Non so se ci riesco

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POV MATTIA:

"ti sto solo baciando e ti stai già contorcendo dal piacere" come osa dire una cosa del genere, se voglio riesco ad avere tutto l'auto controllo del mondo e glielo dimostrerò.

Andai nella stanza blu dove trovai Simone seduto che suonava la chitarra, la sua espressione concentrata lo rendeva ancora più carino, Simone è un gran bel ragazzo è che sono sempre stato impegnato a guardare Christian da non accorgermene.

M: "Ei" dissi appoggiandomi al telaio della porta , subito smise di suonare e mi scrutò per poi ricevere uno dei suoi sorrisi che facevano svenire la maggior parte delle ragazzine fuori.

S: "Ei piccolo" perché avevano tutti la fissa di chiamarmi piccolo, stava diventando irritante anche se quando lo faceva Christian mi piaceva.

Mi sedetti nel letto accanto al suo quando Christian fece irruzione nella stanza facendo finta di cercare qualcosa nel letto di Gigi, cercai di nascondere un sorriso, mi piaceva questo suo lato geloso non potevo negarlo.

M: "Christian?" non si girò verso di me, si limitò a rispondermi un "si?" come se tutto quello che stesse facendo in quel momento fosse assolutamente normale.

Simone continuava a guardarlo male e io ancora una volta dovetti trattenermi per non scoppiargli a ridere davanti, "ti serve qualcosa?" domandai di nuovo al mio ragazzo che non era ancora mio, ma facciamo finta di si.

C: "Si, dovevo prendere gli occhiali a Gigi ma gli dirò che non li ho trovati" disse per poi baciarmi senza preavviso davanti a Simone "ci vediamo dopo piccolo" fece un sorrisino soddisfatto e uscì dalla stanza.

Mi aveva appena baciato davanti Simone che a poco perdeva la mascella perché aveva la bocca spalancata.

Sapevo benissimo che l'avesse fatto di proposito perché ho visto Gigi 10 minuti fa e aveva gli occhiali in testa, possibile che mi abbia baciato davanti a lui? a che scopo?

S: "Ma quindi voi due..?" scontato mi facesse questa domanda..

M: "Ci stiamo frequentando, ma adesso non importa, fammi sentire quella canzone" cercai di deviare il discorso perché non sapevo nemmeno io cosa fossimo e non volevo volevo illudermi di una cosa che magari non si sarebbe avverata.

S: "No non mi va più, vado a fare una doccia che dopo dobbiamo cenare" disse posando la chitarra sul letto per poi dirigersi in bagno chiudendosi la porta alle spalle, ecco ci mancava solo questo.

Mi alzai e andai nella mia stanza dove trovai Christian disteso sul letto intento a scrivere qualcosa su un quadernino che si portava sempre dietro. Quando mi vide lo posò subito dentro il comodino per poi osservarmi con un'espressione rilassata.

Mi sedetti in mezzo alle sue gambe e lo guardai male,
"dimmi" davvero? mi stava prendendo in giro?

M: "Simone non vuole parlarmi, si sarà incazzato" anche se cercava di nasconderlo sapevo benissimo che stava godendo parecchio, era riuscito nel suo intento.

C: "E allora? sa che stai con me, adesso è incazzato perché ti vuole matti quindi ho messo in chiaro le cose facendogli capire che quello che è mio non è suo."

Morte.

No davvero.

Il mio battito cardiaco era aumentato così tanto che probabilmente sarei collassato da un momento all'altro. Io sono suo? Noi stiamo insieme? Mi ritiene di sua proprietà? 10 100 1000 domande che tartassavano la mia testa.

M: "Noi non stiamo insieme Christian" mi pesavano quelle parole ma non volevo farmi troppi film quindi meglio tenere i piedi per terra così da non restare delusi.

C: "Lo so Mattia non c'è bisogno che lo ripeti ogni secondo" il suo tono si tramutò in rabbia e subito capì che avevamo sbagliato a dire quella frase.

M: "Voglio solo mettere le cose in chiaro"

C: "E mettile in chiaro quanto cazzo ti pare ma non ripetermelo ogni secondo come se la colpa fosse mia che ancora non te l'ho chiesto, lo sai anche tu che non mi sento pronto ad una relazione, soprattutto qui dentro che siamo circondati di telecamere che ci riprendono 24 ore su 24, può darsi anche che non sarò mai pronto a questa relazione quindi non aspettarti tanto" mi urlò in faccia.

Eccolo tornato, il Christian stronzo che non gliene frega degli altri ma solo di se stesso, non gli importa di quanto ci sto male o del perché ho detto quella frase, semplicemente mi aspettavo che prima o poi sarebbe andata a finire così quindi, cercai di pensare in maniera negativa così che poi il colpo facesse meno male, ma non ha funzionato, ho appena realizzato che tutto il peggio che pensavo non potesse mai accadere in realtà è successo, e fa ancora più male di quanto mi aspettavo.

Cercai di non piangere per non risultare fragile davanti a lui ma il macigno in gola faceva troppo male e io dovevo urlare o piangere per scioglierlo.

Non gli risposi nemmeno, mi alzai dal suo letto e me ne andai nel mio, mi misi sotto le coperte e mi girai dal lato opposto al suo. Le lacrime fuoriuscirono da sole ma non feci nessun rumore, sono abituato a piangere in silenzio, lo faccio sin da piccolo per non far capire a mamma che a scuola mi prendevano in giro, non volevo si preoccupasse.

C: "Mattia..." la sua voce risuonò nella mia testa e le mie lacrime aumentarono, non volevo sentirlo, non volevo guardarlo, in questo momento volevo stare da solo e sfogarmi.

M: "È tutto okay, amici come prima" un'altra pugnalata al petto.

C: "Non so se ci riesco" la sua voce era incrinata adesso, segno che anche lui stava piangendo.

M: "Provaci, non può funzionare quindi basta, sono stanco di soffrire, restiamo amici e basta."

Lo sentì alzarsi dal letto e venire verso di me, non volevo mi vedesse in questo stato quindi mi chiusi a riccio coprendomi il volto con il cuscino, il mio respiro ormai stava diventando troppo pesante e trattenere i singhiozzi mi stava venendo troppo difficile "ti prego Chri lasciami solo" singhiozzai.

C: "Matti io non volevo dirti quelle cose, giuro mi dispiace troppo lo sai che voglio stare con te, è stato un momento di rabbia ti prego perdonami" non riuscivo a sentire nulla di quello che stesse dicendo, la mia testa era un casino e il mio cuore era stato lacerato.

Mi levai il cuscino dal volto per mancanza di aria e lo trovai davanti a me mentre mi teneva la mano, decisi di non guardarlo, dovevo essere forte stavolta.

M: "Christian perfavore, tu mi fai stare male e io sono stanco di soffrire."

SPAZIO AUTRICE:

Non voi che vi aspettavate la smuth e poi arrivo io con il capitolo triste, ma vabbè amatemi lo stesso, fatemi sapere che ne pensate e vi dico che ho un sacco voglia di scrivere quindi stasera mi sa che avrete un altro capitolo, prima devo ripassare scienze umane! ci vediamo stasera, byeee

M🦋

one love, one house. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora