CAPITOLO 29

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POV ANDREA

È passata una settimana dall'ultima volta che ho visto Sabrina era bellissima, con quei capelli mossi e marroni che ha regalato a Alessandra e quel vestito che rendevano tutte le sue forme.

Stamattina Sabrina mi ha chiamato per chiedermi di incontrarla per vedere insieme le analisi per il test di paternità fatto qualche giorno fa di nascosto da Ale.

Ero seduto in un tavolino fuori al bar e eccola! Caspita che bellezza

Io: ciao

Sabrina: ciao Andrea... ho le analisi

Mi disse tirando fuori dalla borsa una busta bianca

Io: m-ma Flavio?

Sabrina: ha preferito non venire questa storia lo ha molto scombussolato e stressato...allora vuoi vederle?

Io: s-si

Ero sudato

Agitato

Avevo un vuoto allo stomaco

Volevo solo sapere la verità

Sabrina: ...CAZZO

Disse sbattendo le analisi sul tavolino del bar

Io: che succede?

Sabrina: succede che avevi ragione Andrea! Come è potuto succedere...tutto questo è assurdo

Disse mentre la sua faccia si ricopriva di calde lacrime fino s cadere sul suo maglione rosa

Io: quindi io s-sono il vero padre

Dentro di me scoppiò una sensazione di gioia assurda ma non volevo mostrarla perché sapevo che se l'avessi mostrata Sabrina ci sarebbe rimasta male, molto male, sicuramente più di prima. Ma di una cosa ero contento ero il padre di Alessandra!

Sabrina: si e ora sarai pure contento no? Hai ottenuto quello che volevi una figlia da me, tanto quello che ti interessa a te è solo la televisione. Mi fai schifo!

Disse con arie triste e arrabbiata sbattendo la sedia e andandosene

Io: m-ma Sabri aspetta io non...

Non feci in tempo a finire le frase che se ne andò

Da una parte ero contento perchè potevo riavere indietro la persona che 18 anni fa per la mia sciocca voglia di farmele tutte non ho potuto avere ma dall'altra soffrivo insomma avevo distrutto una famiglia unita e serena ma non potevo farci nulla sono io il vero padre di Alessandra e che Flavio lo voglia o no si deve adattare.

Ora rimaneva solo un quesito: come lo dico a Alessandra?

POV SABRINA

Sto tornando a casa da Flavio, sono preoccupata... come farò a dirglielo? Come reagirà? E poi come lo diremo ad Alessandra?

Fino a pochi minuti fa pensavo che su quella maledettissima carta ci fosse scritto "incompatibile.

Mentre mi facevo queste domande arrivai a casa

Io: sono tornata(con aria triste)

Flavio: allora? Sono io il padre vero?

Io: ascolta Flavio io...io pensavo che...

Flavio: lascia perdere ho capito

Io: mi dispiace tanto...io ero sicura che fosse figlia tua

Dissi con le lacrime agli occhi che mi coprivano totalmente la vista

Flavio: tranquilla io sto bene, vado fuori al parco con MIA figlia

Disse con tono arrabbiato, prendendo la giacca e la carrozzina nella quale era situata Sole

Io: e ad Ale che le diciamo?

Flavio: e io che ne so eh... Ci penserà SUO padre no?!

Detto ciò lui uscì di casa sbattendo la porta e io scoppiai in mille lacrime che percorrevano pian piano il mio viso fino ad atterrare sul pavimento gelido.

POV ALESSANDRA

Sono le 13:30 sto tornando a casa da scuola, mi sembra impossibile che sia passata una settimana dal mio compleanno e sono già a scuola!

In questa settimana però ho visto i miei genitori distratti, pensierosi in poche parole strani ma non me ne importa tanto se sono fatti loro risolveranno stanno insieme da 18 anni oramai si sono detti tutto.

Mentre penso ciò entro in casa

Io: sono a casa

Ma appena entrai vidi mamma papà e Andrea seduti sul divano con aria triste

Io: avete visto per caso un fantasma?

Mamma: no amore siediti ti dobbiamo parlare

Io: ok ma così mi spaventate

Papà: piccola mi dispiace

Io: ma per cosa papi?

Mamma: dai Flavio non è colpa tua è colpa mia

Andrea: veramente è colpa mia

Papà: tu stai zitto guarda che è già tanto se non ti do 2 pugni in faccia

Io: CALMI! Fermi, riavvolgete il nastro cosa sta succedendo

Mamma: questo

Mi porse delle analisi d'ospedale io le lessi di sfuggita

Io: e cosa dovrebbero significare non...non capisco

Mamma: amore ascolta, papà ti ha amato infinitamente per tutta la vita ma...

Io: ma... mamma per piacere dai su cosa c'è

Mamma: ....

Papà: ...

Andrea: sono io tuo padr-

Io: COSA MA VOI SIETE MATTI NEL CERVELLO

Mamma: no Ale è la verità

Io: vi odio tutti

Dissi e poi andai in camera mia presi le prime cose che mi capitarono sotto mano usci di casa presi il motorino e andai

non sapevo esattamente le mia destinazione volevo solo sperare che quello fosse un incubo e mi sarei svegliata al più presto.

Mi batteva il cuore

Mi tremavano le gambe

Non capivo più nulla come se improvvisamente quello che avevo vissuto fino ad oggi era una menzogna

Mamma: ma dove vai? Tesoro!



Come nelle favoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora