📍Rozzano
Estate 2019Teresa
Nel corso della mia adolescenza sono stata in numerose feste, ma questa non c'entra nulla con le precedenti.
La villa fuori Rozzano della nonna di Tonino è la più grande che abbia mai visto.
La grande piscina è piena di ragazzi e ragazze intenti a divertirsi e a bere numerosi bicchieri di birra, e la musica riecheggia in tutto il giardino.-Ragazze, entrate pure.- ci accoglie il padrone di casa già ubriaco come il resto dei presenti.
Prendo mia sorella per mano e la trascino dentro la dimora, che si rivela stupenda come immaginavo.
Sulla sinistra c'è un tavolo stracolmo di bottiglie più vuote che piene, mentre sulla destra c'è un grande divano interamente occupato.-Piccerè!- la forte voce di Marco mi fa girare di scatto verso la sua direzione, e reprimo la voglia di tirargli uno schiaffo.
-Grazie, adesso non ti sentirò più per qualche giorno.- gli dico massaggiandomi l'orecchio.
Il napoletano mi prende sotto braccio e mi porta dagli altri, presentandomi una ragazza che non avevo mai visto prima di stasera.
-Piacere, io sono Anna, la cugina di 'sti pazzi.- mi dice porgendomi la mano lanciando un'occhiataccia ai suoi cugini.
-Teresa, il piacere è tutto mio.- le dico stringendole la mano ridacchiando, per poi salutare il resto dei ragazzi.
-Dov'è Vincenzo?- domanda Luigi cercando il cugino tra la folla.
Dirotto gli occhi verso le numerose persone e lo vedo.
Mi avvicino facendomi spazio tra la gente e gli appoggio una mano sulla spalla facendolo girare verso la mia direzione.
-I tuoi cugini ti stanno cercando.- gli dico concentrandomi meglio sulla sua figura.
Come al solito è vestito completamente di nero, con una leggera tuta dell'Adidas.
Sento i suoi occhi addosso che mi costringono a distogliere lo sguardo.-Andiamo.- mi dice facendomi strada, fino ad arrivare dagli altri che si sono appartati in un angolo più tranquillo della casa.
-Non ti trovavo più!- dice Luigi a Vincenzo avvolgendogli un braccio intorno al collo.
-Stavo prendendo da bere.- gli risponde Vincenzo facendo un lungo sorso dalla sua lattina di birra.
-Mi è venuta sete, torno subito.- enuncio alzandomi, cercando qualcosa di fresco da bere in cucina.
Apro il piccolo frigo e prendo una lattina di birra aprendola, pronta a fare un sorso, ma un ragazzo spunta davanti la mia visuale.
-Sei la nuova arrivata a Rozzano? Io sono Mattia.- mi dice il moro porgendomi la mano.
La stringo presentandomi imbarazzata.
-Anche tu sei di Rozzano?- gli domando riuscendo finalmente a bere.
Il ragazzo fa uno sguardo indecifrabile, per poi scuotere la testa negando.
-Sono di San Siro. Ti ho vista ballare l'altra sera in discoteca.- mi dice accendendosi una sigaretta, guardandomi insistentemente negli occhi.
-Piccerè, ti sei persa?-
Luigi viene in mio soccorso divertito prendendomi una mano. Fin quando vede il ragazzo di San Siro e cambia totalmente espressione.
-Teresa, raggiungi gli altri. Arrivo subito.- mi dice il ragazzo di mia sorella incitandomi ad allontanarmi, mantenendo il contatto visivo con il moro.
Mi allontano intimorita, sedendomi vicino a Vincenzo.
Dopo il passaggio a casa che mi ha dato l'altra sera non l'ho più visto.
Al locale mi hanno aumentato i turni, facendomi andare tre volte alla settimana.
Per un attimo ho pensato di andarmene, cercando un altro lavoro.
Quella scena mi ha tormentata per intere notti.
Signori che sniffavano.
La cocaina sparsa sul tavolo.-Penso che Luigi abbia bisogno di te. C'è uno strano ragazzo di nome Mattia. Di San Siro.- gli dico guardando il suo viso, per vedere la sua reazione e capire.
Si gira guardandomi preoccupato negli occhi come per avere conferma, e noto i muscoli del suo corpo irrigidirsi.
Si alza dal divano a va alla ricerca di suo cugino, non prima però di avvicinarsi a Marco e sussurrargli qualcosa all'orecchio.
Vincenzo si avvicina di nuovo rapidamente verso di me, prendendomi saldamente il braccio.-Prendi tua sorella e vattene via da qui. Subito.-
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Storie tristi ; 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆
FanfictionVincenzo e Teresa, classe '99. Entrambi accomunati da un passato complicato, da ferite ancora aperte. Diventeranno l'uno la salvezza dell'altro. Ma il passato ritorna. Tutto ritorna. -Uno come me a una come te non ha nulla da offrire. A parte una vi...