Capitolo 3

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...nel mentre Elis...
Sono seduta in questa aula davanti ad uno degli anonimi banchi della mia scuola insieme ad altre tre ragazze, controllata dallo sguardo severo del custode. Mi fa strano essere qui, dopo l'orario della fine delle lezioni, a scontare il mio castigo.
Non sono mai stata in punizione e non avrei mai voluto finirci, ma non sono proprio riuscita a stare zitta quando la professoressa ha cominciato a dire che i jeans non sono adatti a una ragazza perbene e che a scuola avrei dovuto presentarmi in gonna e camicia. Non viviamo più nel medioevo! Non pensavo che ci sarebbe stata una ragazza coraggiosa, almeno quanto me, che si sarebbe ribellata rischiando di finire in punizione. Invece Sia ha superato persino me buttando i libri per terra e appoggiando la mia ribellione. La professoressa si è arrabbiata quando abbiamo cominciato a "discutere" con lei per difendere il diritto delle ragazze di vestirsi come più gli piace, specie se si tratta semplicemente di una questione di comfort e nel completo rispetto del decoro e delle regole della scuola, e così ci ha costrette a rimanere qui.
Proprio non vorrei esserci, anche perché mi ero ripromessa che quest'anno sarei stata una studentessa modello, visto che questo potrebbe essere l'unico anno all'estero che farò nella mia vita, e mi pare che invece le cose congiurino contro di me...
Appena arrivata nella scuola belga ero entusiasta dell'atmosfera che si respirava qui... per me, venuta da una cittadina non troppo grande del nord Italia, era tutto nuovo. Ci ho messo un po' ad abituarmi alla lingua e soprattutto al cibo, ma adesso riesco a capire quasi tutto quello che mi viene detto, e so cosa prendere alla mensa scolastica!
Ma forse è meglio che mi presenti, e che prima di iniziare questa storia sappiate qualcosa di me.
Mi chiamo Elis, ho 14 anni e sono sempre stata una ragazza abbastanza calma e tranquilla, ma anche molto determinata. Sono molto brava con le lingue straniere e credo che sia proprio per questo che sono riuscita ad imparare la lingua locale così in fretta! Purtroppo, ho sempre avuto il brutto vizio di rispondere quando qualcuno dice qualcosa di falso o che non mi sta bene. Odio subire delle ingiustizie. Soprattutto se parlando si possono evitare!
Ho sempre sognato di andare a studiare all'estero e quando mi si è presentata l'opportunità non me la sono lasciata sfuggire! La mia scuola italiana ha aderito al progetto di scambio culturale con diverse scuole d'Europa e appena l'ho saputo ho scatenato una guerra in famiglia per convincere i miei genitori a mandarmi in una delle scuole che potevamo scegliere, coinvolgendo anche i miei fratelli Andrea e Leonardo. È stato davvero difficile convincerli, ma alla fine ho vinto io!
Ovviamente
sono dovuta scendere a compromessi con i miei e mi hanno selezionato solo alcune delle scuole che il progetto offriva. Ed ecco come mai ora mi trovo in Belgio, in quest'aula silenziosa, alle sette passate della sera, con quattro sconosciuti.

4 perfette sconosciuteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora