23° capitolo

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Harry's POV



Ero terribilmente preoccupato, volevo assoluatmente chiarirmi con Noemi e risolvere tutta questa faccenda. Io e i miei stupidi segreti del cazzo! Non aveva senso nascondergli chi ero! Lo avevo fatto solo per avere la possibilità di essere me stesso veramente. Avevo paura che presentandomi per chi ero, lei avrebbe notato solo le cose materiali che possiedo, solo il mio nome o il mio conto in banca.. Per un po' volevo soltanto essere Harry e nessun altro. Ma come al solito ho fatto la cosa sbagliata.. Forse era lei che era troppo fottutamente perfetta.. Basta dovevo fare qualcosa o sarei impazzito.

"Rose, per piacere comprami un mazzo di rose rosse, le più belle che trovi" Gridai affacciandomi alle scale alla signora paffutella che mi ha cresciuto negli ultimi vent'anni.

"Ha qualcosa da farsi perdonare a quanto pare, eh?" Disse con tono scherzoso. Ormai mi conosceva troppo bene...

"E' così ovvio!?!" Chiesi a mia volta togliendomi gli indumenti per gettarmi sotto la doccia, non aspettandomi una sua risposta.

-

Dopo essermi rivestito scesi al piano di sotto per cercare qualcosa da mangiare e per aspettare che Rose tornasse. Improvvisamente il campanello suonò e io mi precipitai alla porta, e la aprì.

"Che ci fai qui principessa?!?"

Chiesi ironicamente a quel Liam che era sempre appiccicato alla mia - e sottolineo mia - ragazza.

"Senti coso, non cominciare a fare il deficiente perché non è aria" Senza chiedermi il permesso entrò in casa facendosi strada verso il salotto. "Sono qui per Noemi." Disse con voce cupa.

"Perché ti intrometti in affari che non ti riguardano!?! È la mia ragazza non la tua, quindi non ti comportare come se lo fosse!" Gridai.

"So che non è la mia ragazza perché se lo fosse non starebbe così male per colpa tua!" Mi spintonò all'indietro e io rimasi un po' spiazzato dal suo gesto. Ma se pensava di mettermi paura non sapeva chi ero.

"Se sei venuto qui per fare a botte, ti accontento subito fottuto stronzetto!" Ero già pronto a conciarlo per le feste. Si sarebbe pentito di essersi messo contro di me.

"Sono qui soltanto perché me l'ha chiesto lei!!" Slacciò il suo giubbotto e estrasse dalla tasca interna una lettera leggermente sgualcita. "Tieni, questa è per te. Spero che almeno ora sarai soddisfatto.." Dopo averla appoggiata sul divano, si avviò verso la porta "Va all'inferno cretino" E sbattè la porta con violenza. Avrei voluto fargli il culo come si deve, ma avrei soltanto peggiorato le cose con Noemi, quindi preferì lasciarlo stare e concentrarmi sulla busta che mi aveva consegnato.


"Harry, amore.

Quando leggerai questa lettera vorrà dire che sono partita. Volata in luoghi sperduti di cui nemmeno so l'esistenza. Il motivo è che credo di essermi persa: Ho perso me stessa capisci?!?

Tutti questi segreti tra noi hanno soltanto fatto riemergere la parte insicura di me, sappi soltanto che non sono n'è arrabbiata, n'è serbo del rancore nei tuoi confronti. Vorrei soltanto ritrovarmi, guardare il mondo con occhi nuovi, diversi, senza catene. Vorrei sentirmi in pace con quel che sono, e per questo ho bisogno di meditazione e solitudine.

Mi odio per non aver rispettato la mia promessa: Ti avevo detto che non ti avrei mai lasciato solo, che sarei stata accanto, ma non l'ho fatto.

Un giorno, forse domani o forse tra un'anno ti giuro che tornerò, perchè prima o poi il bisogno di te - dei tuoi baci, delle tue carezze, dei tuoi occhi - diventerà insostenibile. Non sto dicendo che dovrai aspettarmi, assolutamente!

Sii felice, con una donna che ti ami quanto ti amo io, perchè se sono sicura di una cosa Harry, è che tu sei la persona che più al mondo si merita di essere amato senza riserve! Io l'ho fatto, ma forse nel modo sbagliato..

Però non mi pento, no, e spero non lo faccia nemmeno tu, perchè se abbiamo peccato amandoci follemente, allora non abbiamo peccato affatto.

Ti Amo. Sempre Tua, N."


No. Non era vero. Era impossibile. No. Fissai il foglio per quelli che mi parvero i secondi più lunghi della mia vita. Lei mi aveva lasciato. La cosa più preziosa che avevo era andata in frantumi ed era soltanto colpa mia. Io l'avevo rotta. L'avevo rotta dentro, e adesso stava a lei raccogliere i cocci ed andare avanti.

Mi alzai in piedi in preda alla rabbia e ribaltai il tavolo, seguito da vasi, piatti, mensole, sedie. Tutto distrutto. Rispecchiava perfettamente i nostri cuori.

Credevo fossimo noi contro il mondo, ed invece nel mio team c'ero soltanto io.

"Ecco le ros- che è successo qui signorino?!?" si precipitò verso di me, che ero nascosto dietro il divano con la testa fra le mani come un fottuto bambino. Non accennai a parlarle e rimasi impassibile, nella stessa posizione. "Signorino Harry, mi dica che cosa è successo! Sono stata via per poco più di mezz'ora e lei ha distrutto casa! E-e guardi le sue mani! Sicuramente ci sarà qualche osso rotto!" Mi sgridò indignata, ma allo stesso tempo preoccupata. Non le parlai nemmeno questa volta. "Giochiamo al gioco del silenzio? Lo sa che lei per me è come un figlio - o meglio un nipote - e voglio sapere perchè sta male. La prego." Alzai lentamente la testa e mi decisi a risponderle

"Se n'è andata." Lei immediatamente capì e mi abbracciò.

"Sono sicura che tornerà, e tutto si risolverà!" Disse sicura. Non riuscivo nemmeno a spiegarle cosa era successo quindi le passai la lettera, che era l'unica cosa intatta che era rimasta nella stanza. La lesse attentamente e poi alzò lo sguardo verso di me.

"Credi ancora che tornerà!?!" Dissi in un misto di rancore ed amarezza.

"Ora più che mai. Vede, quello che c'è tra voi è l'Amore quello vero, con la A maiuscola, e sono certa che nemmeno gli Dei in cielo possano separarvi."

"D-da cosa lo capisci che è vero amore Rose? -E puoi darmi del tu- " Chiesi tirando su col naso mentre lei provava a togliermi un po' del mio sangue dalle nocche delle dita.

"Dai piccoli gesti mentre fate colazione, o quando vi addormentate abbracciati mentre guardate un film. Me ne accorgo quando ti svegli la mattina presto solo per portarle la colazione a letto, e, diciamoci la verità Harry, non l'hai mai fatto in vita tua, perchè sei la persona più pigra di questo pianeta!" Ridacchiò e non potei fare a meno di sorridere anche io ripensando a quanto sono cambiato negli ultimi mesi.

"Già.."

"Lei è molto confusa, e lo capisco, ma per nulla al mondo rinuncerebbe a ciò che siete insieme! Continua a credere in voi e non lasciare che il primo ostacolo ti butti giù!!

Quando i vostri sguardi si inconcontrano è come se si parlassero in un linguaggio segreto. Quella piccola frazione d'infinito è il vostro tutto." Mi accarezzò il volto e per un attimo pensai davvero che noi due fossimo destinati a stare insieme.

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