Capitolo 23

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...nel mentre Carmen...
Mi preparo per uscire a fare una passeggiata e il telefono mi squilla. Strano. Di solito la gente
preferisce scrivere messaggi. Non è una chiamata qualsiasi, è una chiamata di gruppo. Pervinca sta chiamando me, Elis e Sia. Rispondiamo tutte senza esitare troppo. Sappiamo che è innocente e tutte aspettavamo con ansia sue notizie. Eccola infatti, sta chiamando. Quando rispondo però non sento quello che vorrei sentire. Sento una voce singhiozzante. Mi preoccupo. Pervinca inizia a raccontare qualcosa: "ragazze aiuto, non potete capire, è morto, È MOR-"e la chiamata si interrompe sempre di più. Continua a provare a dirci qualcosa ma senza risultati. L'unica cosa che
sento è la sua voce impaurita che ci dice di raggiungere casa sua. Con fretta, prendo le chiavi, la giacca, il penny board ed esco. Non ci penso due volte. Tutto ciò mi inquieta, tanto ma ormai la faccenda mi riguarda. Cerco di arrivare in fretta, ci sto provando veramente. Sto arrivando. Il posto comincia a sembrare familiare. Inoltre non abitiamo molto lontane l'una dall'altra. Arrivo davanti a
casa sua. Nel giardino vedo Elis e Sia. Mi fanno segno di entrare. Dicono che il cancello era aperto. Siamo nel giardino di Pervinca. Lei non c'è però. Non mi preoccupo più di tanto inizialmente. È una ragazza coraggiosa. Ma dopo che il tempo inizia a scorrere e lei non appare comincio ad impanicarmi. Elis dice che è strano che non sia già qua. "Speriamo che l'assassino non l'abbia trovata" dico io. Eccola! Sta arrivando. Corre. Arrivata vicino a noi ci dice di salire a casa sua. Abita in un appartamento. Si siede sul divanetto e inizia a raccontare. Ci parla di questa donna, che a quanto pare potrebbe essere la nostra ricercata. Dice che ha strani interessi per la scuola. Ci fa vedere delle foto. La storia si fa interessante.

4 perfette sconosciuteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora