Finalmente dopo circa 2 settimane e mezzo, dopo l' inizio di una storia d' amore e il preludio di una catastrofe, tornammo in casetta.
Non vi nego l' ansia che mi salì durante il tragitto hotel-casetta.
Continuavo a torturarmi le mani in maniera pressoché frenetica.Christian invece era tranquillo, ci eravamo detti di comportarci esattamente come avevamo fatto in queste settimane, come una coppia.
Non aveva senso sforzarsi di mostrare una indifferenza che nessuno dei due provava.Che poi eravamo una coppia?
Può darsi, anche se il concetto di per sé mi disturbava.Come dissi già, le definizioni, mi infastidivano.
La coppia è solo un'invenzione dell'uomo, due persone che stanno insieme stanno insieme per motivi ben diversi da quelli numerici.
Che fastidio la continua catalogazione delle cose...Ed è per questo che con Christian decidemmo di dire che stavamo insieme, due persone che stanno insieme è perché vogliono esserci l'uno per l'altra.
Come noi.
Una coppia invece è qualcosa di più astratto, possiamo parlare di una coppia di occhiali, di guanti ecc. ma sono cose che, seppur separate, sussistono in ogni loro parte perché si trovano a stare insieme, non scelgono di esserlo.
Io e Christian invece no, separati eravamo soltanto una piccola parte di quello che potevamo essere assieme ed è per questo che avevamo deciso di sceglierci ogni giorno." SIETE TORNATI" urlò carola appena ci vide entrare.
Era bello avere qualcuno desideroso di vederti e Carola era fatta così, in grado di mettere sempre le persone a proprio agio.
Il suo sguardo balzò dalle nostre facce alle mani intrecciate con le quali avevamo deciso di darci forza per rientrare in quella dimensione in cui, ben presto, i segreti di Christian sarebbe stati svelati.
" che succede ragazzi?" Ci chiese con sguardo felice.
Ogni volta che parlava d'amore si illuminava.
" stiamo insieme " disse il moro accanto a me con un sorriso a 32 denti.
La ballerina corse ad abbracciarci con gioia, ma nei suoi occhi potevo leggere quel barlume di tristezza che urlava " perché io e Luigi non abbiamo potuto essere felici?".
Ricambiai il suo abbraccio senza dire nulla, avevo spulciato cosa fosse accaduto con il cantante dalle diverse pagine di gossip, ma non volevo farmi raccontare niente perché avrei dovuto riportarle alla mente quel dolore.
E lei non lo meritava...Non poteva vivere per sempre nel passato perché così si sarebbe persa il bello del presente e non pensarci sarebbe stata la cosa migliore da fare: non è vero che parlare di qualcosa fa sempre bene, delle volte peggiora persino la situazione...
Pian piano tutti i ragazzi ci raggiunsero e ad uno ad uno appresero la novità, ci eravamo scelti.
Parlammo con loro del più e del meno, ma subito ci rifuggiammo nella mia camera.
Mi mancava quel tempo in tranquillità con lui.Sentii Christian parlare con sua madre al cellulare prima di raggiungermi sul letto in cui ero decisa a passare il resto del giorno libero e per un po' mi fermai a pensare quanto fosse logorante l'attesa, soprattutto in questo caso.
Entrambi, da un momento all'altro, aspettavamo che la bomba scoppiasse.Era solo questione di giorni, di ore, o addirittura di momenti, nessuno poteva saperlo.
Ma eravamo pronti." Chri ti posso parlare ? " Disse mattia entrando timidamente in stanza.
Lo guardai con fare rassicurante e il ragazzo sembrò capire che non doveva temere quel confronto.
" vieni matti" lo invitai ad entrare mentre il moro chiudeva la chiamata.
Si guardarono per un istante, poi Christian guardò me e con un sorriso fece cenno all' amico di abbracciarlo.
Forse la mia chiacchierata era servita..." se la fai soffrire ti avviso che mi faccio Bergamo - Bari con una spranga di ferro nello zaino" disse l' uomo che mi aveva ammaliato.
" tranquillo Chri, non lo farei mai. Io la amo veramente e so che ci siamo conosciuti quando lei era ancora fidanzata e che provarci con lei in quel contesto, non è stato da vero gentleman, ma l' amore fa fare follie" rispose il ballerino dagli occhi azzurri.
" lo so bene" dichiarò Christian guardando nella mia direzione.
Entrambi sapevamo quanto lui stesse rischiando per la nostra relazione.
Passammo il resto del pomeriggio fra baci, coccole, carezze e momenti di assoluto relax.
Da domani avremmo ripreso a pieno regime i ritmi della scuola e, seppur non fossi un asso, mi era mancata quella routine." devo fare una cosa" disse Christian estraendo il cellulare.
" me lo ha detto la mamma" aggiunse iniziando a digitare freneticamente lettere sul display." Ciao Sofia, probabilmente non ti aspetti questo messaggio e credimi, neppure io pensavo di farlo mai.
Eppure oggi sono qui, sul letto della casetta assieme alla persona che veramente voglio al mio fianco.
Si perché Sofia, ad un certo punto , bisogna andare avanti.
Quando si ama qualcuno bisogna persino lasciarlo andare ed essere felice con altre persone, anche se vorremmo essere egoisti e tenerlo per noi, ma le cose non possono andare così.
Puoi dire tutto, non mi importa, ma i tuoi sporchi ricatti non mi terranno attaccato a te.
Sofia, io non ti amo più e seppur siamo stati bene assieme, le cose non torneranno mai come prima.
Fai ciò che devi fare, non ho paura di te"Recitava il messaggio scritto alla donna, ma il problema era che invece di paura ne avevamo e anche molta.
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Strappare lungo i bordi : CHRISTIAN STEFANELLI
FanfictionCercate una fanfiction su Christian Stefanelli poco comune ? Una fanfiction lontana dai soliti cliché? Siete nel posto giusto. Io vi racconterò una storia mai raccontata. Avete il coraggio di immergervi nel mio pazzo mondo ? Allacciate le cinture p...