CAPITOLO 3

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Odio il lunedì, ho aperto gli occhi per via di quel sogno e non sono riuscito a riprendere sonno, la voglia di alzarsi dal divano é pari a zero però lo faccio ugualmente, dopo essermi sistemato passo all'abbigliamento, indosso dei jeans neri abbinati a delle scarpe da ginnastica dello stesso colore, una camicia bianca della quale lascio i primi tre bottoni aperti e arrotolo le maniche fino ai gomiti.

Prendo il telefono sul comodino che squilla da dieci minuti «Buongiorno Sakura» sbadiglio aspettando di sapere cosa vuole la mia migliore amica «Sasu vieni a prendermi»
«Non sono un autista, ma per te lo faccio volentieri» dopo alcuni secondi parla di nuovo «Devi fare la stessa cosa con Levi infondo è il tuo migliore amico»
«Si ma lui non scrocca passaggi come fai tu» «Dai lo so che mi vuoi bene, ti aspetto sotto casa mia» chiude la telefonata così prendo le chiavi e esco.

La ragazza dai capelli rosa entra in macchina salutandomi con un bacio sulla guancia, poi carico anche Levi a bordo «Mi spiegate perché vi siete attaccati al campanello?»
«Credevamo che non volessi scendere piccolino» risponde Sakura prendendolo in giro, il corvino replica tranquillo «Puoi evitare di fare battute sulla mia altezza?»
«Assolutamente no, è divertente vedere la faccia che fai ogni volta che te lo fanno notare» questa volta sono io a dire la mia utilizzando un tono scherzoso «Voi due siete dei mega stronzi» risponde fingendosi offeso «Lo sappiamo!» esclamiamo in coro.

Frequentiamo tutti e tre il corso d'arte della professoressa Hanji, è una donna stravagante che porta gli occhiali ma è anche gentile, infatti quando entriamo ci accoglie con un caloroso buongiorno facendo la stessa cosa con il resto della classe, all'improvviso alza le braccia in aria dandosi alla pazza gioia «Ragazzi ho un compito speciale per voi, dovete stupirmi creando qualcosa di vostro, non deve avere un senso logico lasciatevi guidare dalla matita» conclude il discorso facendo un piroetta su se stessa «Perché ci è capitata questa svitata come insegnante?» bisbiglia Levi nel mio orecchio per non farsi sentire «Almeno lei è divertente» mi guarda con un sopracciglio alzato «Sei impossibile, non capisco come fai ad essere attratto dalle persone più bizzarre» ci penso un attimo su «Levi» lo chiamo «Cosa?» domanda con la solita espressione impassibile «Non lo capisco neanch'io» dico riportando lo sguardo sulla prof.

Muovo la matita sul foglio bianco senza riflettere disegnando una mano che tiene un ventaglio, quella mano assomiglia alla stessa che ho dipinto nel quadro originale «Bello!» salto dalla sedia per la voce stridula dell'insegnante, Sakura mi tocca il braccio con un dito «Strano di solito nessuno riesce a coglierti impreparato» la osservo in silenzio, già solitamente nessuno ci riesce, ma questa volta è successo l'opposto.

Finite le lezioni i miei amici non hanno bisogno di un paesaggio per tornare a casa perché hanno altri programmi, apro lo sportello della macchina ma qualcuno mi circonda la vita con un braccio «Perdonami se ho alzato la voce con te, andiamo a casa mia o tua?» chiudo lo sportello e mi giro appoggiando la schiena contro di esso «Credevo di essere stato chiaro Jean» mette le mani sullo sportello all'altezza dei miei fianchi «Bene e adesso che sono incastrato?» fa un mezzo sorriso prima di rispondere «Scegli da me o da te?» mi avvicino alla sua faccia «Nessuna delle due, apri bene le orecchie noi non siamo fidanzati e non lo saremo mai» prova a darmi un bacio fregandosene delle mie parole «Via da mio fratello o ti spezzo le gambe!» urla Eren da lontano, poi si avvicina e lo gira verso di sé «D'accordo me ne vado» il ragazzo va via sbuffando.

«Ringrazia che passavo di qua Sasuke!» mi guarda severo «Avevo la situazione sotto controllo» apro di nuovo lo sportello sedendomi sul sedile «A me non sembrava!» «Senti sono cazzi miei e non urlarmi addosso incivile che non sei altro!» sbatto lo sportello sfrecciando via, è sempre stato così con lui ogni volta che ci vediamo il nostro incontro si conclude con un litigio.

Il ragazzo senza volto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora