L'inizio è musica, l'inizio è vita

175 9 1
                                    


Dal giorno del concerto continuammo saltuariamente a vederci, mi raccontò tante cose di lui e anche della sua famiglia. Mi raccontò di come era stato il suo rapporto con la scuola, con l'adolescenza, del suo migliore amico Adriano, di Federica, del fratello. Riuscì anche a fare altri piccoli concerti da solo e per quei concerti mi scrisse anche Anna che mi ringraziò ancora. Ma quel giorno Niccolò aveva una notizia in più da dirmi e anche io. Eravamo entrambi mancati svariati giorni e devo dire che ogni volta che non lo vedevo per lunghi periodi mi mancava davvero.

Eccoci allo stesso bar dove ci vedemmo la prima volta. Appena entro saluto Chiara come se ci conoscessimo da tutta la vita ormai. Io sono sempre il primo ad arrivare ad ogni appuntamento, non mi rinfaccia più quell'unica volta.

Eccolo che arriva e sua volta saluta Chiara e si prende la briga di ordinare per tutti e due ancor prima di avermi salutato.

Ci abbracciamo e lo ringrazio dell'ordinazione preventiva <Fabrì non sto più nella pelle> è elettrizzato cosa mi dovrà dire

<E dimme Nic che so curioso, riesci sempre a metteme ansia>

<Prima famme ingranà co un caffè che sennò>

Prontamente Chiara arriva con quanto richiesto con il suo solito sorriso raggiante.

Beviamo e mangiamo in silenzio, cosa strana, mi domando sempre più cosa mi deve dire.

<Aò Niccolò allora? Sei troppo taciturno me devo preoccupà?>

<Nono macchè anzi. È una notizia bellissima>

<Allora famo così, mo te metto l'ansia pure io perché pure io ho una notizia bellissima da darti. Ma ovviamente, se non me dici la tua, io sto muto come un pesce> ora che so che anche lui è curioso a sua volta, perché lo conosco, vedo che freme sempre di più nel dirmi la notizia

Lo vedo pian piano sorridere da solo, quel sorriso che comincia con le labbra ancora chiuse e piano piano si allarga sempre di più <Fabrì... so passato e mi hanno preso>

<Preso a cosa che non m'hai detto niente?!>

<Preso.. preso a Sanremo! Sanremo Giovani! Sarò in gara, non te lo volevo dì, volevo fosse una sorpresona. Tanto sapevo che non guardi tv e non vedi niente quindi immaginavo avessi saltato anche gli appuntamenti televisivi di Sarà Sanremo e non avresti mai saputo che ero là.>

<Ah ecco perché spesso non c'eri ultimamente!> bene, anche il destino aveva proprio voglia di farci stare insieme <Ma questa è una notizia meravigliosa Niccolò, ed è un altro passo in più questo, sono già sicuro che vinci, pensa>

<Oh oh eddai eh, non portà sfiga che se dici così poi magari non se avvera niente, famme toccà va> le sue risate erano sempre contagiose

<Eh mammamia che porto così sfiga allora? Vabbè se sei tanto spaventato de questo lo sai che te dico? Che vengo pure io a Sanremo co te>

<Mi vuoi accompagnare? Daje a me va bene e penso a tutta la famiglia, ti devono molte cose> 'sì anche un figlio' pensai

<Nono Niccolò... io devo venire per forza a Sanremo. Io partecipo a Sanremo. Con Ermal Meta>

<Ma che stai a dì, davero?> ormai i suoi occhi brillavano spesso

<Eh sì Nic. Senti viè qua e famme senti la canzone tua> sposta la sedia vicino a me e mette Rai Play sul cellulare <Come si chiama la canzone?> gli chiedo prima che parta il video

<Il ballo delle incertezze> parte il video. Mentre va la canzone sul telefono penso che non vedo l'ora di sentirlo di nuovo cantare dal vivo, sentirlo nuovamente nelle mie orecchie da sopra al palco. La canzone è perfetta, senza aver sentito le altre sono sicuro sia nettamente superiore e glielo dico <Sei nettamente superiore agli altri, sei un vincente Niccolò>

<Grazie Fabrì ma che ne sai? Manco li hai sentiti. Oh manco mi padre m'ha detto ste cose quando l'ha ascoltata> dice sorridendo

<E certo> dico io quasi stizzito

<Che vuol dire e certo?> si acciglia un attimo

Devo riprendere in mano un attimo la situazione con una scusa <E certo nel senso... che noi tra cantanti ci capiamo, so riconoscere l'arte quando è superiore a prescindere. E poi te vole tenè coi piedi per terra no?>

Ride di nuovo <Tu sei pazzo, con tutte ste lusinghe mi farai montare la testa>

<Appunto, vedi. Comunque no eh, questo mai ricorda, mai montarsi la testa> è proprio l'ultima cosa che deve fare, è un ragazzo stupendo, genuino.

E adesso entrambi non vediamo l'ora di stare a Sanremo insieme. Mi chiede come mai con Ermal Meta <Perché tu ancora non sei nei "big"> gli rispondo ridendo e poi gli dico come è nata la cosa e la reciproca stima che c'è tra di noi e mi chiede se posso fargli un pezzo in anteprima <Scordatelo, se mi beccano ci squalificano> e aggiunge che non è giusto si sappiano prima le canzoni dei Giovani.

Pago il conto a Chiara e ci lasciamo con la promessa che domani ci saremmo rivisti per metterci d'accordo su questa "gita".

Niccolò

'Che culo che c'è pure Fabrizio a Sanremo!' penso in un francese elegante mentre sono sdraiato sul letto. Ogni occasione è buona per dargli dimostrazione delle mie capacità, perché del suo giudizio mi fido, delle sue lusinghe ed anche delle sue critiche perché quando c'è da farmene una me la fa senza peli sulla lingua. Siamo molto simili, due teste calde, due che possono sembrare antipatici visti così ma in realtà sono due piacioni che non farebbero mai del male e si ride pure tanto. Si è creato quasi un rapporto padre figlio si potrebbe dire. Gli confido tutto ormai, anche quando sono giù di morale, ma lui ha sempre le parole buone per tirarmi su.

Come se fosse una cosa nuova sono agitato da questa esperienza futura e a mettermi ancora più ansia c'è la Honiro, la mia etichetta, Adriano che mi raccomanda al telefono ottomila cose che da una parte mi entrano e da una parte mi escono <Famo prima a vedesse tra poco Adrià> gli dico per chiudere finalmente il telefono.

Mentre metto giù il telefono sento i miei rientrare, esco dalla stanza e voglio dargli la notizia che Fabrizio sarà con noi

<Ve devo dì na cosa> ah ecco, erano andati a fare la spesa <Fabrizio viene a Sanremo>

Immediatamente mia madre smette di mettere apposto quanto comprato e mi guarda <Non c'è bisogno, siamo già in parecchi per te non glielo hai detto>

<Ma che stai a dì mà. Apparte che lui se vuole venire viene senza il tuo consenso, secondo poi viene per forza perché lui a Sanremo ci partecipa pure. In duetto con Ermal Meta. Che non per dire ma viene sempre da Sanremo Giovani di pochi anni fa>

Mi guarda pensierosa ma le esce solo <Ah> riprendendo a disfare la spesa

<Ma perché ogni volta che...> quasi urlo questo inizio di frase per poi bloccarmi di colpo. Non voglio dire questa frase davanti mio padre, potrei suscitare qualche reazione sbagliata da una possibile ipotesi sbagliata. 'Ma perché ogni volta che parlo di Fabrizio deve fare così'.

Per fortuna suona Adriano alla porta e mi precipito.

L'abbraccio di un figlio al padre || Ultimo e Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora