18° capitolo

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Due sono le grandi gioie nella vita d'amore di un uomo:

la prima, quando per la prima volta può dire "amo" -

l'altra ancora più grande, quando può dire "sono amato".

Carlo Dossi, Note azzurre

Noemi's POV

Dopo il bacio mi caricò a mo di sposa e andammo nel parcheggio dove c'era la sua inseparabile Range Rover nera. Lì mi spinse contro una fiancata e continuò a baciarmi per un tempo infinito. Cazzo le sue labbra. Erano il mio veleno e il mio antidoto.

"Dove vuoi che ti porti!??" mi chiese senza fiato, con la fronte appoggiata sulla mia e gli occhi che scrutavano il mio volto.

"Ovunque tu voglia!" Solo in quel momento mi accorsi di ciò che avevo detto e arrossì, abbassando lo sguardo. Sperai che non se ne accorgesse, dato che l'unica fonte di luce era un lampione poco distante da noi e la luna, ma così non fu. Mise due dita sotto il mio mento e rialzò il mio viso.

"Ti conosco talmente bene da sapere che ora sei arrossita."

"Non è vero.." Farfugliai io, mettendo il broncio. Lui alzò gli occhi al cielo..

"Voglio che tu venga a casa mia." Disse sicuro prendendomi la mano.

"O-ok.." Dissi poco sicura.

Harry's POV

Fanculo a tutto. Ai piani per starle lotano, alle volte che mi ripetevo che non ero abbastanza per lei. Fanculo a mio padre. Fanculo alla mia cazzo di vita. Lo sapevo. Sapevo che ero un demone, ma anche io avevo bisogno di un angelo. Avevo bisogno di qualcuno che mi salvasse da tutta quella merda intorno.

Mi ero ripromesso di non trascinarla nella mia vita perchè lei era così pura, così perfetta, così delicata, che tra le mie mani sarebbe potuta andare in mille pezzi, ma ero troppo egoista per lasciarla andare. Volevo che lei fosse mia proprio come io ero suo.

"Harry Styles che si innamora" che cosa stupida.. Eppure era così. Non mi ricordai il preciso momento in cui realizzai che necessiatavo di lei come un fiore necessita del sole.

Lei era il mio sole.

Adesso con lei accanto a me in macchina, diretti a casa mia, sapevo che tutto sarebbe cambiato. Sapevo che io sarei cambiato per lei, o almeno ci avrei provato. Sarei comunque andato all'inferno un giorno, ma almeno mi sarei vantato con gli altri demoni di aver visto il paradiso.

Lei era il mio paradiso.

Per tutto il viaggio restammo in silenzio, poi quando giungemmo al giardino della villa spensi la macchina e le accarezzai delicatamente la gamba.

"Noemi, quando ti ho detto che mi sarei scopato la mia amic-"

"Non lo voglio sapere." Mi zittì lei.

"Non ci ho fatto niente." Lei mi si girò di scatto verso vi me con occhi sgranati e continuai "Ero incazzato nero con te ma non ci sono andato a letto."

"Davvero!?!" Sussurrò in un sospiro.

"Te lo giuro." E le baciai la sua candida mano.

Noemi's POV

Arrivati in camera sua mi fiondai sulle sue labbra e lo feci indietreggiare fino al muro. Non era cosa da me, questa, ma in qualche modo volevo dimostrargli che lo volevo. Volevo lui e nessun altro. Cominciai a sbottonargli la camicia, mentre lui vagava con le sue grandi mani sui miei fianchi, fino alla schiena e cominciò a tirarmi giù la cerniera del vestito, lasciandomi in intimo.

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