Ognuno ha quel che si merita

49 2 5
                                    

Fabrizio

La mattina dopo vengo svegliato da Ermal che mi scuote nel letto <Aò buongiorno pure a te, che c'è?> guardo l'ora e sono le 9 del mattino

<Guarda il telefono> mi dice semplicemente Ermal. Prendo il telefono e vedo che c'è un messaggio, che in effetti mi ricordo essere arrivato di notte mentre io già dormivo e subito penso che sia successo qualcosa. Lo apro in fretta senza vedere nemmeno di chi fosse e leggo che c'è anche una colazione in ballo proprio stamattina, guardo sopra, il messaggio è di Nic

-Ciao Fab! Volevo chiederti scusa di non essere venuto a cena stasera, volevo godermi un po' la città e svagarmi visto che domani inizia il Festival e me la sto facendo sotto! Però volevo ringraziarti ancora di tutto quello che hai fatto e che fai per me, quindi domani colazione alle 9.30 per farmi anche perdonare!-

-Eh ma cavolo chissà se adesso che non gli ho risposto si presenta lo stesso- penso. <Grazie Erm. Mi preparo subito allora!> decido di prepararmi lo stesso e andare a scoprire se veramente si sarà svegliato dopo la serata di ieri insieme ai suoi amici e fratelli.

Chiamo l'ascensore e appena si apre incontro proprio Nic <Oh Fab buongiorno! Ci sei allora, io avevo fame però tu non mi avevi risposto, giustamente vista l'ora, allora non ero sicuro venissi>

<C'hai ragione, in effetti avrei potuto mandarti un messaggio> che scemo, potevo scrivergli almeno un banale "ok" o sapere se era veramente sveglio. Beh comunque la fortuna ha voluto così <Hai fame? Ma come, non sei in ansia?>

<Ammazza che 'nfame, perchè me lo ricordi> ride <Comunque sì c'ho l'ansia ma a sto giro m'ha aperto lo stomaco>

<Mejo, beato a te> in quel momento proprio mi venne in mente che non avevo fame nemmeno un po'.

Ci mettiamo al tavolo e il tempo passa in fretta, forse perchè tra poco comincia veramente il Festival; mi racconta quello che ha fatto ieri sera in giro, tutto quello che gli sta passando per la testa in questi giorni, le emozioni che sente e io lo ascolto volentieri, voglio sapere tutto quello che prova in questi momenti anche perchè a me non va meglio anche se non è la prima volta al Festival, è sempre un'emozione unica ogni volta. Infatti mentre racconta mi sento chiamato in causa da un <E te?>

<E te cosa?> gli chiedo. Ero attento a quello che diceva ma perso nei miei pensieri allo stesso tempo.

<Te come ti senti? Come gestisci tutto questo? Non è la prima volta che vieni e reggi questa tensione>. Gli racconto un po' anche di me e <Infatti quest'anno mi sono portato un fratello e un figlio> gli dico ridendo. Anche lui ride ma non sento la solita risata in realtà; sarà sempre più nervoso. A parte questa mia uscita infelice tutto procede per il meglio fino alla fine della colazione, salutandoci e augurandoci in bocca al lupo come se non ci vedessimo più per tutto il Festival.

Mentre lui entrava in camera e io mi avviavo per la mia stavolta l'ascensore mi fece un'altra sorpresa -E che è questo ascensore oggi- <Buongiorno Anna, dormito bene?>

<Ciao Fab. Sei stato a fare colazione con Nicco? Allora, come lo vedi, come ti sembra? É pronto? Non è che mi sviene sul palco?>

Rido <No! No Anna no, tranquilla, è pronto e non gli succederà niente di male. Giro la domanda a te però... tu sei pronta?> mi guarda e nel mentre le porte dell'ascensore si aprono. Lei esce e mentre le porte si richiudono mi dice <Io sono nata pronta Fab> con un sorriso bellissimo.

É pomeriggio e cominciano le prove generali, anzi generalissime, del Festival. Io ed Ermal ci sentiamo prontissimi, <Abbiamo un pezzo che è una bomba!> mi dice Ermal

L'abbraccio di un figlio al padre || Ultimo e Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora