CAPITOLO 7

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Ripongo l'accendino nella tasca frenando l'impulso di bruciare la mia creazione, sposto l'attenzione sul cellulare per leggere un nuovo messaggio.

SAKURA : Ho una cotta per il fratello di Petra😱
16:00

IO : Buon per te, quindi ti piacciono i ragazzi più grandi piccola pervertita?😈😈16:10

SAKURA : Gaara è una semplice cotta passeggiera, dovresti darmi dei consigli invece di commentare 16:20

IO : Appunto, so che fai pensieri poco casti su di lui, adesso vengo da te e mi racconti tutto 16:30

Salgo in macchina e mi precipito da lei «Credevo che stessi scherzando, sei qui solo per i miei problemi sentimentali?» entro facendo come se fossi a casa mia «Certo» andiamo in camera sua, si siede sul letto mentre io mi sdraio su di esso aspettando che parli «La scorsa settimana sono rimasta a dormire da Petra, ho visto suo fratello girare per casa a petto nudo e ora non riesco a togliermelo dalla testa» chiudo gli occhi esprimendo il mio pensiero «Provaci dubito che rifiuterebbe una ragazza carina come te» mi da un pizzicotto sulla guancia sinistra «Sei scemo! Comunque dici sempre ciò che pensi, è una delle tante cose che apprezzo di te» apro gli occhi massaggiandomi la guancia.

Si sdraia accanto a me «C'è qualche novità?» domanda osservando il soffitto «Sabato sarò costretto a sopportare Eren visto che Itachi e sua moglie l'anno invitato a pranzo, non è che ti andrebbe di venire con me?»
«Non posso, i miei genitori vogliono passare una giornata in famiglia, sai come sono fatti ci tengono a queste cose» dopo esserci alzati l'abbraccio per salutarla.
Una volta rientrato a casa chiamo Petra che purtroppo quel giorno ha da fare, tento con Kiba che si rivela essere un secondo buco nell'acqua, provo a chiamare Levi sperando che sia disponibile «Scommetto che ti serve un favore»
«Mi hai letto nel pensiero, sabato pranzo da Itachi e ci sarà anche Eren mi farai da supporto?»
«Ok, verrò con te» è stato più facile di quanto pensassi.

Mi ritrovo sulla riva di un lago in pieno giorno, la figura seduta al mio fianco si gira a guardarmi «Tu sei solo una fantasia eppure mi piaci da morire, è ingiusto» affermo infastidito, si siede sulle mie gambe regalandomi un bacio, ricambio e mi accorgo che sta piangendo così lo abbraccio facendo scontrare i nostri petti senza interrompere quel piacevole contatto.
Mi spinge a terra «Mi dispi...» non lo faccio finire, non voglio che si scusi preferisco godermi quest'illusione finché posso, percepisco chiaramente il calore del suo corpo, sembra talmente vero da farmi desiderare che questo momento continui per sempre.

Salto dalla sedia spaventato dal suono improvviso del campanello, appena vedo Jean alla porta sbuffo «Sei diventato uno stalker per caso?»
«Hai detto che per te non era un problema fare di nuovo sesso con me, perciò fammi contento» mi accarezza la guancia ma uso la mano destra per scansare la sua «Frena bello, sono le 21:00 di sera e il nervosismo mi sta uccidendo, vattene per favore» insiste bloccando la mano con cui lo avevo precedentemente allontanato «Andiamo lo sappiamo entrambi che non vuoi restare solo, sei uno a cui piace avere compagnia soprattutto di notte».

Ha perfettamente ragione, ma odio essere svegliato in un modo tanto brusco «Non nego di averlo detto, però dalla mia bocca è uscito anche altro buonanotte» libero la mano dalla sua morsa chiudendogli la porta in faccia.

Il ragazzo senza volto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora