5. Love You Goodbye

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Erano passate tre settimane dall'ultima volta che vidi Blake.
Non si era più fatto vivo, né una lettera né una chiamata o un piccolo messaggio.
Niente di niente, scomparso letteralmente dalla faccia della terra senza lasciare neanche una traccia.

Il mio cuore era vuoto senza di lui, mi mancava la sua voce profonda e sensuale, il suo sguardo dolce e rassicurante, le sue labbra rosee e carnose così dannatamente irresistibili...

Cosa?! Cosa stavo pensando?! Alle sue labbra?! No...

Cate sappiamo benissimo che ormai hai perso la testa per lui e che non vedi l'ora di strappare un bacio dalle sue morbide labbra... Contestò il mio subconscio.

No, non voglio un suo bacio, è l'ultima cosa che vorrei! Dopo tutto quello che mi ha fatto, non voglio nemmeno vederlo! Ribattei secca, ma la mia coscienza continuava a torturarmi.

Sei sicura di questo? A me sembra che non riesci a stare nemmeno un secondo senza pensare a lui... Ammettilo, dai... Ti ha fatto perdere la testa, eh?

Sì, sono sicura, cioè no, ovvero sì, perciò no... Ah basta! Smettila, sei tu che continui a pensarci! Mica io! E ora per favore sta zitto!

Sbuffai irritata.

Potrai ingannare gli altri, ma non me... Ricordatelo Cate...

Finalmente non si azzardò più ad aprire bocca.

Il mio subconscio aveva ragione, non potevo ingannarlo, ma dovevo...

Nel frattempo dalla porta provenirono dei colpi, qualcuno bussò...

Per un momento mi passò in mente che magari poteva essere Blake, ma questo si rivelò errato non appena la spalancai.

Era alta, occhi azzurri, capelli rossi e fisico perfetto.

"Dov'è Blake!" mi urlò contro.

"Non lo so... ma poi, tu chi sei?" risposi sarcastica.

"Sono la sua ragazza!" ruggì.

Quelle parole frantumarono il mio cuore in pezzetti troppo piccoli per essere rimessi al proprio posto...
Che povera illusa, come ho fatto a pensare solo per un momento che si fosse innamorato di me?! Ovvio, i tipi come lui stanno con le oche della scuola... me lo sarei dovuta aspettare...
Sbiancai e una lacrima si fece strada su una guancia.

"Allora? Non mi rispondi?" continuò quella presuntuosa.

"E cosa dovrei risponderti se non so dov'è?" risposi troppo debolmente, dovevo farmi più forza o altrimenti mi avrebbe vinta.

"È tutta colpa tua, Catherine! È colpa tua se ora è scomparso! Sei l'unico errore della sua vita!" sputò velenosa.
Come conosceva il mio nome?
Non feci in tempo a ribattere che la sua mano stretta in un pugno colpì violentemente il mio volto.
Barcollai e finii scaraventata a terra. Tremavo, non di paura, ma di rabbia.

"Se non fossi caduta in quel burrone, lui sarebbe quà! Se proprio volevi cadere per metterti in mostra, potevi anche non svegliarti più!" Dopo avermi detto questo, mi sferrò un calcio vicino all'addome.

Mugolai dal dolore.

Se ne andò sbattendo la porta, ma chi si crede di essere?!

Cate perché non hai reagito? Ti sei lasciata picchiare così... senza nemmeno una ragione...
Zitta! Ringhiai furiosa contro la mia coscienza.
Questa volta ne ho avuta abbastanza! Eh che cavolo non sono mica uno zerbino!
Adesso vado da Blake perché mi sono rotta di questa situazione!
Attenta Cate, potrebbe anche farti del male...
Ribadì il mio subconscio.
Ne me ne importa un fico secco! Voglio mettere un punto a questa situazione! Ringhiai ad alta voce.
Sapevo dove abitasse e non ci misi molto ad arrivare.
Premetti il campanello, ma nessuno sembrava essere in casa finché...
"Che ci fai quì?" domandò impietrito.
"Che ci faccio quì?! Chiedilo alla tua ragazza!" ribattei.
"Che ragazza?"
"Blake sono già abbastanza incazzata con te, vedi di non fare il finto tonto!"
"Non sto scherzando. Quale ragazza?"
"Sai una cosa?! Non toccarmi più, non guardarmi più e non rivolgermi mai più la parola, ok?"
"MA SI PUÒ SAPERE COSA TI HO FATTO?!"
"Addio Blake..."
Mi voltai per andarmene, ma qualcosa me lo impedì.
Mi afferrò il polso con la sua stretta insottraibile.
"Lasciami! Voglio tornare a casa! Lasciami Blake!"
"Tu parli troppo..."
Si avvicinò a me lentamente, mise due dita sotto il mio mento, mi guardò negli occhi e finalmente premette le sue labbra contro le mie.
Un bacio, semplice, ma speciale.
Lento, ma ricco di emozioni.
Non so perché non reagii, forse perché lo desideravo da tempo, forse perché lo amavo.
Quando ci staccammo, aprimmo gli occhi e lo guardai basita...
"Scusa per tutto... sinceramente... non so di quale ragazza stavi parlando prima..."
"Non so... è una ragazza dai capelli rossi e occhi azzurri, fisico perfetto e abbastanza alta..."
"Jane... è stata Jane! Cosa ti ha fatto?! Giuro che si ha strappato anche solo un capello non rispondo di me!"
Oh mio dio quanto era sexy arrabbiato, la fronte corrugata, gli occhi ardenti e il labbro inferiore stretto tra i denti bianchissimi.
"Chi è Jane?"
"Jane è una ragazza stracotta di me che si spaccia come la mia ragazza, ma è tutta una falsa. Allora? Ti ha messo le mani addosso?"
Non risposi.
"Ti ha fatto qualcosa, vero?"
Annuii e basta.
Una lacrima stava per scendere lungo la guancia, ma la trattenni a malapena.
Si mise una mano tra i capelli.
Cavolo quant'era sexy! Se continuava così, morivo da un momento all'altro.
"Scusa..." mi sussurrò.
"Zitto... tu parli troppo..."
Non resistetti e un bacio lasciò le mie labbra per posarsi sulle sue.
Mi afferrò i fianchi, mentre gli appoggiai le mani tra i capelli.
Sembrava tutto così irreale, fino a un minuto fa l'odiavo, mentre ora mi ritrovavo tra le sue braccia, per giunta a baciarlo!
Le nostre labbra si lasciarono dolcemente, quasi accarezzandosi.
"Blake... io... ecco io... ti amo..."
"Cate... anch'io ti amo, ma questo non cambierà la mia decisione... voglio che tu ti dimentichi di me, come se io non fossi mai esistito... voglio che tu ti dimentichi di questo bacio, perché tra noi non potrà mai funzionare..."
"Cosa? Che decisione?
Ma se veramente mi ami, non puoi chiedermi di dimenticare tutto questo, è ingiusto Blake..."
"Tu mi ami, giusto?"
"Certo" risposi con le lacrime agli occhi.
"Allora se mi ami, devi capirmi... non posso più rimanere quì, in questo paese...
Non posso mettere a repentaglio la tua vita solo perché dei miei amici, talmente cretini, scambiano ogni ragazza con cui parlo come la mia fidanzata... io sono una persona pericolosa, se la rabbia s'impossessa di me, non riesco più a mantenere il controllo..."
"Blake non m'importa se mi puoi uccidere, io ti voglio! Lo capisci questo?!"
"Cate ti prego, fa come ti ho detto... dimenticati di me..."
"No..."
"Cate non mettermi il bastone tra le ruote, la situazione è già abbastanza complicata..."
"Blake..."
"Dai vieni che ti riporto a casa..."
Arrivati davanti al portone di casa, mi voltai verso di lui e dalla bocca uscì una sola frase.
"Un ultimo bacio, Blake..."
"Cate... no..."
"Per un'ultima volta..."
"Cate ti preg-"
Non gli lasciai finire la frase che le mie labbra si posarono velocemente sulle sue.
Un bacio vero, intenso, l'ultimo...
"Cate perché l'hai fatto?"
"Non lo so..."
"Io parto questa notte... mentre tutti dormiranno... domani non ci sarò già più..."
"Cosa?! Non puoi lasciarmi così, non ne hai il diritto..."
"Cate non cercare di farmi cambiare idea, ormai la decisione è già stata presa..."
"Ma tornerai, vero?"
"Non lo so..."
"Blake... no-"
Non mi lasciò finire la frase che m'interruppe.
"Buonanotte Cate, è ora di dormire ed è tardi..."
Mi diede un bacio in fronte e si girò incamminandosi verso casa.
Passò sotto un lampione e fu lì che vidi cadere qualcosa di luccicante dal suo viso.
Cos'era? Una lacrima? Forse.
Non l'avevo mai visto piangere, l'avevo sempre visto sorridente...
Ma quel momento faceva male ad entrambi...
Mi rannicchiai sui gradini dell'entrata principale e piansi...
Blake's pov
Non potevo rimanere con lei... se quella volta nel bosco si fosse fermata, probabilmente l'avrei uccisa...
Non dipendeva da me...
Cazzo io sono un lupo! Non ho pietà, non ho compassione, non ho calma, non ho niente!
Però non so cosa mi abbia costretto ad andare più lento rispetto a lei... avrei potuto benissimo prenderla con un balzo, ma no...
Qualcosa me l'ha impedito... qualcosa di umano dentro di me mi ha fatto tenerezza.
Ma io non sono umano!
Ho 624 anni! Come fanno a chiamarmi ancora uomo?!
Io non sono un uomo! Sono solo una bestia!
Meno male che stavo correndo, non volevo far scoprire che stavo piangendo... non da lei...
Quella situazione faceva male e volevo uccidermi per questo...
Via! Dovevo andare via da quì!
Pensai che potevo portare con me un pugnale d'argento, così da infilzarmelo nel petto e morire dolorosamente e lentamente...
Lo misi in tasca, ma il mio quadricipite bruciava e sembrava andare in fiamme dal dolore.
"Cazzo che male!" imprecai ad alta voce.
Avevo già percorso 120km in 30 minuti, ero veloce, ma non abbastanza.
Dovevo allontanarmi con più velocità.
"Ancora 80km e poi puoi fermarti." dissi a me stesso.
Poi pensai.
"E se mi trasformassi?"
"No, poi perdo il controllo..."
Arrivai a destinazione, avevo già percorso 200km, ero a buon punto.
"Ok, sono arrivato e adesso? Che faccio? Beh posso anche uccidermi, quì non troverà nessuno il mio corpo o almeno lo spero..."
Misi la punta del pugnale d'argento sul petto.
Bruciava al solo contatto con la pelle.
"O l'infilzo o la tolgo. Deciditi Blake, perché brucia più del fuoco!"
Pensai a lei, non potevo vederla piangere, mi faceva soffrire... volevo tornare VIVO e non in una bara... la volevo, ma se quando fossi tornato l'avessi vista con un altro? Cosa avrei fatto? Avrei sopportato... l'importante era vederla felice...
Tolsi il pugnale dal petto e lo gettai a terra.
Mi rannicchiai contro un albero e scoppiai in pianto pensando a lei, o meglio, a noi...

A Tear of WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora