The winner

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E così un'altra stagione di amici stava giungendo al termine.
Un'altra classe aveva realizzato il suo sogno sotto i colpi incessanti delle sfide dei professori, delle sostituzioni, di gioie gratificanti, ma anche di amare sconfitte.

Dopo tutti qui mesi la casetta sarebbe stata liberata per fare  spazio ad altri sognatori, con le loro paure e debolezze.
Sarebbero stati come me e i miei compagni, bruchi pronti alla trasformazione.

Ciascuno nel suo piccolo aveva segnato la storia di quel posto, chi più, chi meno...
Anche io.

Ebbi la possibilità di esibirmi fino all'ultima puntata e lo ammetto, quando dovetti lasciare quel posto, un pezzettino del mio cuore non tornò più a casa assieme a me.

Le cose però non sarebbero tornate come prima, alla fine mi ero appassionata al modern.
Non ero certamente un'ottima ballerina, ma riuscivo a catalizzare tutte le mie vicissitudini in ciò che facevo.
Non avevo tecnica, è vero, ma ci mettevo cuore e fu per questo che Veronica in puntata mi offrì una borsa di studio per 2 anni nella sua scuola.

Ovviamente accettai.

Con Christian le cose erano andate bene e il destino volle che restassimo assieme fino alla fine.
Perse contro Luigi durante l'ultima puntata, ma sapeva benissimo di aver realizzato il suo sogno: non deludere la propria famiglia.

Finimmo per sederci assieme dietro le quinte di quel palco che lui aveva tanto sognato e che a me aveva restituito la vita.

Eravamo pronti a vedere chi fra Luigi e Alex sarebbe stato proclamato vincitore, ma la verità è che avevamo vinto un pochino tutti.

Alla fine vincere non è sollevare una coppa.
Per un cantante,ad esempio, significa aver potuto mostrare se stesso attraverso dei testi ad un pubblico ed essere stato compreso a pieno.

Per un ballerino significa aver utilizzato il proprio corpo al fine di comunicare un messaggio, significa aver messo parte della propria anima in una coreografia.

Per me significava essermi riscattata, significava aver trovato uno scopo a tutto, una connessione alle parti disassemblate della mia vita.
Ora tutto aveva più senso...

" amore stai bene?"
Mi chiese Christian guardando la mia faccia pensierosa

Dovevo ancora abituarmi a sentirgli dire " amore", suonava così strano per una persona che d'amore non aveva mai fatto esperienza.
Eppure con lui tutto stava cambiando.

" si certo" gli dissi stringendogli la mano

" secondo te chi vince?" Chiesi

" Noi. Abbiamo già vinto perché io proprio non ti lascio andare"
La sua risposta mi spiazzò.

Il lato bello di Christian era anche questo: riusciva a lasciarti senza fiato così,  d'improvviso.

Alla fine le carte terminarono il loro terribile e frenetico giro e la faccia di Alex si illuminò.
Aveva scritto il titolo ad un nuovo capitolo del libro " amici" ma alla fine in quel libro c'eravamo tutti noi che come parole lo avevamo riempito.

Dopo i festeggiamenti e i vari saluti, promisi a Veronica di andare da lei il Lunedì successivo. Volevo godermi al massimo questi ultimi due giorni con Christian.
Sarebbero stati gli ultimi dopotutto...

Quando tornammo in albergo assieme i ricordi si fecero largo nelle nostre menti.
Quante prime volte fra quelle mura:
Il primo bacio
La prima volta
Il primo litigio
Quelle pareti avevano assorbito ogni fase del nostro rapporto e avrebbero continuato a farlo con altre persone, robusti e forti da sempre.
Ma io e Christian saremmo riusciti ad essere come loro?

Passammo la notte a stringerci sperando che i sogni potessero catturarci per sempre e allora solo così non ci saremmo separati, solo così potevamo restare uniti.

Non avrei mai potuto immaginare tutto questo: quando il bruco pensava di stare per morire, ha cominciato a volare, ma ora cosa sarebbe successo?

Spazio autrice
Non è l'ultimo capitolo,  ma ci siamo quasi.
Un grosso abbraccio

Strappare lungo i bordi : CHRISTIAN STEFANELLI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora