Capitolo 10 - Incubi

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Tornammo in salone, con varie cose da bere e da mangiare, e spezzai il silenzio <<Allora Damon, noi avevamo scelto un film horror, se per te va bene>>.
<<Non c'è problema, li adoro>> rispose lui, divertito.

-Damon

Se solo sapesse ciò che vedo tutti i giorni, niente mi fa più paura.
<<Avete molto in comune ragazzi, comunque io mi metto sulla poltrona e voi sul divano, va bene?>> disse Amanda, con un sorriso a trentadue denti.
La fulminai con lo sguardo, sapeva benissimo che ero timida, e con lui ancora di più.
A risvegliarmi dal pensiero di non uccidere la mia amica, rispose lui <<Certo>>.
Arrossii e ci sorridemmo.
Scegliemmo il film e lo mettemmo.

-Amanda
Dopo nemmeno venti minuti, i piccioncini dormivano, Elèna appoggiata sulla sua spalla e lui con un braccio che la teneva stretta. Sorrisi soddisfatta, avevo messo di proposito un film noioso così da lasciarli lì da soli, così salii in camera.

-Elèna
Sento il suo respiro farsi irregolare, sento i suoi passi accelerare; il suo odore mi fa accapponare la pelle... mi sta raggiungendo... mi prenderà di nuovo, pensai.
Corsi il più possibile senza fiato, ma era inutile, mi avrebbe sempre preso, mi avrebbe sempre fatta sua, in un modo talmente brutale da farmi girare la testa.
Me lo ritrovai faccia a faccia, pronto a portare a termine le sue intenzioni, quando due mani mi riportarono alla realtà. E mi ritrovai nel letto, tutta sudata e tremolante.
Feci un sospiro di sollievo, felice che fosse solo un brutto sogno, ma mi sbagliai, ancora una volta.
Quei due occhi erano lì, anche appena sveglia, mi osservava, come fa un leone con la sua preda.
Cominciò a toccarmi, mi tappò la bocca con una mano, mentre con l'altra mi alzava il vestito e mi strappava l'ultimo strato di tessuto rimasto, che lo separavano dalle sue perversioni.
Io cercai di opporre resistenza, inutilmente, come sempre d'altronde. Urlai più forte che potei, ma ormai si era abbassato i pantaloni, la sua eccitazione era alle stelle e non avevo scelta, se non stare in silenzio ed evitare i lividi che mi avrebbe causato.
La mia salvezza, mi portò nella vera realtà.
<<Elèna svegliati!!>> gridò Damon, scuotendola.
Osservò Damon, ancora sconvolta.
Non potevo crederci, lo avevo sognato per bene due volte, ed erano uno più pauroso dell'altro, ed ero riuscita a svegliarsi solo grazie a colui che aveva davanti.
<<Dimmi qualcosa, che ti succede?>> continuò Damon, spaventato per la prima volta.
Scoppiai in un pianto liberatorio, gettandomi tra le sue braccia, che mi accolsero senza la minima esitazione.
Damon mi accarezzò i capelli, sussurrandomi parole rassicuranti all'orecchio.

-Damon
Ero addormentato e dormivo beato grazie alla ragazza accanto a me. Le avevo messo una coperta appena crollò dal sonno, e l'avevo tenuta stretta a me finché avessi potuto. Ad un tratto mi svegliai di soprassalto sentendola urlare. Stava sognando, cercavo di svegliarla da qualche minuto ma era inutile. Sentirla gridare e sentirmi così impotente mi stava lacerando il petto.

-Elèna
Dopo alcuni minuti di silenzio, a volte spezzato dai miei singhiozzi, Damon mi asciugò le lacrime, con una delicatezza infinita; e in quel momento pensavo solo a come fu possibile, non provare il solito dolore, con lui accanto era diverso, sapeva colmare metà dei miei incubi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2022 ⏰

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