Capitolo 4

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Sentivo un pensante braccio poggiato sulla parte basse del mio addome, non sapevo a chi appartenesse.
Ottimo! Buon inizio di merda.
Cercai di individuare il suo viso e soprattutto di vedere se fossimo entrambi nudi, e come ovviamente mi aspettavo, non avevamo un filo di abiti addosso.
Cazzo, non di nuovo.
Non ricordavo nulla, assolutamente nulla della notte scorsa ma dalla sensazione piacevole e allo stesso tempo di dolore che percepivo in prossimità della mia entrata non doveva essere stato poi così male.
Sgusciai velocemente via dalle sue braccia, indossai al volo una vestaglia che lasciavo sempre affianco al letto e girai attorno ad esso
Ispezionai per filo e per segno l'uomo disteso comodamente sul mio letto, bello non c'è che dire anche da ubriaca ho ottimi gusti, ma oltre il suo viso innegabilmente bello notai le sue spalle che sembravano essere scolpite da Michelangelo.
Mi congratulai mentalmente come me stessa, almeno l'ho scelto bene.
Uscì dalla stanza, tentando di fare il meno rumore possibile e dirigendomi verso la stanza di Will che sapevo si trovasse nella mia stessa situazione.
E così fu, apri lentamente la porta e lo trovai avvinghiato a un ragazzo leggermente troppo piccolo per i miei gusti, aveva i tratti troppo giovanili per poter anche solo prendere in considerazione l'idea che fosse un nostro coetaneo, eppure anche Will aveva scelto decisamente bene.
Uscì dalla stanza lasciandoli dormire
Okay, ora che si fa?
Come lo caccio dal mio letto?
Formulai tremila modi per cacciarlo ma nessuno sembrava essere abbastanza efficace.
"Okay basta, è pur sempre casa mia se non voglio farlo restare lo capirà"
Pensai mentre mi dirigevo verso la mia stanza con tutta l'intenzione di chiedere gentilmente di andare via, sentì bussare alla porta.
Chi mai poteva bussare alle nove di sabato mattina?
Mi diressi verso la porta stringendo leggermente la vestaglia attorno al corpo.
Cazzo, non avessi mai aperto.
Espressione furente, capelli indomabili e occhi freddi ma lucenti come sempre, chi se non lui: Harry.
"Che ci fai qui?"
Tentai di chiudere leggermente la porta facendogli capire che decisamente non lo avrei lasciato entrare.
"Che ci faccio qui?"
Sfoderò un ghigno degno di essere chiamato tale, e un unico pensiero balenò all'interno della mia mente: prendimi contro questa porta.
Ma non lo dissi, lo tenni per me attendendo che rispondesse alla mia domanda.
"Ieri sera dov'eri?"
Come? Non gli avrei dato nessuna spiegazione, già stavo perdendo fin troppo tempo, non meritava tutto questo.
Mi presi un attimo per guardarlo, solo un secondo perché sapevo quanto osservare troppo a lungo Harry Styles potesse essere deleterio.
Lo trovavo ogni giorno più bello, aveva abbandonato i tratti bambineschi che lo avevo sempre accompagnato, ora erano marcati facendolo sembrare più grande di quanto in realtà non fosse.
E lui dovette notare il mio attimo di smarrimento, il mio fissarlo in modo quasi maniacale perché il suo ghigno si allargò ancora e fece un passo verso di me.
Lo vidi guardami con occhi carichi di desiderio mentre scrutava attentamente il mio corpo quasi completamente spoglio.
Le sue pupille si allargarono e le mani si chiusero velocemente a pugno lungo il suo corpo, fece ancora un passo avanti.
Mi era quasi addosso e io stavo perdendo lentamente lucidità, sapevo di dover combattere ma lui aveva lo stesso profumo di qualche anno fa e gli occhi fin troppi limpidi per poterlo fare.
Fu proprio l'uomo con il quale avevo passato la notte a interrompere quell'attimo di forte tensione.
Harry non si mosse di un solo centimetro, anzi per quanto possibile si fece ancora più vicino cercando di scorgere meglio il volto dell'uomo.
"Perché c'è un uomo nudo che gira per la tua cucina?"
Nudo?
Voglio vederlo, magari ricordo cosa è successo stanotte o magari per ammirare il suo bel fondoschiena sodo girovagare per casa.
Tentai di affacciarmi ma Harry non me lo permise, tenne la mia testa ferma tra le sue mani e cazzo...
Avevo quasi dimenticato il suo tocco.
Il suo sguardo non si discostava mai dal mio.
"Rispondi Madelaine, Perché c'è un uomo nudo in casa?"
E non so cosa mi fece risvegliare, forse il suo tono autoritario, la sua insistenza nel sapere cose che non gli riguardavano più ma mi scostai, separandomi da lui.
"Non sono cose che ti riguardano Harry"
Lui rise, rise di gusto facendo solo aumentare il mio nervosismo.
Abbassò il viso all'altezza del mio e con una lentezza disarmante mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Le cose che che riguardano te"
Prese un attimo di pausa come a voler formulare bene le parole da usare, avvicinandosi ancora di più
"Soprattutto le cose che riguardano te e un uomo nudo, sono da sempre affar mio"
Sussurrò soave, con quella voce che aveva sempre mandato in tilt il mio intera sistema nervoso.
Lui non si scostò e io non mi mossi di un solo millimetro, attendendo una sua eventuale mossa.
"Ehi Mad, posso farmi il caffè?"
Lo sconosciuto parlò e in un attimo tornammo alla vita reale, mi scostai velocemente rendendomi conto subito dell'errore madornale che avevo appena commesso.
Gli avevo permesso di avvicinarsi troppo, di usare la sua voce come mezzo per ammaliarmi.
Stupida!
Lui fece un passo avanti
Io uno indietro
Iniziava a spazientirsi, lo notavo dai suoi occhi che pian pian iniziavano ad assottigliarsi, la mascella serrata e più affilata del solito eppure per me restava semplicemente magnifico e inarrivabile.
"Grazie della visita Harry, ora è meglio che tu vada"
E gli chiusi letteralmente la porta in faccia.
Sconfitta, ecco come mi sentivo.
Lo sconosciuto attendeva ancora il mio permesso, non rimasi nemmeno a contemplare il suo fisico statuario ero troppo stanca.
"Fai quello che vuoi, ma metti almeno un paio di mutande!"
Perché diavolo girava nudo per casa mia?


HARRY'S POV
Non lo aveva davvero fatto, non mi aveva davvero sbattuto la porta in faccia.
Non dopo aver messo da parte il mio orgoglio ed essere andato fuori casa sua nonostante l'affronto subito ieri sera.
Me l'avrebbe pagata, lo giuro.

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