𝟭

1.8K 74 3
                                    

Rozzi
io qua ci muoio
[Rozzi - Paky]

📍Rozzano
Estate 2019

Teresa

Come si arriva ad essere dipendenti dalla droga?
Spesso si inizia per semplice curiosità, per avere nuovi stimoli.
O come nel mio caso per evadere dai problemi, per andare metaforicamente in un altro mondo, distante il più possibile dal tuo.
Quello che non sai sul momento però, è che le droghe distruggono te stesso, le persone che ti stanno intorno, il tuo presente e il tuo futuro.

Inizialmente sei convinto di riuscire a controllarti, ma la situazione sfugge di mano giorno dopo giorno, senza che te ne accorgi.
La prima volta che mi sono fatta di cocaina avevo sedici anni, insieme al ragazzo che avevo in quel periodo buio della mia vita.

Era una notte di Agosto, ne sono sicura, perché quella fu la notte dove persi entrambi i miei genitori, morti ammazzati.
Ma questa è tutta un'altra storia.
Nonostante mi sia disintossicata, gli effetti della tanta quantità di droga che ho assunto negli anni si fa sentire. Faccio fatica ad addormentarmi, non riesco a stare ferma.

Quando mia sorella Giulia ha scoperto della dipendenza, mi ha mandata in un centro di riabilitazione, dove sono stata per due lunghi anni fino ad oggi.
Faccio un bel respiro e mi soffermo a guardare l'indirizzo del palazzo che mi ha mandato mia sorella per messaggio, dovrei essere arrivata.

Cerco il cognome "Avellino" sul citofono e dopo averlo trovato suono in preda all'agitazione.
Chissà quante cose sono cambiate.
Sono arrivata a Rozzano solo da qualche ora e mi sento già confusa.

Sono nata e cresciuta in un paesino di poche persone vicino Napoli, la città dove ho fatto il mio percorso di riabilitazione. Durante questi anni mia sorella ha trovato un ragazzo, e si è presto trasferita qui in Lombardia per crearsi un futuro, lontana dagli occhi indiscreti del nostro paese nativo.
Il portone si apre e salgo le scale aspettando di vedere mia sorella davanti la porta.

Arrivo al terzo piano e finalmente la vedo, bella e raggiante come il sole, il mio opposto.

-Teresa, che bello vederti.- mi dice stringendomi tra le sue forti braccia.

Quando mi mandò a disintossicarmi, la odiai con tutta me stessa, questo perché ero ancora troppo piccola e ingenua per capire certe cose.
Se non fosse stato per lei non so se a quest'ora sarei viva.
Ricambio l'abbraccio sorridendo timidamente, sentendomi leggermente a disagio per quel contatto a cui non sono più abituata.

Mi fa entrare nella casa aiutandomi con una delle due valige pesanti che tengo in mano.
Un buon profumo di lavanda mi fa sentire di nuovo a casa, quello che non succedeva da troppo tempo.

-Piacere, io sono Luigi. Che bello poterti finalmente conoscere.- mi dice un ragazzo moro all'entrata porgendomi la mano.
Sento il suo nome e collego tutto: è il fidanzato di mia sorella.
Dall'accento anche lui non sembra essere di qua.

-Teresa.- ricambio la stretta di mano sorridendo al ragazzo, per poi guardarmi intorno ammirando la casa piccola ma accogliente.

-Dormirai nella camera degli ospiti. Io e Luigi abbiamo la camera matrimoniale, ormai si ferma sempre qua la notte.- mi comunica mia sorella prendendo la mano del suo ragazzo, accarezzandola dolcemente.

Perché non me lo ha detto prima?
Se lo avessi saputo avrei cercato subito un appartamento dove stare da sola, non mi va di rovinare la loro convivenza, di invadere i loro spazi.

-Scusate, non pensavo che Luigi vivesse qui.- dico mortificata, spostando di scatto lo sguardo verso un rumore proveniente dalla porta di quello che sembra essere il bagno.

Esce un ragazzo abbastanza alto, con numerosi tatuaggi incisi sulla pelle biancastra, ed un taglietto sotto l'occhio che attira particolarmente la mia attenzione.

-Finalmente ammò. Lei è la famosa Teresa.- gli comunica Luigi dandogli una forte pacca amichevole sulla spalla, che fa uscire dalle labbra carnose del ragazzo un lamento.

Quest'ultimo si avvicina lentamente verso di me studiandomi, sono ancora davanti la porta con una delle valigie in mano.
Mi squadra dalla testa ai piedi, e sento la differenza di altezza provocarmi disagio.

-Benvenuta a Rozzano.- mi dice sogghignando, per poi salutare i due fidanzati e uscire di fretta dalla casa.

-Non farci caso, è fatto così.- mi dice Luigi scusandosi per la freddezza del ragazzo di cui non so ancora il nome.

-Non fa niente.- gli rispondo rassicurandolo.
Sono abituata a questi comportamenti, anche io sono stata così per parecchio tempo della mia vita.

Poso le valigie nella stanza degli ospiti ma senza disfarle, ho intenzione di trovare un appartamento tutto mio, per non dare fastidio.
Mi sono sempre sentita un peso nel corso della mia vita, e non ho intenzione di dipendere più da nessuno.
Troverò un lavoro, una casa, ho già causato troppi problemi alla gente che mi ama.
Ricomincerò la mia vita da zero qua a Rozzano, provando a ricucire le mie numerose ferite una volta per tutte.
Senza l'aiuto di nessuno.
Forse.

Storie tristi ; 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora