CAPITOLO 1

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Pov. Sasuke

Sono seduto davanti al bancone di un bar in attesa di ciò che ho ordinato, giro la testa notando un ragazzo seduto a uno dei tavoli così faccio cenno al barman di prepararne due, prendo i bicchieri avvicinandomi a lui «Ehi splendore non dovresti stare qui tutto solo» sfoggio uno dei miei sorrisi migliori «Che fai ci provi?» domanda prendendo il bicchiere che ho in mano «Ovvio, mi chiamo Sasuke e sarei tanto felice di poter passare la serata con te» annuisce e dopo aver bevuto ci scateniamo sulla pista da ballo, dopodiché usciamo dal locale sotto braccio scherzando tra noi «Ho dimenticato di dirti il mio nome, io sono...»

Mi sveglio di soprassalto nel mio letto coperto da lenzuola rosse «Ma che cazzo fai!» esclama il ragazzo dai capelli biondo cenere rasati ai lati e dietro, ma di media lunghezza sulla parte superiore della testa sdraiato accanto a me «Era solo un sogno?»
«Si e vorrei sapere cosa hai immaginato per esserti agitato tanto».
Lo guardo negli occhi dandogli un veloce bacio a stampo «Non farci caso Jean, adesso devi andare» mi alzo per andare in bagno notando di avere addosso solo dei boxer neri «Perché dovrei?» sospiro appoggiando una mano sulla maniglia senza voltarmi «Conosci il termine una botta e via? Beh è esattamente quello che abbiamo fatto noi» una delle sue mani fa pressione sulla spalla destra «Chi ti credi di essere per scaricare me, hai 20 anni e già alzi la cresta!» santa pazienza, vediamo se così capisce «Appunto per questo devo divertirmi finché posso, comunque se proprio ci tieni possiamo rifarlo, anche se per me non è stata una scopata soddisfacente» lascia la presa chiudendo violentemente la porta d'ingresso.

Apro il getto dell'acqua fredda lavando tutto il corpo, indosso il camicie per non sporcarmi iniziando a dipingere dato che è Domenica e sono libero dai doveri dell'università, domani si ricomincia ma ora passiamo alle cose importanti, il ragazzo del sogno.
Mi siedo davanti alla tela bianca e prendo in mano il pennello cercando di dare una forma precisa al soggetto del sogno, ma quando arrivo al collo mi fermo, non riesco a ricordare il suo volto, è come un puzzle in cui non riesci a ricongiungere i pezzi, eppure in quell'illusione la sua figura appariva chiarissima ai miei occhi, metto apposto l'attrezzatura lasciando il dipinto incompleto sperando di riuscire a finirlo prima o poi.

Perché ho sognato una persona che non ho mai visto in vita mia? Non ha alcun senso.

Il display del cellulare si illumina mostrando la scritta urlatore seriale, mi sbrigo a cliccare su accetta «Sasuke detesto chiamarti, ma Itachi ha insistito quindi come te la passi?»
«Benissimo in ogni caso la parte del fratello premuroso non ti si addice proprio» rispondo sarcastico «Già, infatti quella tocca al maggiore e tu sai che quel ruolo spetta a Itachi» continuo con lo stesso tono «Vabe, ti saluto baci»  «Ciao coglione!» strilla attaccandomi il telefono in faccia.

Il ragazzo senza volto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora