto nulla, ma... come facevi a sapere il suo numero?!>>.
Ci pensai un momento... avevo passato metà delle giornate a fissare il suo nome in rubrica; così tanto che avevo imparato il suo numero a memoria.<<Non lo so, ora aspettiamo>> tagliai.
Amanda annuì.
Sentimmo un gran sospiro.
<<Va bene, non vuoi aprirmi, farò in altri modi>> disse Mike.
Ci scambiammo un occhiata, quando... in un attimo tutto il vetro della finestra si frantumò in mille pezzi, colpendomi su una mano provocandomi un taglio superficiale.
E Mike entrò.
<<Ma sei fuori di testa?!>> dissi arrabbiata, e tenendomi forte la mano , con il sangue che colava.
<<Non mi hai lasciato scelta>> rispose Mike.
Amanda portò un panno da avvolgere alla mia mano sanguinante; rivolse uno sguardo sprezzante a Mike, dicendo <<Guarda cosa le hai fatto, psicopatico!>> .
Strinsi forte il panno per evitare di sporcare maggiormente il pavimento.
Mike fulminò Amanda e la spinse bruscamente, facendola cadere a terra.
Lei emise un gemito di dolore.
<<Amanda!!>> gridai , avvicinandomi a lei.
Ma venni bloccata da Mike, mi prese per un braccio, stringendo forte.
<<Adesso vieni con me e parliamo una volta per tutte>> ringhiò Mike.
<<Non ho niente da dirti, lasciami!!>> urlai più forte.
<<No!! Devi capire che per me non ha significato niente>> rispose Mike, stringendo la presa sul suo braccio.
<<Mi fai male, lasciami!!>> dissi, cercando di liberarmi.
In quell'attimo, la presa di Mike si allentò, e cadde a terra, violentemente.
<<Non toccarla mai più, pezzo di merda!!>> disse Damon, con tono arrogante e sguardo assassino.
Mike si rialzò, caricando contro Damon, che a sua volta lo bloccò all'istante, ributtandolo a terra.
<<Sei ubriaco, sparisci!!>> gli urlò Damon, ad un soffio dal suo viso.
Mike si alzò, avvicinandosi alla porta, ma non prima di avvertire Damon <<Non finisce qui, lei non sarà mai tua>>. Si voltò e andò via, sbattendo la porta.
Tornai di nuovo a respirare e dissi <<Grazie Damon, per essere venuto qui, scusami, io.... non volevo disturbare, ma è piombato qui e non sapevo...>>. Mi strinse tra le sue braccia immediatamente.
STAI LEGGENDO
Sotto la luna piena
Fantasía"Bisogna amare oltre il mare" Non pensavano di innamorarsi, eppure è stato così. Entrambi incatenati al loro passato e con un grande segreto da nascondere... Elèna trascorre la sua vita tra scuola, un lavoro, la migliore amica e il suo ragazzo; la m...