Fabrizio
Possiamo dire che la settimana prima dell'inizio del festival è passata più tra interviste e prove che vedendoci purtroppo, ma per fortuna a distrarmi da tutto c'era la presenza del mio amico Ermal, quasi un fratello ormai.
L'ultima sera di prove e poi libertà per un paio di giorni. Però in quell'ultima prova mi soffermo ancora di più su Niccolò, che ormai è sempre più padrone della sua stessa canzone e del palco. Ermal accanto a me a volte mi fissa, vorrei tanto sapere cosa pensa ma glielo dirò dopo in camera, ho deciso. D'altronde un fratello sa mantenere un segreto no?
Finita anche la sua prova andiamo dietro le quinte dell'Ariston e lo raggiungo <Niccolò sei sempre meglio, spaccherai, anche Ermal ne è convinto, intanto godiamoci sti due giorni di libertà prima dell'ansia> gli dico stringendolo forte.
<Confermo> dice Ermal che lo abbraccia a sua volta e la scena mi riscalda un po' il cuore.
Gli dico a che ora ci saremmo visti per cena e ci dirigiamo nelle nostre camere. <Oooh, mo me faccio na bella doccia e mi butto un po' sul letto> dico sfinito ad Ermal che prontamente mi risponde <E la settimana del festival che fai, ti droghi?>
Avrò fatto forse una faccia piccata da questa sua uscita, tanto che lo sento dire <scusami, non volevo>
<Tranquillo Erm, acqua passata>
Lui rimane in silenzio per un po' e io seduto sul letto incapace di alzarmi anche per andare a fare la doccia precedentemente annunciata finchè il silenzio non viene rotto da una domanda <Ma.. come mai tieni così tanto a questo ragazzo? Perchè siete dello stesso quartiere?> mi guarda con un sorriso.
Mi sono ripromesso di dirglielo oggi in camera e glielo dirò <Sì.. beh.. più o meno..> non so da dove cominciare <Siediti che mi fai ansia va> mi guarda interrogativo come a dire - sì ma vai avanti - e si siede <Ecco c'è.. una cosa che devi sapere. E che dico solo a te perchè sei mio fratello ormai>
<Dimmi tutto Fabbrì, io non giudico e non dico>
<Da dove cominciare..> e gli racconto più o meno brevemente tutti i fatti accaduti per concludere con <Insomma, Niccolò è mio figlio>
Adesso la sua faccia è ancora più interrogativa ma subito diventa comprensiva e sorride <Ecco perchè sei così orgoglioso di lui.. e perchè guardi quella signora così> mi prende in giro facendo una faccia sexy.
Io prendo il cuscino e comincio a darglielo addosso <Ma finiscila!> E continua a ridere finchè non blocca il cuscino e mi abbraccia
<Non ti preoccupare, io non lo dirò e quando lo dirai a lui sarà una liberazione. Sicuramente ci rimarrà davvero di sasso all'inizio ma poi ragionando a mente lucida capirà e anzi ne sarà orgoglioso di avere te come padre> Si stacca e mi guarda <Ma glielo dirai?>
<Sì, testuali parole di Anna - Se Niccolò vince, potrai dirgli tutto - e io sono sicuro che vincerà, è superiore a tutti. Quel Mirkoeilcane anche è forte ma lo batterà, me lo sento>
Mi sorride <Sì.. sicuramente lo fotterà> Si alza di scatto e si chiude in bagno <Ma io ti ho fottuto la doccia!> Ridiamo entrambi e senza accorgermene mi addormento.
<Fab.. Fabbrì, svegliati che dobbiamo andare a cena tra poco> La voce di Ermal mi risveglia insieme alle sue scosse sul mio braccio per svegliarmi meglio.
<Ma che ore sono?> chiedo.
<Tra 20 minuti devi essere a cena con Nic e la sua.. tua.. beh con gli altri membri della famiglia>
STAI LEGGENDO
L'abbraccio di un figlio al padre || Ultimo e Fabrizio Moro
Short StoryFabrizio voleva riprendersi tutto il tempo che aveva sprecato utilizzando la sua, la loro, arma migliore: la musica.